Comincia un giorno ad alta tensione per l'ateneo bolognese. Se nel pomeriggio si darà il via ufficiale all'Anno accademico con il rischio delle contestazioni dei collettivi, una contestazione si è già registrata questa mattina: gli attivisti sono stati protagonisti di un'azione di disturbo della lezione di Angelo Panebianco, il docente già preso di mira due volte nei giorni scorsi con blitz in aula. Mentre il docente iniziava a spiegare (in aula anche docenti e ricercatori, in solidarietà al professore), gli attivisti diffondevano suoni di guerra dallo scalone della facoltà. A controllare la situazione alcuni agenti in borghese. Il professore resta bersaglio per le sue posizioni sulla Libia espresse in un articolo (fotoservizio Michele Lapini/Eikon studio) (eikon)
martedì 1 marzo 2016
pc 1 marzo - Bologna comincia dal mattino la contestazione al guerrafondaio imperialista Panebianco
Comincia un giorno ad alta tensione per l'ateneo bolognese. Se nel pomeriggio si darà il via ufficiale all'Anno accademico con il rischio delle contestazioni dei collettivi, una contestazione si è già registrata questa mattina: gli attivisti sono stati protagonisti di un'azione di disturbo della lezione di Angelo Panebianco, il docente già preso di mira due volte nei giorni scorsi con blitz in aula. Mentre il docente iniziava a spiegare (in aula anche docenti e ricercatori, in solidarietà al professore), gli attivisti diffondevano suoni di guerra dallo scalone della facoltà. A controllare la situazione alcuni agenti in borghese. Il professore resta bersaglio per le sue posizioni sulla Libia espresse in un articolo (fotoservizio Michele Lapini/Eikon studio) (eikon)
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