CONTINUA LA LOTTA DEI LAVORATORI
DELLE CAMPAGNE PER I DOCUMENTI
Nella giornata di ieri 7 settembre
si è svolto un incontro tra il Comitato dei Lavoratori delle Campagne, la Rete
Campagne in Lotta e il Questore di Foggia, alla presenza dei dirigenti
dell’ufficio immigrazione. L’incontro è frutto del processo di mobilitazione dei
lavoratori agricoli della provincia di Foggia, che continua da oramai un anno
per richiedere la regolarizzazione delle migliaia di braccianti irregolari
presenti sul territorio. Il 25 agosto scorso, alla luce del perdurare delle
gravi condizioni che denunciamo da anni, un nuovo sciopero dei lavoratori ha
bloccato per ore la filiera del pomodoro, rilanciando la lotta. Il miglioramento
generalizzato delle condizioni dei lavoratori passa per la riorganizzazione
dell'intera filiera agricola, ma non può non tenere conto del processo di
regolarizzazione giuridica. E’ impossibile oggi lavorare in Italia senza un
regolare permesso di soggiorno, o quantomeno è possibile ma senza contratti e
con ancora meno tutele, e con una ricattabilità ancor maggiore. Ottenere i
documenti per i cosiddetti lavoratori "irregolari" risulta essere oggi un
passaggio fondamentale senza il quale diventano inutili anche misure come il DDL
contro il caporalato, o il protocollo d’intesa tra Regioni e Ministeri, già
ricchi di provvedimenti poco utili ed efficaci nello smontare il meccanismo
dello sfruttamento in agricoltura.
Per questo motivo continuano ancora,
l’ultimo questa settimana, gli incontri con le istituzioni locali coinvolte da
mesi in questo processo. Le vittorie ottenute dal comitato dei lavoratori hanno
eliminato il requisito della residenza per rinnovare il permesso di soggiorno
(come previsto per legge) e aperto le porte della regolarizzazione a centinaia
di persone. Tuttavia, nonostante le promesse della Questura, fino ad oggi i casi
presi in esame sono meno di trenta, a fronte di diverse centinaia di persone
(almeno 600) in condizione di irregolarità. Durante l’incontro di ieri, il
Questore ha ammesso le sue responsabilità per le lentezze burocratiche ed ha
garantito che d’ora in avanti si procederà a ritmo più spedito. Ma è necessario
che non si gestisca questo problema come un’emergenza ma come un dato
strutturale del mondo del lavoro. Appare quindi sempre più necessario che il
ministero dell’Interno faccia una sanatoria per tutti coloro che vivono in
campagna, atto politico indispensabile per combattere lo sfruttamento e le forme
di dominazione che ogni giorno vediamo manifestarsi sul territorio di Foggia,
come di Rosarno, e in tutte le periferie di questo paese.
Comitato Lavoratori delle Campagne
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