sabato 12 agosto 2017

pc 12 agosto - Crisi economica mondiale, un tunnel nero lungo 10 anni... riempito di 16mila miliardi di dollari per salvare l'imperialismo... dove sfocerà?

A dieci anni dalla crisi, tuttora in corso, che ha scatenato il panico mondiale sui “mercati”, e che è alla base non solo di morti sul e per il lavoro, di crescente disoccupazione, di distruzione di beni e ambiente, ma anche delle “guerre per procura” dei paesi imperialisti e dei “venti di guerra” di questi giorni, diversi “esperti” provano ad analizzare la situazione attuale e a fare paragoni. Un articolo del Sole 24 Ore Plus di oggi accenna ad una panoramica generale intitolata “Le convinzioni erronee”.


Molte certezze furono infrante l’8 agosto 2007, - dice il giornalista: a quali certezze si riferisce? di fatto all’eterna convinzione borghese che l’economia del sistema capitalista funziona! Ndr - quando Gianfranco Ursino e Fabio Pavesi scoprirono e raccontarono sul Sole 24 Ore le ragioni dietro l’improvvisa débâcle di tre fondi comuni monetari di Bnp Paribas, sino ad allora apparentemente solidi, affossati dalla presenza di titoli tossici Usa. Il giorno dopo la banca francese congelò i rimborsi, scatenando il panico sulle Borse. Erano le prime avvisaglie del contagio dei mutui subprime, sparso nel sistema finanziario globale da titoli cartolarizzati come i Cdo, Collateralised debt obligation, che a settembre 2008 avrebbe fatto saltare Lehman Brothers. Dieci anni dopo economisti, finanzieri, legislatori e risparmiatori si chiedono se il sistema sia più sicuro o se, acquattati tra le cifre dei bilanci societari e annidati nei dati statistici dei mercati, siano già in circolo nuovi virus pronti a far scoppiare la prossima pandemia.”

In parte questa domanda che si fanno economisti ecc. ecc. è retorica, e in parte no, perché dal punto di vista borghese davvero non si riesce a capire come funziona questo sistema! E quindi “Gli esperti si dividono” continua il giornalista. “…c’è chi vede analogie tra l’attualità e il 2007 e chi invece ritiene infondati gli allarmi.” Ma alcuni dati riportati dallo stesso giornalista fanno “propendere” per quelli che pensano che l’economia è messa come e peggio del 2007. E infatti, “Come dieci anni fa, la Borsa di Wall Street è di nuovo sui massimi – questa volta assoluti – e l’indice S&P Case-Shiller dei prezzi immobiliari Usa, che a luglio 2006 segnava 184,62, a maggio scorso svettava a 190,71. Già da quattro anni sono tornate rampanti le cartolarizzazioni, passate dai mutui immobiliari ai finanziamenti subprime per pagare auto o rette universitarie mentre dopo quello dei Cdo è boom per i Clo, Collateralised loan obligation, i “titoli salsiccia” di crediti bancari le cui emissioni nel primo semestre di quest’anno negli Usa, sono raddoppiate in valore rispetto al 2016.”
Quindi la crisi è tale che le banche pur di prestare qualcosa e far “girare” un po’ l’economia, hanno ricominciato a prestare soldi a chi non potrà restituirli, prima era soprattutto per comprare la casa, adesso per pagarsi “auto o rette universitarie”! Ma chi doveva controllare che questo non avvenisse più? Che una crisi del genere si potesse evitare? Siccome la delinquenza del sistema è congenita non è riuscita né “la Volcker rule, la norma per evitare i conflitti d’interesse” che, dice il giornalista “sarebbe stata aggirata dagli operatori Usa.” Né la legge Dodd-Franck “la riforma voluta da Obama nel 2010 per regolare la finanza”, che Trump vuole smantellare e che attacca pure gli appelli di Janet Yellen secondo la quale “è importante mantenere i miglioramenti realizzati per mitigare potenziali rischi e danni”.
Ma come sono stati possibili questi “miglioramenti” e come è stato possibile “salvare” il sistema? È stato forse grazie alla capacità di dirigenti industriali e finanziari pagati a suon di milioni di dollari? Assolutamente no! Il giornalista scrive: “Proprio l’azione delle Banche centrali, iniziata d’urgenza dalla Bce ad agosto 2007, è stata fondamentale: in dieci anni gli asset nei bilanci di Fed, Eurotower, Banca d’Inghilterra, Banca del Giappone e Banca nazionale svizzera sono passati da 4mila a 16mila miliardi di dollari.”

16mila miliardi di dollari sono una cifra colossale, l’equivalente di un quarto dell’intero PIL mondiale! Si tratta, di fatto, con buona pace di tutti quelli che parlano di nazionalizzazione per mettere le pezze a questo sistema, di un “intervento” dello Stato, di vari Stati imperialisti, in questo caso Inghilterra, Banca centrale Europea, Stati Uniti, Giappone, Svizzera, ma anche Cina, India… intervento fondamentale per “salvare” appunto il loro sistema!

pc 12 agosto - "OPPORTUNITA' GIOVANI": i padroni li vogliono apprendisti a vita, il governo li accontenterà



Il ritorno dell’apprendista: più 27% È confronto sulle agevolazioni
per le assunzioni dei giovani
Giorgio Merletti (Confartigianato): ripristinare la decontribuzione totale per le assunzioni degli apprendisti nelle microimprese.


Rendere meno costose le assunzioni dei giovani, a partire dalla prossima legge di Bilancio: su questa priorità tutti convergono. Governo e rappresentanze delle imprese, piccole e grandi. Dalla Confindustria alle associazioni dell’artigianato. Ma quali strumenti privilegiare per raggiungere l’obiettivo? Quali contratti agevolare? Qui la partita si complica. E divergono i punti di vista. Confartigianato ha incrociato i dati Istat con quelli dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps. Obiettivo: analizzare l’andamento del contratto di apprendistato. «Qualunque politica deve partire dall’analisi della realtà. E la realtà ci dice che — una volta tolta la decontribuzione sul contratto a tutele crescenti — l’apprendistato ha rialzato la testa. Le assunzioni con questa formula sono aumentate del 27% nei primi cinque mesi dell’anno. Crediamo che da qui sia necessario ripartire. Il rilancio dell’occupazione dei giovani non può che valorizzare l’apprendistato», auspica il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti. In particolare, secondo l’associazione degli artigiani, una strada sarebbe ripristinare la decontribuzione totale per le assunzioni degli apprendisti che le imprese fino a 9 dipendenti hanno avuto fino alla fine dell’anno scorso.

pc 12 agosto - Accoglienza e Carità SON MORTE: primi effetti dei "nuovi" rapporti governo e chiesa



Ventimiglia, la prefettura chiude la chiesa simbolo dell’accoglienza. Prete: ‘Migliaia di migranti ospitati senza soldi pubblici’
La parrocchia di Sant'Antonio alle Gianchette è stata il primo punto di riferimento per le migliaia di migranti che speravano di superare il confine con la Francia. Da lunedì 14 agosto la Prefettura ne ha disposto la chiusura. Gli ospiti verranno trasferiti nel parco della Croce Rossa. Don Rito Alvarez: "Alternativa promiscua e poco umana"
di Anna Vullo | 11 agosto 2017 


Nel 2016 ha accolto oltre 15mila migranti di 82 nazionalità diverse, tra cui 3500 minori, il 50 per cento non accompagnati. Ha offerto loro un riparo per la notte, pasti caldi, abiti puliti, assistenza medica e legale. Con il solo ausilio di decine di infaticabili volontari. La chiesa di Sant’Antonio alle Gianchette, gestita dalla parrocchia e dalla Caritas di Ventimiglia, è stata il simbolo dell’accoglienza in centro. Il primo punto di riferimento per le migliaia di migranti passati per Ventimiglia nella speranza di varcare il confine con la Francia e assicurarsi un futuro in altri Paesi europei, sgombro da violenze e privazioni. Da lunedì prossimo l’accoglienza alle Gianchette cesserà di esistere: la Prefettura ne ha disposto la chiusura.

pc 12 agosto - Un Reportage che mostra il legame tra imperialismo italiano e i regimi libici



A Tripoli con i migranti respinti dall’Europa fra torture, umiliazioni e fame
Violenze dopo il salvataggio in mare, poi il trasferimento nei centri d’accoglienza: «I poliziotti ci portano via tutto. Ma ritenteremo il nostro viaggio»


Decine di migranti fuori dal centro di Tajoura, alcuni stringono ancora il salvagente usato a bordo dei barconi

Pubblicato il 12/08/2017
Ultima modifica il 12/08/2017 alle ore 07:45
domenico quirico
tripoli
Che fine fanno quelli che rimandiamo indietro, il popolo dei barconi che le motovedette libiche «salvano» prima che entrino nel nostro mare: quelli per cui inizia il vero viaggio, che è al di fuori di se stessi? I migranti che evaporano nel nostro limbo di disattenzione, che non sono per noi più migranti, un figliol prodigo senza la casa in cui ritornare? A quale destino li consegniamo, noi che abbiamo cessato di dare?   
Per questo sono venuto in Libia, a cercare una risposta. Il mestiere che faccio non è discutere se una politica è efficace o no, è semplicemente raccontare quali sono le conseguenze della politica sugli esseri umani. Alla fine di tutto, ogni volta, c’è sempre una scelta morale. Poi deciderete, ma dovete sapere qual è il prezzo che fate pagare. Non potrete dire: ignoravo tutto, credevo, mi avevano detto. Vi racconterò allora dove ho incontrato i migranti salvati. Se non mi credete, è facile verificare. I centri libici per i clandestini, dunque. È lì che ho sentito l’odore dei poveri. Sapete: non mi ha più lasciato il puzzo della miseria, si è attaccato ai vestiti, alla pelle, mi ha inseguito dopo che ne sono uscito. Ho gettato via i vestiti che indossavo, ed è rimasto lì, mi è entrato dentro. Mi insegue e mi perseguita.

pc 12 agosto - Il Movimento 5 Stelle in Sicilia va a caccia – razzista e delinquente - di voti…

Il Movimento 5 Stelle ha aperto prima di tutti gli altri la campagna elettorale per la presidenza della Regione Sicilia il cui voto è stato fissato per il 5 novembre prossimo. E non ha perso tempo nel mostrare la sua anima più nera: innanzi tutto quella del razzismo, con le battute di Di Maio che ripete che vuole la polizia sulle navi delle Ong che salvano migranti nel Mediterraneo, e dello stesso Cancelleri: “Se sarò eletto presidente - dice - chiederò che la Sicilia, che i sindaci di destra e di sinistra, che i cittadini siciliani, cioè chi più si fa carico degli arrivi, abbia voce in capitolo. In quanto commissario, inoltre, non accetterò che le navi che rifiutano la polizia giudiziaria a bordo possano solcare i nostri mari”… Ma chi è che seriamente può parlare così? D’altronde aveva aperto la campagna dicendo di volersi “prendere la Sicilia”!

Questo aspirante conquistatore, che da 5 anni siede sugli scranni della Regione come deputato, ha detto anche che il nemico principale in questa ennesima corsa elettorale è l’astensionismo e che è necessario innanzi tutto portare la gente a votare. E quindi avrà pensato che si prendono più voti mostrando apertamente il proprio razzismo e adesso anche il proprio sostegno all’abusivismo edilizio.
Questa ultima posizione espressa durante la campagna elettorale ha sollevato un vespaio di polemiche, come si dice in questi casi. Una affermazione fatta dal palco di Taormina, insieme a Di Battista e Di Maio: nella sostanza, hanno detto, non butteremo giù le costruzioni abusive per necessità! Onestamente si capisce che la “necessità” in questo caso è proprio quella del Movimento 5 Stelle di prendere voti, in qualsiasi modo!


Saranno “già cadaveri”, come dice il vecchio scrittore Camilleri, ma sono proprio questi “uomini onesti” che hanno aperto la campagna elettorale…

venerdì 11 agosto 2017

pc 12 agosto - " L'impressione che si dà all'esterno è che siamo interessati più alle poltrone che al resto" dice il Presidente dell'ARS Ardizzone in Sicilia... MA VA'???


Dalla stampa: Ars ancora vuota... Nulla di fatto! 

Ma solo per i LAVORATORI, i PRECARI, i DISOCCUPATI, i GIOVANI, le DONNE, i DISABILI, gli STUDENTI...  la cui "impressione" è più che giusta e reale! 

pc 11 agosto - CONTRO LO SPORCO GIOCO DELLE TRE CARTE DI GOVERNO/MIUR, REGIONE SICILIANA E CITTA' METROPOLITANA DI PALERMO... i precari bloccano il Sindaco Orlando




MENTRE AL COMUNE DI PALERMO I CONSIGLIERI "NEO" ELETTI, PAGATI A SUON DI GETTONI D'ORO, SI LITIGANO  PER LE POLTRONE E LE SEDUTE DEL CONSIGLIO VANNO GIA' DESERTE,  SI BUTTANO IN MEZZO AD UNA STRADA I PRECARI!
GLI ASSISTENTI PRECARI SLAI COBAS S.C. BLOCCANO IL "NEO" SINDACO ORLANDO AL COMUNE DI PALERMO 

CONTRO IL GIOCO SPORCO DELLE TRE CARTE DI GOVERNO/MIUR, REGIONE SICILIANA E CITTA' METROPOLITANA DI PALERMO  PER LEVARE IL LAVORO DEFINITIVAMENTE AGLI ASSISTENTI IGIENICO-PERSONALE DOPO PIU' DI 20 ANNI DI SERVIZIO NELLE SCUOLE, SCATENANDO UNA VERGOGNOSA GUERRA TRA POVERI CON I COLLABORATORI SCOLASTICI STATALI A SUON DI POLITICHE "DI RISPARMIO" MA SOLO PER DEVIARE I SOLDI VERSO LE SPESE MILITARI E LE "MISSIONI" CONTRO I MIGRANTI! 

NON CI FERMATE!




ASSISTENZA DISABILI NELLE SCUOLE, SCOPPIA LA PROTESTA A PALERMO DEGLI ASSISTENTI SLAI COBAS S.C. ALLA NOTIZIA DI PESANTI TAGLI AI POSTI DI LAVORO

pc 11 agosto - La vera Emergenza a Roma è quella della salute e sicurezza dei Lavoratori



Roma è la Capitale degli infortuni
sul lavoro: 153 morti in quattro anni
Il quaranta per cento dei decessi riguarda italiani: sono i dati dell’Osservatorio della società Vega Engineering e dell’Osservatorio indipendente di Bologna di Carlo Soricelli
Caduta dall’alto, investimento o schiacciamento da veicolo, folgorazione. Sono le cause principali degli incidenti sul lavoro con esito mortale a Roma e nel Lazio. Tragedie che si ripetono nonostante gli appelli a intervenire anche dalle più importanti personalità dello Stato, come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, il 9 ottobre scorso, in occasione della Giornata per le vittime di infortuni sul lavoro, ha sottolineato come «anche una sola infligge al corpo sociale una ferita non rimarginabile». L’ultima vittima nella Capitale, nella zona di Selva Candida, risale a qualche giorno fa: Andrea Onori, operaio di 24 anni appassionato di boxe, morto folgorato durante lavori di ristrutturazione in un palazzo. Dai dati 2017 dell’Osservatorio sulla sicurezza sul lavoro della società Vega Engineering e dell’Osservatorio indipendente di Bologna di Carlo Soricelli, nel quadriennio 2013-2017 ci sono stati 153 decessi sul lavoro, il 40 per cento dei quali (56) proprio a Roma e provincia. Una strage molto spesso provocata dalla mancanza o dal non rispetto delle misure di sicurezza, come hanno accertato le indagini delle forze dell’ordine.

pc 11 agosto - Chi sarebbe "il finto tonto"? Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere



Milano. Di nuovo “il Pattuglione” alla stazione. Sala lo sapeva o farà di nuovo il finto tonto?

A Milano ancora una volta è andato di scena “Il Pattuglione” di scelbiana memoria. Ed ancora una volta con un rastrellamento intorno alla stazione centrale. La Questura di Milano ha reso noto il bilancio ufficiale dei controlli effettuati ieri pomeriggio dalla polizia nella zona della stazione Centrale. Dei 33 migranti accompagnati presso l’ufficio Immigrazione di via Fatebefratelli, 15 sono stati rilasciati perché in possesso di regolare permesso di soggiorno o di richiesta di asilo in corso, mentre per gli altri 18 il questore ha disposto una serie di provvedimenti, il più “grave” dei quali è il rimpatrio immediato di sei pregiudicati, quattro cittadini marocchini, un egiziano e un tunisino. Ad altri nove migranti è stata notificata l’espulsione del prefetto e l’ordine del questore a lasciare il territorio nazionale entro sette giorni. L’ordine del questore a lasciare l’Italia nell’arco di una settimana è stato consegnato anche ad un cittadino tunisino, mentre ad una donna romena (sanzionata dall’Annonaria per la vendita di birra e denunciata perché in possesso di un coltello) è stato comunicato l’ordine di allontanamento entro dieci giorni. Un’altra donna, questa volta originaria della Costa d’Avorio, verrà invece accompagnata nel Cpr di Roma.I 18 stranieri raggiunti dai provvedimenti provengono da Sudan (4), Marocco (4), Algeria (3), Tunisia (2), Guinea, Costa d’Avorio, Egitto, Iran e Romania. Alcuni mesi fa il sindaco Sala disse di non aver saputo nulla della operazione decisa unilateralmente dalla Questura. E questa volta? O a Milano comanda il Questore e non il Sindaco, oppure Sala fa il finto tonto.


Nuovo blitz in Centrale: 6 espulsioni immediate dopo controlli / FOTO e VIDEO
In azione poliziotti e carabinieri sia in divisa che in borghese, con l’impiego di unità cinofile. In totale, sono state controllate 64 persone, di cui 33 accompagnate in Questura 
10 agosto 2017
Controlli a tappeto in Stazione Centrale

Plauso bipartisan dalle forze politiche cittadine. A cominciare dal sindaco Giuseppe Sala: "Un’altra azione di controllo in Stazione Centrale a Milano, nella massima collaborazione. Grazie alle forze dell’ordine per il loro impegno", il commento apparso in serata sul profilo Twitter del primo cittadino. Gli fa eco l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza: "Questa è la strategia che abbiamo concordato: interventi continui per riaffermare la legalità". Sulla stessa lunghezza d’onda la coordinatrice lombarda di Forza Italia Mariastella Gelmini: "Nuovo blitz in Stazione Centrale a Milano. Grazie alle forze dell’ordine che, ad agosto, sono al lavoro per contrastare l’illegalità e il degrado". L'assessore regionale alla Sicurezza Simona Bordonali auspica "che adesso ci sia la stessa solerzia da parte del Governo nel rimpatriare tutti coloro che sono clandestini: il problema si risolve solo così". Lancia una frecciata all’amministrazione la consigliera comunale azzurra Silvia Sardone: "Interventi sicuramente positivi e che fortunatamente si ripetono nonostante i mal di pancia della sinistra a Palazzo Marino – va all’attacco l’esponente di FI –. Uno degli aspetti positivi di questi controlli è che fortunatamente il Comune è spettatore passivo, nel senso che nulla può per bloccarli come ha provato a fare dopo il primo grande blitz".


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