Se toccano uno, toccano tutti! Solidarietà agli antifascisti!
Il prossimo
24 ottobre andrà a sentenza il processo riguardante i fatti di via della Scala,
dopo che in primo grado è stata emessa una condanna di 8 mesi contro 11
antifascisti fiorentini per tentate lesioni. Ricordiamo i fatti: la mattina del
6 Novembre 2009 i compagni vengono svegliati nel cuore della notte, sottoposti a
perquisizione e condotti in questura, con l'accusa di aver tentato un assalto
alla sede di Forza Nuova il 23 Maggio. La realtà dei fatti di quella sera è
molto diversa: tanti compagni sono accorsi in soccorso di una ragazza
accerchiata da dieci nazisti che giravano indisturbati per il centro storico
armati di catene e bastoni, dopo aver aggredito un giovane che usciva da un
concerto. Le testimonianze spontanee che confermavano la verità dei fatti sono
state ignorate e, come è successo in tanti altri casi, a finire condannati sono
stati gli antifascisti.
Non ci stupiamo certo della connivenza di
tribunali e polizia con i fascisti. Piuttosto vogliamo sottolineare il clima
repressivo sempre più pesante che si vive a Firenze. Partiamo dalle condanne in
appello che hanno colpito, prima dell'estate, 8 compagni per aver contestato nel
2009 la presenza di Forza Nuova a Rignano. A metà novembre andrà a sentenza il
processo contro il movimento fiorentino, che vede imputati 86 compagni, e nelle
settimane successive si apriranno ben 4 nuovi procedimenti che colpiscono oltre
40 compagni che negli ultimi anni si sono opposti alla presenza dei fascisti a
Firenze oppure sono scesi in piazza per contestare il PD nel giorno
dell'approvazione del job act. Infine, pochi giorni fa gli studenti medi in
corteo sono stati caricati a freddo su ordine del capo della digos Pifferi. Il
messaggio è chiaro: qualsiasi manifestazione che esca dai limiti di
compatibilità sempre più ristrette deve essere duramente repressa.
In uno
scenario di crisi e di guerra, l'arma della repressione diventa sempre più
importante per la borghesia. Perciò si colpisce sistematicamente chi sciopera
davanti ai cancelli, chi si oppone ai licenziamenti, ai tagli, alle spese
militari, alle opere inutili come il Tav o gli inceneritori. Si colpiscono, con
la complicità dei presidi, gli studenti che occupano le scuole per rivendicare
un'istruzione libera dalle logiche del profitto. Allo stesso modo si colpisce
chi si oppone alla presenza dei fascisti, alla loro propaganda razzista, che
altro non fa che rilanciare la spinta reazionaria e guerrafondaia dei governi.
Si colpisce con la violenza degli sbirri e dei tribunali, ma anche con la
violenza di fascisti, capi, capetti e crumiri, certi di trovare tribunali
complici, come è successo a Piacenza dove la violenza padronale ha assassinato
Abd El Salam. Si colpisce attraverso l'indifferenza di molti, che si voltano
dall'altra parte perché a essere toccati sono altri, fino al giorno in cui a
essere toccati saranno loro.
La repressione è un fronte di lotta
fondamentale, e la solidarietà rappresenta l'arma più importante per questa
lotta. Ci vogliono divisi tra "buoni" e "cattivi" così come ci vogliono divisi
tra italiani e immigrati, tra garantiti e precari, tra giovani e vecchi. La
nostra risposta deve essere la solidarietà di classe. Contro la repressione
rafforziamo la solidarietà verso i compagni colpiti per il loro antifascismo: se
toccano uno, toccano tutti!
LUNEDI 24 OTTOBRE, nel giorno della sentenza
di appello, DALLE 9:30 PRESIDIO DI SOLIDARIETÀ con gli antifascisti sotto
processo davanti al Tribunale di Firenze, viale Guidoni.
Firenze
Antifascista
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