Dopo sei mesi di agonia si è spento il 35enne rimasto vittima di un grave incidente lo scorso 10 luglio nel reparto Lac2-Pix1
È morto dopo sei mesi di agonia Gianluca Menichino, l’operaio 35enne ternano rimasto gravemente ferito lo scorso 10 luglio presso
il reparto Lac2-Pix1 delle acciaierie di Terni. Dopo il primo ricovero
all’ospedale Santa Maria di Terni e il successivo presso l’istituto di
riabilitazione ‘Santo Stefano’ di Foligno, lo sfortunato ragazzo era
stato condotto
presso l’ospedale di Branca (Gubbio – Gualdo Tadino). Le sue condizioni, sempre molto gravi, erano ulteriormente peggiorate negli ultimi giorni, fino al decesso avvenuto martedì mattina.
L’incidente La mattina dello scorso 10 luglio Gianluca Menichino stava operando lungo linea Lac2 del reparto Pix1, intento a movimentare in uscita – attraverso uno strumento che portava al collo – alcuni rotoli di acciaio quando uno di questi – un coil del peso di circa 20 tonnellate – lo aveva colpito, schiacciandolo contro una passerella su cui l’operaio si trovava in quel momento.
L’indagine In seguito all’accaduto la procura di Terni – pm Tullio Cicoria – aveva aperto un fascicolo sulla base dei riscontri della squadra Volante di Terni, della polizia Scientifica e della Usl Umbria 2, indagando nove persone per ‘lesioni personali colpose’. Un’ipotesi di reato che dovrà, purtroppo, essere modificata ora in ‘omicidio colposo’. Probabile che l’autorità giudiziaria disponga l’autopsia sulla salma dell’operaio 35enne, per poi restituirla ai familiari per il successivo rito funebre.
A Natale Durante la messa dello scorso Natale, celebrata il 17 dicembre presso il Tubificio di Terni, l’ad di ThyssenKrupp Ast – Massimiliano Burelli – aveva rivolto un sentito pensiero a Gianluca Menichino ed ai suoi familiari. La tragedia dell’operaio ternano riporta alla mente quella di Leonardo Ippoliti, il 28enne di Porchiano del Monte (Amelia) morto nel giugno del 2010 dopo un grave incidente lungo la stessa linea dell’impianto.
presso l’ospedale di Branca (Gubbio – Gualdo Tadino). Le sue condizioni, sempre molto gravi, erano ulteriormente peggiorate negli ultimi giorni, fino al decesso avvenuto martedì mattina.
L’incidente La mattina dello scorso 10 luglio Gianluca Menichino stava operando lungo linea Lac2 del reparto Pix1, intento a movimentare in uscita – attraverso uno strumento che portava al collo – alcuni rotoli di acciaio quando uno di questi – un coil del peso di circa 20 tonnellate – lo aveva colpito, schiacciandolo contro una passerella su cui l’operaio si trovava in quel momento.
L’indagine In seguito all’accaduto la procura di Terni – pm Tullio Cicoria – aveva aperto un fascicolo sulla base dei riscontri della squadra Volante di Terni, della polizia Scientifica e della Usl Umbria 2, indagando nove persone per ‘lesioni personali colpose’. Un’ipotesi di reato che dovrà, purtroppo, essere modificata ora in ‘omicidio colposo’. Probabile che l’autorità giudiziaria disponga l’autopsia sulla salma dell’operaio 35enne, per poi restituirla ai familiari per il successivo rito funebre.
A Natale Durante la messa dello scorso Natale, celebrata il 17 dicembre presso il Tubificio di Terni, l’ad di ThyssenKrupp Ast – Massimiliano Burelli – aveva rivolto un sentito pensiero a Gianluca Menichino ed ai suoi familiari. La tragedia dell’operaio ternano riporta alla mente quella di Leonardo Ippoliti, il 28enne di Porchiano del Monte (Amelia) morto nel giugno del 2010 dopo un grave incidente lungo la stessa linea dell’impianto.
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