giovedì 20 aprile 2017
pc 20 aprile - NAPOLI, UNIVERSITA' ORIENTALE: Gabriele Del Grande LIBERO SUBITO!
Gabriele del Grande è un giornalista ingiustamente incarcerato in un centro di detenzione amministrativa in Turchia ormai dal 9 aprile. Dalla data in cui è stato arrestato al confine con la Siria, dove si trovava proprio per documentare l'ennesimo attacco alla popolazione civile locale, nessun'accusa è stata formalizzata nei suoi confronti. Gabriele non ha compiuto nessun reato, eppure è stato arrestato, poi isolato per una settimana, senza diritto a potersi difendere da qualsiasi capo d'imputazione, a contattare un avvocato, un parente.
Il giornalista detenuto ha iniziato lo sciopero della fame. In tutta Italia, a partire dagli appelli dei familiari, si susseguono petizioni, mobilitazioni, che avranno nella giornata di oggi un momento importante.
Perchè è stato arrestato Gabriele? Perchè la Turchia di Erdogan è - ormai senza più veli formali dopo
il referendum di domenica scorsa - uno Stato che viola costantemente tutti i diritti fondamentali, opprime il popolo, schiaccia la stampa libera incarcerandola (in Turchia sono detenuti la metà dei giornalisti detenuti del mondo, 153), ammazza gli oppositori, ne scioglie le organizzazioni politiche, attacca qualsiasi principio di rappresentanza, di pluralismo, di laicità e di coesistenza pacifica delle diverse minoranze. La Turchia attacca i lavoratori, massacra i più umili, è responsabile di un accordo criminale insieme all'Unione Europea che arricchisce le casse governative sulla pelle di milioni di rifugiati e profughi. La Turchia ha fomentato e agevolato militarmente ed economicamente - le bande dell'ISIS, non esitando ad attaccare invece le formazioni combattenti curde socialiste e democratiche.
Gabriele invece si è sempre schierato per la verità, perchè le storie e le vite dei più deboli non fossero le più dimenticate, perchè le loro ragioni non fossero sempre coperte, perchè i criminali non passassero sempre sotto silenzio.
Gabriele ha monitorato e documentato per anni gli sbarchi e le morti in mare a un passo dall'Europa, gli effetti delle leggi razziali dei governi europei. Gabriele si è impegnato per una comunità cosciente e capace di provare sensibilità, empatia, di mobilitarsi senza diventare apatica.
Per questo noi chiediamo la sua immediata scarcerazione, la fine di qualsiasi legame o accordo, diplomatico, militare, economico, politico, tra il governo italiano e il governo turco. Nessuna complicità con i dittatori sanguinari, solo tanta solidarietà e sostegno ai popoli che a lui militarmente ed economicamente - le bande dell'ISIS, non esitando ad attaccare invece le formazioni combattenti curde socialiste e democratiche.
Gabriele invece si è sempre schierato per la verità, perchè le storie e le vite dei più deboli non fossero le più dimenticate, perchè le loro ragioni non fossero sempre coperte, perchè i criminali non passassero sempre sotto silenzio.
Gabriele ha monitorato e documentato per anni gli sbarchi e le morti in mare a un passo dall'Europa, gli effetti delle leggi razziali dei governi europei. Gabriele si è impegnato per una comunità cosciente e capace di provare sensibilità, empatia, di mobilitarsi senza diventare apatica.
Per questo noi chiediamo la sua immediata scarcerazione, la fine di qualsiasi legame o accordo, diplomatico, militare, economico, politico, tra il governo italiano e il governo turco. Nessuna complicità con i dittatori sanguinari, solo tanta solidarietà e sostegno
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