Subito
arriva una spiegazione che ha molto poco di politico ma sa tanto di
“truffa”: l’unica ditta che li distribuisce è la Novamont di Terni,
un’azienda di proprietà di Catia Bastioli, una “leopoldina” renzista.
Il
Partito Democristiano, chiamato in causa, si difende dicendo che è una
falsa notizia: sarebbero decine le aziende in Italia che potranno
contendersi fette di mercato “libero”; peccato che la vera falsità sia
proprio questa.
A diradare la nebbia pensa proprio la Bastioli, che dichiara – chi scrive lo apprende da Way Tv, l’emittente che viene trasmessa sui treni delle Ferrovie del Nord Barese – che «il brevetto è il nostro, è costato fatica».
Il
problema è che a loro sarà anche cstato fatica, ma agli italiani
costerà tanti soldini che finiranno nelle casse della azienda di
proprietà della “leopoldina”, dimostrando ancora una volta la
predisposizione della dirigenza piddina alla bugiardaggine.
Bosio (Al), 09 gennaio 2018
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com
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