Governo e sindacati confederali, questi
anche con incontri segreti con Arvedi, mentre rinviano ancora
l'assemblea coi lavoratori in fabbrica, avrebbero già scelto: una
cordata "brancaleone" che deve raccattare soldi dalla CDP,
dai contribuenti, dalle banche creditrici dell'Ilva, con Del Vecchio
che mette solo soldi, e vede l'Ilva appunto solocome un'operazione finanziaria.
Una cordata, quindi, che vedrebbe ora unicamente Arvedi. Il che è tutto
dire... Basta vedere le sue fabbriche e l'inquinamento ambientale che
producono e la protesta delle popolazioni.
Ilva: nasce cordata italiana Arvedi-Delfin-Cdp
Si chiamerà AcciaiItalia. Previsto bond per finanziare turnaround
L'effetto
più immediato del passo indietro fatto nei giorni scorsi dal gruppo
turco Erdemir è stata la nascita della cordata italiana per il
salvataggio dell'Ilva da sempre vista con uno occhio favore dal governo.
Ieri il consiglio di amministrazione di Cassa Depositi Prestiti
presieduto da Claudio Costamagna è stato convocato in via straordinaria
per decidere il nuovo piano d'azione il vista della scadenza, fra meno
di 36 ore, del termine ultimo per la presentazione delle offerte
vincolanti. Secondo quanto si è appreso dopo il board, sarebbe stata
formalizzata la decisione di dar vita a una newco, nome sociale
AcciaiItalia Spa, che al momento ha come partner Cdp, la Delfin di
Leonardo Del Vecchio, e il gruppo Arvedi.
La newco, come
anticipato dallo stesso Giovanni Arvedi nei giorni scorsi, è aperta ad
altri partner fra cui lo stesso gruppo Erdemir che si è lasciato aperto
la possibilità (concessa dal bando di gara) di rientrare nella procedura
dopo che la troika di esperti nominati dal governo avranno espresso il
loro parere sui piani ambientali presentati dai concorrenti, ovvero
verso novembre. Secondo quanto si apprende, nessuno dei tre soci
italiani avrà più del 50%. La quota di Cdp dovrebbe aggirarsi intorno al
45%, quella di Delfin fra il 30-35% e Arvedi stare sotto il 20%. A
Giovanni Arvedi riandrà la gestione operativa dei complessi siderurgici
del Gruppo, ovvero Taranto, Genova e Novi Ligure
Il finanziamento
del progetto, sempre secondo quanto si apprende, prevede l'emissione di
un bond a cui saranno chiamate a partecipare le banche creditrici
dell'Ilva, a partire, secondo quanto risulta all'ANSA, da Intesa San
Paolo. Questa cordata dovrà ora vedersela con l'altra cordata in campo
costituita dal tandem ArcelorMittal e Marcegaglia.
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