È polemica a Palazzolo vercellese sul rilascio delle carte d’identità ai
profughi ospitati nella ex casa di riposo di via Circonvallazione secondo le
disposizioni della prefettura. Il sindaco Emiliano Guarnieri è perplesso. La
soluzione proposta da via San Cristoforo giunge dopo il sit-in di protesta dei
circa venti ospiti (per lo più centrafricani e rifugiati economici, visto che la
dozzina di ragazzi siriani ha già raggiunto Germania e Svezia) per ottenere il
documento di riconoscimento ed essere liberi di valutare eventuali
spostamenti.
«Altri Comuni hanno superato a cuor leggero la questione - spiega Guarnieri
-, io invece continuo ad avere dubbi: la carta d’identità dura dieci anni ed è
valida in tutti i Paesi europei. Molti di loro però hanno un permesso di
soggiorno che nel migliore dei casi scadrà tra qualche mese. Si rischia di
creare situazioni controverse: non è il modo di affrontare il problema. Anzi,
così lo si aggrava: certe scelte possono diventare un boomerang».
il sindaco: «Le mie
preoccupazioni sono di vario genere - dice Guarnieri -. Anzitutto questa gente
potrà circolare per l’Europa e tra pochi mesi lo farà senza permesso di
soggiorno: con carta d’identità alla mano, tuttavia, senza un controllo
approfondito, risulterebbero in regola. E se qualcuno si metterà a delinquere?
Sul documento ci sarà scritto che il Comune ad avergliela rilasciata è il
mio».
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