pc 11 ottobre - Da Ravenna rete antifascista
- PRESIDIO IERI, 10 OTTOBRE, SOTTO LA PREFETTURA
- contro il razzismo, arma dei padroni,
- contro il decreto fascista sulla "sicurezza",
voluto per la repressione delle lotte proletarie dei migranti e dei movimenti,
del governo fascio-populista che ha trovato la strada spianata dal decreto
Minniti-Orlando e dalle politiche securitarie dei governi di falsa sinistra e di
destra, dalla Turco-Napolitano alla Bossi-Fini, a Maroni.
- Scendiamo in piazza anche per la liberazione del
sindaco di Riace, Mimmo Lucano e per ricordare Soumayla Sako. bracciante
immigrato, sindacalista, ucciso da mani razziste proprio dopo l'insediamento di
questo governo fascio-razzista..
- Ma anche per dire forte e chiaro che i fascisti,
che hanno nel ministero degli Interni il loro referente, devono essere messi
fuori legge e chiudere i loro covi.
- A Ravenna i fascisti vengono autorizzati a
manifestare da Questura e Prefettura, l'amministrazione a guida PD gli ha già
concesso gli spazi comunali, fanno ronde serali, aggrediscono compagni e
imbrattano muri con i loro simboli, ma nessuno applica le leggi per il reato di
APOLOGIA DI FASCISMO. Invece contro i compagni della Rete
Antifascista che li contrastano, che hanno pure ripulito un muro da tempo
imbrattato di svastiche, vengono criminalizzati e colpiti da provvedimenti
repressivi.
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