sabato 22 aprile 2017

pc 22 aprile - Sicilia - mai con Salvini

In Sicilia Salvini scappa dalla piazza e si rifugia in teatro

MAI CON SALVINI UNO
Il leghista Matteo Salvini doveva tenere un comizio nella piazza centrale di Acicastello, comune della Riviera dei Ciclopi, a pochi chilometri dal centro di Catania. Avrebbe dovuto avere accanto il senatore Francesco Attaguille e il sindaco castellese Filippo Drago. Ma, lo speaker leghista e i suoi ascari, forse impauriti dall'annunciata manifestazione "MAI CON SALVINI" e dalla scarsità degli “ascoltatori” raccolti, hanno deciso di radunarsi all'interno di un noto hotel della scogliera, a due chilometri dal centro castellese, ben lontano dalla protesta annunciata.
I manifestanti non hanno naturalmente desistito e si sono concentrati in piazza Micale, nel cuore di Acicastello, a pochi metri dalla piazza da dove l'esponente leghista e i pochi

pc 22 aprile - Contro il G7 di Taormina 26/27 maggio... l'attuale base di partenza

Il 26 e 27 maggio si terrà a Taormina (provincia di Messina) un vertice del cosiddetto G7. Il G7 è l'incontro di sette tra le più grandi potenze globali; parteciperanno, dunque, i capi di Stato di Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Canada e Italia con le rispettive delegazioni. Trump, la Merkel, Hollande, il Primo ministro Italiano Gentiloni si vedranno in Sicilia per confrontarsi su cyber controllo, smart city, lotta al terrorismo
Questo, almeno, è quello che ci dicono ma noi sappiamo benissimo di cosa si sta parlando quando si parla di “sicurezza”
La deriva fascista, razzista ed autoritaria del Governo Gentiloni che, coi decreti Minniti sulla sicurezza, ha dichiarato apertamente guerra alla povertà ed ai migranti ce lo dimostra.
E, ancora, quando al G7 si parla di “lotta al terrorismo” sappiamo benissimo che ci si sta solo accordando per aggredire nuovamente i popoli del medioriente e spartirsi le loro risorse.

Come proprio adesso sta accadendo in Siria, dove la presidenza di Trump ha segnato una pericolosa escalation che rischia di allargare un conflitto che ha arrecato innumerevoli lutti e devastazioni alla popolazione civile.

E sappiamo bene come ogni risorsa che i nostri governi destinano alla “sicurezza” interna o alle loro costosissime guerre internazionali in nome delle politiche neo-coloniali si traduce da noi in tagli dei diritti, in un numero minore di asili pubblici, di scuole, in un aumento dei costi delle prestazioni sanitarie, in un taglio netto ed un rincaro dei prezzi dei trasporti pubblici e dei treni, specie in un Sud d'Italia che è sempre più isolato dal resto del paese. Per non parlare della disastrosa situazione delle università e degli atenei che da riferimento culturale importante sono diventati esamifici carenti di ogni struttura e nei quali non è in alcun modo garantito il diritto allo studio. Tutto questo avverrà in un luogo simbolico: a Taormina, che sarà blindata per settimane dalla zona rossa, ed in Sicilia. La zona d'Europa che ha forse il più alto tasso di disoccupazione; desertificata di servizi sociali in nome del debito e delle politiche di austerity dell'Unione Europea; piena di installazioni militari come il Muos; terra d'accoglienza ridotta a trincea per incarcerare le nostre sorelle ed i nostri fratelli migranti; una terra spesso concessa al consumismo dei ricchi turisti di passaggio nel Mediterraneo; un'isola che vorrebbero immaginare e rappresentare come piena di folkloristici e compiacenti uomini con la coppola e che invece è piena di gente determinata a lottare per i propri diritti sociali, e per il proprio territorio.
Siamo contro questo G7, siamo contro la repressione, la militarizzazione, le logiche di guerra, del debito, dei sacrifici che rappresenta, siamo contro un ordine mondiale nel quale l'accumulazione dei profitti fa sì che 8 multimiliardari guadagnino da soli quanto tre miliardi e mezzo di persone.

Il 27 Maggio la Sicilia che lotta sfilerà in corteo a Giardini-Naxos, a ridosso del vertice di Taormina e della sua inaccettabile zona rossa, per protestare contro il G7, invitiamo tutte e tutti coloro che da qualsiasi parte d'Italia, d'Europa e del mondo si sentano di condividere la nostra protesta a scendere in piazza con noi.
Ricordiamo a tutti l'importante assemblea del 7 Maggio, a Napoli, dove ci confronteremo con tutte le realtà disposte a costruire con noi questa mobilitazione
Il corteo partirà, secondo la comunicazione che è stata data alle questure, dal Terminal bus di via Dionisio, Recanati (Giardini Naxos) Ore 15.00, vogliamo sottolineare come esso esprima il nostro legittimo diritto alla protesta in una zona che comunque non rientra in quella interdetta agli accessi per quei giorni e che, quindi, non può e non deve essere in alcun modo impedito nel suo svolgersi da eventuali di autorità delle forze dell'ordine.

pc 22 aprile - G7 di Taormina - si blindano perchè sanno che sono odiati

Verso il G7 di Taormina, misure di sicurezza eccezionali in Sicilia i controlli anti-terrorismo. 
PS TaorminaAd un mese ormai dal G7 di Taormina, attenzione altissima in Sicilia in vista del vertice dei sette grandi del pianeta. Misure di sicurezza eccezionali nella Perla dello Ionio, dove si sta andando a perfezionare il piano di presidio del territorio con l’impegno di 7 mila tra agenti delle Forze dell’Ordine e militari dell’Esercito, ma si rafforzano anche i controlli in altre zone dell’isola.

pc 22 aprile - Il G7 di Taormina - la galleria dei mostri... in attesa del mostro francese

Il 43º vertice del G7 si svolgerà al Palacongressi di Taormina (ME), in Sicilia, Italia, il 26 e 27 maggio 2017. La riunione sarà guidata dal Presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni. Per la quarta volta consecutiva dopo la sospensione della Russia dal G8 nel marzo 2014 il vertice si terrà nel formato G7.

Scelta della sede

Veduta di Taormina
La scelta di Taormina come sede del G7 fu annunciata dall'allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi il 4 luglio 2016[ Il vertice era inizialmente programmato per svolgersi a Firenze. Tra i motivi del cambio di scelta, Renzi citò le parole di un leader internazionale in occasione di un precedente vertice che con una battuta aveva evidenziato il suo pregiudizio nei confronti della Sicilia additandola come terra di mafia e affermò che quelle parole lo avevano convinto a fissare il G7 proprio in Sicilia[.
La scelta della Sicilia è stata inoltre motivata dal Governo con la volontà di tener viva l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale e dei leader sulla vicenda delle migrazioni e dei profughi[.

Partecipanti

Ben quattro dei sette leader (Gentiloni, May, Trump, nuovo Presidente francese) parteciperanno al vertice per la prima volta.
Segue l'elenco completo dei partecipanti.

pc 22 aprile - LOTTE NELLA LOGISTICA: UNIRSI E' INDISPENSABILE

(Dall'intervento di un compagno del coord. naz. Slai cobas per il sindacato di classe all'assemblea sui lavoratori della logistica di Brignano del 9 maggio a Milano)

"Unire le forze dei lavoratori, unire i sindacati che si trovano nella stessa situazione anche in altri settori e altre città unire i gruppi di sostegno delle lotte della logistica che sono tanti
Creare questa unità necessaria per opporsi all’azione congiunta di padroni, governo, prefetture, polizia, sindacati confederali che stanno dalla parte del padrone, che loro sì sono uniti, mentre noi non lo siamo ancora.
Unirsi è indispensabile perchè se lo facciamo vinciamo, vinciamo perchè abbiamo ragione. Noi combattiamo lo sfruttamento, la schiavitù, la mancanza di diritti e quindi noi abbiamo ragione. Loro vogliono cancellare tutto questo per imporre la dittatura dei padroni.
Noi a questo piano dobbiamo opporci, costi quel che costi, dobbiamo combattere questa guerra; nelle guerre ci sono morti e feriti, dalla loro parte per ora molto pochi, dalla nostra ne stiamo contando qualcuno.
E’ una guerra senza armi ma guerra a tutti gli effetti. E secondo le leggi della guerra va condotta come quelle che attualmente i popoli combattono in Siria, in Afghanistan, in India; c’è una fase di difensiva perchè i padroni sono forti e sono all’attacco, bisogna resistere per non farsi cancellare, poi quando si è superato l’attacco si va avanti per cercare di conquistare un equilibrio, è in questo momento che l’unità è indispensabile per non farsi cancellare e passare al contrattacco
Uniti vinciamo divisi perdiamo.
Dobbiamo necessariamente unirci, ma fare l’unità non è facile. La costruzione dell’unità sarà un lavoro difficile e meticoloso e mentre si lavora per questo non si sta fermi ma ognuno cerca di andare avanti
Questo incontro di oggi è solo un passo in questa direzione, però altri ne son stati fatti, c’è stata un’assemblea nazionale a Napoli sui temi immigrazione, diritto di asilo, del lavoro, ecc organizzata e molto partecipata da chi si occupa dei lavoratori delle campagne in particolare in Puglia e Calabria; questo è un altro settore dove vorrebbero tutti schiavi e se uno alza la testa ci sono reazioni, espulsioni, due morti bruciati, ma ci son state lotte molto forti.
I rappresentanti dello Slai cobas sc che hanno partecipato all'assemblea hanno portato la testimonianza della lotta dei lavoratori della logistica, la quasi totalità immigrati, e l'assemblea ha espresso la solidarietà per i lavoratori di Brignano.
Ci sono lavoratori e realtà in altre parti d’Italia dove ci sono lotte, ma anche forte repressione. 
E la strada da percorrere è quella di costruire una risposta unitaria. Siamo ancora in un sistema in cui siamo costretti a lavoro salariato, ma i padroni devono rispettare i nostri diritti.
Nel frattempo si lotta comunque e dovunque, anche nei tribunali ma senza nessuna fiducia perchè i giudici non danno ragione ai lavoratori 9 volte su 10 e i padroni pur di attaccare un lavoratore si inventano le cose, per cui chi lotta per i propri diritti viene trasformato in un delinquente come è successo ad esempio con Milani del Si Cobas o coi lavoratori di Brignano si sono inventati il sabotaggio ecc
Ma questo è anche un loro segno di debolezza, questo dimostra che noi abbiamo ragione e loro torto. Devono inventarsi che i lavoratori son dei criminali che il sindacato cobas è un’associazione a delinquere, perchè non vogliono ammettere che i delinquenti sono loro.

Noi siamo in una fase in cui dobbiamo resistere, resistere in ogni posto di lavoro anche se è faticoso perchè ci stanno trascinando in una guerra sporca. Dobbiamo andare avanti anche con un calendario di iniziative.
Servono iniziative nazionali, uno sciopero generale, assedio alle prefetture e poi dobbiamo tornare a manifestare a Roma perchè il governo deve intervenire nelle questioni del lavoro, il governo deve sapere che i lavoratori sono in certe condizioni e le risposte le pretendiamo.

pc 22 aprile - LA PIATTAFORMA DELLE DONNE PROLETARIE OGGI ALL'ASSEMBLEA NAZIONALE A ROMA DI NUDM



Questa piattaforma, portata nello sciopero delle donne dell'8 marzo scorso, è stata elaborata “sul campo” dalle stesse lavoratrici, precarie, disoccupate, immigrate, braccianti, ecc. in anni di lotte, lavoro, iniziative sui posti di lavoro e fuori, nei quartieri, nei caseggiati, ecc.; è frutto anche di un costante lavoro di raccolta di altre esperienze di lotte, di inchieste vive. 
Non è una piattaforma fatta a tavolino o in convegni, da "addette ai lavori". Questo è il valore di questa piattaforma. Una piattaforma che, quindi, è in "corso d'opera", per arricchirsi di altri bi/sogni, proposte. Per questo chiamiamo le donne, le lavoratrici, precarie a riempirla, modificarla, integrarla. 
Essa è un'arma di lotta oggi delle donne su tutti i fronti, contro i padroni, il governo, lo Stato, gli uomini che odiano le donne. Con questi nemici strutturali delle donne non vogliamo avere un "confronto" - come scrivono le  organizzatrici nazionali di NUDM - una "interlocuzione" "inviti ad essere parte dei loro Tavoli", che hanno oggi sempre più l'unico scopo di spegnere la ribellione e addomesticare il movimento di lotta delle donne, senza dare e cambiare nulla, ma uno scontro, che deve continuare e si deve articolare dovunque e su tutte le questioni, per rendere viva la piattaforma dopo l'8 marzo - questo scontro chiaramente non esclude incontri, vertenze, ecc. ma come parte di una "guerra che continua" anche nelle stanze delle Istituzioni", come facciamo noi ogni giorno con le nostre lotte; unico modo, tra l'altro, per imporre parziali risultati - sempre più difficili nella fase odierna - e "passi indietro".
Nello stesso tempo, non possiamo illuderci, nelle lotte che facciamo verifichiamo sulla nostra pelle che questo sistema sociale borghese non solo nega i diritti alla maggioranza delle donne, soprattutto proletarie, ma sempre più ce li toglie, anche quelli conquistati con grandi movimenti femministi di lotta, scarica la crisi su di noi, taglia i fondi sociali per usarli per le spese militari o per cacciare i migranti, le nostre sorelle migranti, alimenta il clima di barbarie, di odio fascista verso le donne. Questo mostra sempre più che per ottenere obiettivi “normali” per la vita, il lavoro, la dignità, l'autodeterminazione delle donne, occorre una nuova società, una società socialista, in cui le donne possano dare l'assalto al cielo e conquistarselo, perchè veramente tutta la vita possa cambiare.


Piattaforma dello sciopero delle donne:

- Lavoro per tutte le donne

- Trasformazione a tempo indeterminato dei contratti precari – No Jobs act
- NO a discriminazioni salariali, pari salario per pari lavoro
- Meno orario e aumento delle pause
- Riduzione dei ritmi e dei carichi di lavoro, come difesa anche della nostra salute

pc 22 aprile - ELEZIONI FRANCIA: OH, POVERINA: L'HANNO DISTURBATA... FASCISTI, CAROGNE, TORNATE NELLE FOGNE!

Manifestazione contro il Fronte Nazionale a Parigi
La manifestazione contro il Fronte Nazionale a Parigi (Ap)
Il Corriere della Sera di martedì diciotto aprile riporta, nella sua edizione telematica, un lungo articolo – firmato la Redazione telematica – sugli scontri avvenuti il girono precedente, a Parigi, durante un comizio del Front National.
All’interno si dà conto del clima che ha accolto la candidata fascista, Marine Le Pen, al suo arrivo al teatro Zenith – sito nel parco della Villette a Parigi – dove aveva organizzato un suo indecente comizio.
Naturalmente, il giornalaccio borghese dà voce al vittimismo sfrenato di questa assai poco “signora” che si lamenta perché «Questi estremisti di estrema sinistra camminano a gambe all’aria. Vengono a disturbare il comizio dell’unica donna che difende le donne».
Eh sì, poverina: lei che afferma di difendere le donne, viene disturbata da chi invece difende la democrazia da una banda di fascisti xenofobi e razzisti qual è quella organizzata dietro le insegne del Front National.
I fascisti non devono avere agibilità politica di alcun tipo in nessuna parte del globo terracqueo; ogni contestazione, effettuata con qualunque mezzo necessario, è legittima: questi assai poco “signori” devono tornare nelle fogne dalle quali sono usciti.
Genova, 22 aprile 2017

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

venerdì 21 aprile 2017

pc 21 aprile - Giornali e statistiche scoprono che vi sono milioni di proletari, precari, disoccupati, pensionati in miseria


Ma da questa spirale si esce con la lotta generale nelle fabbriche, nei posti di lavoro, quartieri, città, paesi

con masse organizzate con il sindacato di classe, con i comitati popolari
bloccando strade e assediando i Palazzi del potere
cacciando i servi politicanti e sindacalisti confederali dalle proprie fila

Slai cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale

Istat: 7,2 milioni di italiani in gravi difficoltà economiche




ROMA -  L'11,9% degli italiani nel 2016, 7,2 milioni di persone, vive in famiglie che sperimentano condizioni "di grave deprivazione materiale", l'Italia è tra i Paesi europei con il tasso di occupazione degli under 35 più basso in Europa, gli investimenti sono in calo per il settimo anno consecutivo.
Peggiora la situazione degli anziani. La quota di persone che sperimentano condizioni di grave deprivazione materiale è stabile rispetto all'anno precedente: si tratta di 7,2 milioni di italiani. Le famiglie che si trovano in questa condizione sono invece 3,1 milione. Tra il 2015 e il 2016 l'indice di grave deprivazione peggiora per le persone anziane (65 anni e più), passando dall'8,4% all'11,6%, pur rimanendo al di sotto del dato riferito all'insieme della popolazione, e per chi vive in famiglie con persona di riferimento in cerca di occupazione (da 32,1% a 35,8%). In lieve diminuzione, invece, la quota della popolazione con meno di 18 anni, pari al 12,3% (pari a 1 milione e 250 mila minori).
Sempre male l'occupazione giovanile. L'occupazione giovanile rimane un grave problema del Paese. Monducci non fa tanto riferimento al tasso 15-24 anni, fascia di età che coinvolge ancora pochi giovani, la maggior parte studia, quanto alla fascia di età successiva, dei 25-34enni: solo il 60,3% lavora, situazione che "costituisce una criticità per il presente e il futuro di queste generazioni, che rischiano di non avere una storia contributiva adeguata".

pc 21 aprile - Gramsci e l'Ottobre - a 80 anni dalla sua morte e nel Centenario della Rivoluzione d'ottobre - un dibattito da riprendere

Antonio Gramsci – La Rivoluzione contro il Capitale

19 feb 2017
Pubblicato sull’Avanti il 24 novembre 1917 e su Il Grido del Popolo il 5 gennaio 1918

La rivoluzione dei bolscevichi si è definitivamente innestata nella rivoluzione generale del popolo russo. I massimalisti che erano stati fino a due mesi fa il fermento necessario perché gli avvenimenti non stagnassero, perché la corsa verso il futuro non si fermasse, dando luogo ad una forma definitiva di assestamento – che sarebbe stato un assestamento borghese, – si sono impadroniti del potere, hanno stabilito la loro dittatura, e stanno elaborando le forme socialiste su cui la rivoluzione dovrà finalmente adagiarsi per continuare a svilupparsi armonicamente, senza troppi grandi urti, partendo dalle grandi conquiste già realizzate.
La rivoluzione dei bolscevichi è materiata di ideologie più che di fatti. (perciò, in fondo,

pc 21 aprile - Palermo - Aggredite madri e assistenti al palazzo dell'Ars... una madre finisce all'ospedale

COMUNICATO STAMPA 
Dinnanzi alla gravissima situazione in cui versano gli studenti disabili fuori dalle scuole da mesi, le famiglie e gli assistenti igienico-personale che ad oggi non hanno avuto alcun riscontro dai palazzi del potere,  concentrati solo ad ingrassare le proprie tasche mentre si scannano su tutta la questione disabilità per la campagna elettorale, dagli h24 alle scuole... senza risolvere proprio nulla, ieri pomeriggio si sono recati di nuovo al palazzo dell'Ars, ma si è passati addirittura all'aggressione da parte dei vigilanti del palazzo contro alcune madri di studenti e alcune assistenti, che più che giustamente volevano entrare, come tutti, suonanado il campanello, per chiedere notizie in merito peraltro all'incontro previsto alle ore 15,00 con il Presidente della Commissione Bilancio.
Nel parapiglia generale in cui le madri e le assistenti hanno più che legittimamente  respinto  i vigilanti riuscendo comunque ad entrare, una madre nuovamente spinta è caduta malamente sbattendo la testa sul muro - refertata poi al pronto soccorso dove è stata portata con il 118, ha avuto una prognosi di 5 gg per trauma cranico.
Subito la forte protesta di tutti gli altri assistenti e genitori, che erano fuori ad attendere notizie,  ha fatto scendere il Presidente della Commissione Bilancio che dinnanzi alle madri e assistenti inferocite per il trattamento subito ha chiamato il Prefetto e si è impegnato per un incontro a brevissimo.
Madri e Assistenti non si sono fermate e hanno poi spostato la protesta alla Città Metropolitana...
NOI SIAMO IN DOPPIA GUERRA!

Slai Cobas s.c Palermo

pc 21 aprile - Fermiamo la guerra imperialista in Siria, in Irak, in Afghanistan, in Corea del nord .. ovunque - Appello di proletari comunisti/PCm Italia

L’imperialismo USA di Trump bombarda la Siria, con il pretesto di attacchi con armi chimiche di incerta attribuzione. Gli USA aggiungono morte a morte. 
È questo il terrorismo, quello vero!
È per il controllo del petrolio, per i profitti dell’industria bellica che questa guerra è cominciata e ha provocato centinaia di migliaia di vittime e milioni di migranti in fuga. Via via in questa guerra sono state trascinate tutte le potenze imperialiste. Tutti i regimi reazionari della zona, dalla Turchia all’Arabia Saudita all’Iran, sono stati coinvolti e le masse siriane sono  state e sono vittime di una carneficina.
Era ed è giusto ribellarsi al regime reazionario di Assad.
Ma al centro di tutto vi è l'aggressione imperialista alla Siria
Era ed è giusto che le masse curde siano scese in campo contro i reazionari dell’ISIS, i regimi della regione e le potenze imperialiste che li sostenevano.
Ma la lotta per la liberazione nazionale non ha nè può mai avere come alleati le potenze imperialiste USA-URSS-Europa
È ora siamo alla guerra imperialista e reazionaria generale, con minaccia possibile di un conflitto mondiale, diretto o per interposta persona.
Ora si aggiunge l'uso della megabomba in Afghanistan e la minaccia di aggressione militare alla Corea del Nord.

È ora che tutti quelli che hanno a cuore gli interessi dei popoli, una pace fondata sull’eliminazione dell’imperialismo, scendano in campo contro i bombardamenti USA ovunque, contro le truppe imperialiste russe sul suolo siriano, contro tutte le fazioni legate all’uno o all’altro imperialismo, a sostegno delle masse  che resistono e si oppongono alla guerra e al sistema che le genera.
Il governo italiano, prima con Renzi, ora con le sue controfigure Gentiloni, Pinotti ecc., dice sì ai bombardamenti e alle azioni USA e partecipa a questa guerra sporca in prima persona in Irak, Afghanistan..e vuole la prima fila in Libia:
Sono lì per gli interessi dell’Eni, delle multinazionali italiane, dei mercanti di guerra per i loro profitti e trascinano il nostro paese nell’incendio mondiale in corso.

Basta bombardamenti USA sulla Siria e le popolazioni civili!
Via tutte le truppe di ogni imperialismo dalla Siria, Afghanistan, Irak e da tutto il Medio Oriente e il mondo arabo!
Basta con le minacce USA di aggressione alla Corea del Nord
Via le truppe italiane di ogni genere dalle zone di guerra!
Via il governo della guerra!
Non vogliamo i signori della guerra del G7 a Taormina!
Non vogliamo Trump in Italia!

Esprimiamo in tutte le forme possibili - manifestazioni, petizioni - il NO! di tutti alla aggressione imperialista in Siria e alla guerra imperialista.

proletari comunisti

pc 21 aprile - Un appello da sostenere criticamente per favorire la massima mobilitazione antimperialista - proletari comunisti

FERMIAMO
I SIGNORI DELLA GUERRA!

 Appello di Alex Zanotelli

Trovo vergognosa l’indifferenza con cui noi assistiamo a una ‘guerra mondiale a pezzetti’, a una carneficina spaventosa come quella in Siria, a un attacco missilistico da parte di Trump contro la base militare di Hayrat in Siria, ora allo sgancio della Super- Bomba GBU-43 (la madre di tutte le bombe) in Afghanistan e a un’incombente minaccia nucleare.
L’Italia, secondo l’Osservatorio sulle armi, spenderà quest’anno 23 miliardi di euro in armi (l’1,18% del Pil) che significa 64 milioni di euro al giorno! Ora Trump, che porterà il bilancio

pc 21 aprile - I compagni di Democracy e Class Struggle attaccano la tendenza a normalizzare 'Marine Le Pen' o 'Trump' o Putin come normali reazionari e populisti di destra e non come fascisti da combattere con tutti i mezzi


Marine Le Pen - Velodrome d’Hiver — more commonly known as Vel d’Hiv and why her Right Wing Populism does not negate her Fascism



Democracy and Class Struggle says there are many attempts to "normalise" Marine Le Pen in the same way they tried to "normalise" Donald Trump.

Both have a racist bases but promote a Populist image and try hard to manage perceptions.
Russia has tried hard using RT to normalise Trump  and are doing same with Marine Le Pen.

pc 21 aprile - Essere populisti significa essere reazionari... lo dice anche la Treccani - Una corrispondenza

ESSERE POPULISTA NON PUO' COSTITUIRE MOTIVO DI VANTO

Giovedì venti aprile, nell’ambito delle trasmissioni collegate alla campagna elettorale per le elezioni amministrative, la televisione privata genovese Primocanale manda in onda – rigorosamente in diretta – un faccia a faccia tra Sergio Cofferati, europarlamentare di Sinistra Italiana, e Alice Salvatore, capogruppo del Movimento 5 Stelle all’assemblea regionale ligure.
...a un certo punto, interviene il bravo giornalista Ferruccio Sansa, che accende un dibattito con l’esponente grillina sulla scarsa trasparenza del soggetto politico guidato dal miliardario di piazza

pc 21 aprile - Da Taranto a Foggia - i migranti in lotta - dal blog tarantocontro

Va avanti la lotta dei migranti di Paolo VI per il documento di identità,  mentre si aderisce e  si prepara la partecipazione alla manifestazione nazionale del 24 a Foggia 


Una manifestazione con presidio davanti la Prefettura dei dei Migranti Autorganizzati dello Slai Cobas per il sindacato di Classe.

Da mesi i migranti assegnati all’associazione “Noi e Voi” di don F. Mitidieri nella “Casa Capanna” di Paolo VI lottano per ottenere l’iscrizione ai registri anagrafici del Comune e la conseguente emissione di carta di Identità. Oltre che per migliori condizioni di accoglienza e, nelle ultime settimane, la mancata ricezione del pocket money.
Intorno alle 11 una delegazione è stata ricevuta ....su  documenti di identità   .. trasferimento della struttura .. piccolo passo in avanti .. su .pocket money, ci sono ritardi nei pagamenti dal Ministero alle Associazioni e alcune, a corto di liquidità non hanno possibilità di pagarlo regolarmente.... i migranti autorganizzati restano in agitazione e torneranno a chiederne conto alla prefettura già la prossima settimana con una nuova iniziativa di lotta.

pc 21 aprile - 25 Aprile: Milano Antifascista impedirà la parata nazi/fascista o si "acconterà" delle "assicurazioni" delle istituzioni?

Parata nera del 25 Aprile a Milano, Sala costretto alla resa: "Non possiamo impedirla, ma vigileremo"
Vertice tra Comune, questura e prefettura sulla commemorazione dei repubblichini al Campo 10 organizzata da CasaPound e Libertà Azione: "Impossibile vietare l'ingresso al cimitero, speriamo nel buonsenso"

25 Aprile a Milano, Sala: "Non possiamo chiudere il cimitero, ma non sarà tollerata la propaganda neofascista"
Il sindaco presenta il programma degli eventi per la festa della Liberazione. "Al Campo 10 ci saranno poliziotti e carabinieri pronti ad intervenire"

25 Aprile a Milano sale la tensione: presidio sotto al Comune: "Impedire la parata neofascista"
Lo striscione dei manifestanti a Palazzo Marino 
Centri sociali e sindacati annunciano  comunque una contromanifestazione al cimitero Maggiore per impedire la cerimonia al Campo 10
di ZITA DAZZI

No alla
parata neo nazista al Campo 10 del cimitero Maggiore il 25 aprile. I centri sociali e sindacati di base manifestano davanti a Palazzo Marino per chiedere al sindaco Beppe Sala di bloccare l'evento promosso dall'estrema destra

pc 21 aprile - ELEZIONI FRANCESI: A PROPOSITO DEL QUARTETTO IN TESTA ALLA VIGILIA DEL PRIMO TURNO

Dal PARTITO COMUNISTA MAOISTA (Francia)

A propos du quatuor de tête à la veille du premier tour


quatuor
Nous voici à quelques jours du premier tour de l’élection présidentielle française. Celle-ci est très particulière, et contrairement aux alternances droite-gauche qui existaient jusque-là, le pays est aujourd’hui dans une situation imprévisible.
Il est clair que Benoît Hamon, le candidat socialiste, n’arrivera pas au second tour. Nous nous en réjouissons : le PS, parti historique de la social-démocratie, est descendu plus bas que tout durant les cinq dernières années. Les réformes contre nos droits, les guerres à l’étranger et l’intensification de la répression ont montré le vrai visage de ce parti. Même avec un candidat marqué « à gauche »,

giovedì 20 aprile 2017

pc 20 aprile - I profitti dei mercanti d'armi sono in continua crescita

Era dai tempi della Guerra fredda che il mercato delle armi non viveva un momento così florido

Il business delle armi non è mai stato così bene. Sebbene i paesi di Europa, Americhe e Africa comprino meno armi, l’aumento della domanda in Asia, Oceania e Medio Oriente è esorbitante. I cinque maggiori esportatori, che insieme rappresentano il 74% del volume totale del mercato, sono Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Germania. Il quadro tracciato dall’ultimo rapporto del Sipri, l’istituto internazionale sugli studi sulla pace con sede a Stoccolma, parla chiaro: nel mondo si vendono più armi rispetto a prima e questo flusso non ha alcuna intenzione di arrestarsi. Tra il periodo 2007-2011 e quello 2012-2016 il mercato è aumentato dell’8% raggiungendo valori record. Per individuare un’utenza equiparabile a quella attuale si deve tornare al 1990, quando c’era ancora l’Unione Sovietica.


I principali esportatori
I GRANDI NUMERI ASIATICI

Nel periodo preso in esame dall’Istituto, Asia e Oceania hanno aumentato le proprie importazioni di armi del 7,7%. “Regina” incontrastata è l’India, il più grande importatore al mondo, che da sola occupa il 13% della torta globale che ha aumentato le importazioni del 43%, sbaragliando le rivali

pc 20 aprile - Internazionalismo in azione - leggi tutto su maoistroad - in lingua originale!

http://maoistroad.blogspot.com

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pc 20 aprile - NAPOLI, UNIVERSITA' ORIENTALE: Gabriele Del Grande LIBERO SUBITO!

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Gabriele del Grande è un giornalista ingiustamente incarcerato in un centro di detenzione amministrativa in Turchia ormai dal 9 aprile. Dalla data in cui è stato arrestato al confine con la Siria, dove si trovava proprio per documentare l'ennesimo attacco alla popolazione civile locale, nessun'accusa è stata formalizzata nei suoi confronti. Gabriele non ha compiuto nessun reato, eppure è stato arrestato, poi isolato per una settimana, senza diritto a potersi difendere da qualsiasi capo d'imputazione, a contattare un avvocato, un parente.
Il giornalista detenuto ha iniziato lo sciopero della fame. In tutta Italia, a partire dagli appelli dei familiari, si susseguono petizioni, mobilitazioni, che avranno nella giornata di oggi un momento importante.
Perchè è stato arrestato Gabriele? Perchè la Turchia di Erdogan è - ormai senza più veli formali dopo

pc 20 aprile - Tutti e ovunque e in ogni occasione contro la legge razzista e fascista di Minniti/Orlando


Qualche giorno fa la Camera ha approvato il decreto: "Disposizioni urgenti per l'accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonchè per il contrasto dell'immigrazione illegale" firmato Minniti-Orlando.
Il decreto è stato, dunque, convertito in legge. Come era già successo il 29 marzo al senato, il governo Gentiloni sceglie di sottrarsi al confronto democratico e chiede la fiducia alle Camere per accelerare i tempi ed impedire qualsiasi tentativo di modifica tramite emendamenti parlamentari. Questa operazione, che scivola su quel terreno di procedure e disegni autoritari che già denunciammo durante il referendum costituzionale, è avvenuta dopo che il Consiglio Nazionale dei Magistrati e l'Associazione Nazionale dei Magistrati avevano espresso un fermo ed allarmato dissenso proprio contro il decreto in questione…
Addirittura il Presidente della Cassazione aveva rincarato: «Pretendere la semplificazione e razionalizzazione delle procedure non può significare soppressione delle garanzie. In alcuni casi non c’è neppure il contraddittorio come si può pensare allora al ruolo di terzietà del giudice?».
Insomma non le voci dei soliti centri sociali o delle associazioni che operano con le comunità migranti, i richiedenti asilo, e così via…
Ma cosa prevede di così razzista la nuova legge Minniti-Orlando?

il principio di uguaglianza formale viene messo in discussione!
Secondo la nuova normativa la comparsa del ricorrente, richiedente protezione internazionale,

pc 20 aprile - NO TAV C’eravamo, ci siamo e ci saremo! E questo il 6 maggio vale per tutti, e là dove non fosse possibile partecipare direttamente, in piazza comunque con i movimenti di lotta e contro la repressione - proletari comunisti/PCm Italia


Dalle stanze del potere escono ogni giorno fiumi di parole che trasmettono un messaggio rassicurante: “Siete in buone mani, potete guardare con fiducia al futuro”.
Ma ogni volta che piove siamo in ansia perché nulla è stato fatto per frenare il dissesto idrogeologico, ogni volta che la terra trema sappiamo con certezza che molte persone non avranno più una casa e i rapporti sociali di intere comunità saranno distrutti.
Ad ogni viaggio in autostrada bisogna fare gli scongiuri per non finire schiacciati da un cavalcavia che crolla o da un tratto di strada che sprofonda.
Ogni mattina, quando portiamo i nostri figli a scuola, siamo più preoccupati del soffitto che rischia