Adesso che il diavolo è morto si potrà avanzare
qualche domanda sui punti oscuri sullo sfondo dei suoi innumerevoli ed
efferatissimi delitti. Della carriera criminale di Salvatore Riina,
detto Totò, nato a Corleone il 16 novembre del 1930 e morto a 87 anni,
il capo dei capi di Cosa Nostra, tanto si è detto e molto si è scritto.
Meno si è parlato dei misteri che questo ‘u Curtu si è portato nella
tomba. Lui non ha mai ceduto di un millimetro, non ha mai mostrato alcun
cenno di cedimento. “Io sono il parafulmine dello Stato italiano”, ha
detto quasi ogni volta che ha aperto bocca. Ma parafulmine di che? E di
chi?
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