proletari comunisti

sabato 8 luglio 2017

pc 8 luglio - Amburgo, in migliaia agli scontri - 100.000 che protestano... perchè



....Il G20 non rappresenta l’intera umanità, ma è di per sé un incontro tra governi oppressori di regimi autoritari, che applicano torture di Stato, blocchi militari belligeranti che guidano tutto lo sfruttamento globale... Questo vertice serve a mantenere un ordine mondiale, però è responsabile di diversi conflitti armati, della povertà diffusa, dei 60 milioni di persone in fuga e della loro morte.

...Noi siamo contro i populisti internazionali di destra: la politica razzista xenofoba del regime ungherese di Orban, il referendum razzista proposto dal Regno Unito per l’uscita dall’Unione Europea, la visione razzista sul mondo dell’AfD in Germania o il Fronte Nazionale in Francia, il nazionalismo islamico del regime dell’AKP turco, fino alla vittoria elettorale dello sciovinista Donald Trump.

La guerra e il capitalismo vanno insieme. Le guerre sono sempre state parte di una strategia di gestione della crisi del capitalismo....
...Per assicurare il loro potere, i propri interessi economici e le rispettive sfere di influenza, i governi dei paesi capitalisti centrali fanno sempre più fatto affidamento a soluzioni militari.

Non è un caso che tutti i paesi che partecipano al G20 siano direttamente o indirettamente coinvolti in conflitti armati. Guerre per procura, presunte azione di polizia o interventi militari per il "mantenimento della pace“, sono solo grandi parole per dire guerra, morte e distruzione. ...

In questo contesto, la formazione dell’UE può essere vista come potenza politica militarizzata sotto la guida della Germania, paese egemone che dal 2000 è nella posizione di intervenire militarmente in tutto il mondo.
La militarizzazione dell’azione politica in politica estera porta ad una militarizzazione nella politica interna e quindi a un cambiamento delle società occidentali. Crescono le probabilità che i conflitti sociali ed econimici vengano affrontati attraverso soluzioni di polizia o militari. Le tensioni sul fronte esterno producono contraddizioni sociali nell’interno. L’impoverimento sociale e il crescente divario tra ricchi e poveri non dovrebbero più essere affrontati dalla presunta piena occupazione e una promessa di prosperità per tutti, ma gestiti da una politica repressiva di controinsurrezione verso l’interno.


... Sarà il nostro compito come sinistra anticapitalista e radicale, insieme con molte altre persone della resistenza in Amburgo, per rendere vive le nostre idee di una società più giusta e solidale.

Il vertice di Amburgo è simbolico e pratico per gran parte di quello che rifiutiamo radicalmente in tutta la sua forma. Con le azioni pianificate ad Amburgo vogliamo rendere assolutamente chiaro che noi combattiamo la loro politica di guerra, il terrore e lo sfruttamento! Ci stiamo mobilitando per la rottura simbolica e pratica con l’ordine stabilito – insieme a molti attivisti all’interno di tutta l’Europa. Noi vogliamo turbare lo svolgimento regolare del vertice e bloccarlo. 

E’ già chiaro che useranno per difendere il loro spettacolo migliaia di militari, polizia e le varie agenzie di intelligence. Con la tipica arroganza del potere, il tutto si terrà nel centro della città e nel quartiere di St.Pauli, ad un passo dal centro sociale ‘’Rote Flora’’ e molti altri centri. La gente deve solo uscire dalle loro case e entrare in azione. La sinistra radicale di Amburgo combatte contro uno sviluppo urbano capitalista e per un „diritto alla città“, ormai da più di 15 anni. Le nostre lotte politiche risalgono non solo alle occupazioni degli anni ’70, alla lotta dell’Hafenstrasse a St. Pauli e il Rote Flora. Abbiamo legato queste lotte contro la precarietà dei nostri posti di lavoro e contro gli affitti in aumento, per la difesa di luoghi liberi, come Bambule, a fianco del movimento dei rifugiati di Lampedusa ad Amburgo e contro le politiche di contro-insurrezione. Questa è stata la nostra esperienza, è viva e si farà riferimento a essa. E sappiamo che occuperemo l’area urbana e manderemo all’aria il vertice. La repressione non ci impedirà, perché siamo in tanti e siamo imprevedibili. Non gli daremo tranquillità.

maoist alle 08:22
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