Il blitz contro il Consolato ungherese
Imbrattata
con vernice rossa la sede del Consolato generale dell’Ungheria. Gli
attivisti del centro sociale «Cantiere» hanno protestato fuori
dall’edificio di via Fieno, tappezzando la cancellata esterna con
cartelli e striscioni. «I vostri confini uccidono, Salvini e Orbán
complici di razzismo e paura», si legge. La cancellata e i muri esterni
del Consolato sono stati ricoperti di impronte di mani rosse e
all’ingresso della sede è stata versata della vernice dello stesso
colore.
Migliaia di persone sono scese in piazza San Babila, a
Milano, per protestare contro l'incontro tra Matteo Salvini e il
premier ungherese, Viktor Orban. Alla manifestazione "Europa senza muri"
hanno aderito anche partiti politici, Anpi, sindacati, centri sociali, collettivi studenteschi, oltre ai
Sentinelli di Milano, che sono fra gli organizzatori. La piazza è
presidiata dalle forze dell'ordine. Intanto, una parte dei manifestanti si è staccata da piazza San Babila e
si sta dirigendo in corteo lungo corso Venezia in direzione di piazza
Oberdan. Aprono il corteo con canti e balli un gruppo di rifugiati e
richiedenti asilo con la maglietta gialla e la scritta Love, Trumps,
Hate, c'è anche un cartello con la scritta 'Salvini ministro
dell'Inferno'.
Nessun commento:
Posta un commento