Nonostante
la pioggia che verso la fine della giornata è diventata temporale, la
manifestazione contro il Muos installato all'interno della sughereta di Niscemi ieri, sabato 8 agosto, si è tenuta lo stesso.
In circa
500 abbiamo sfilato lungo tutto il percorso che costeggia la recinzione che
protegge l'area del Muos e che negli ultimi tempi è stata rinforzata con filo
spinato di tipo israeliano fatto di lamelle fitte e affilatissime come nella
val Susa; ciononostante la manifestazione è stata “salutata” dal taglio delle
reti effettuato nelle notti precedenti.
Durante
il corteo slogan, canti, fumogeni... che hanno riaffermato tutta l'avversione
contro questo strumento di morte, contro l'arroganza del potere e contro la sua
illegittimità non solo dal punto di vista “popolare”, ma anche secondo gli
stessi canoni della legalità borghese; i vari organi dello Stato infatti
entrano in contraddizione e la magistratura è passata da uno stop ai lavori al
sequestro dell'area...
Durante
il corteo che ha nuovamente sfidato i divieti è stata fatta una “pausa” per
permettere la battitura e poi un nuovo taglio delle reti: un taglio simbolico
che però mette sempre in allerta
militari, polizia, carabinieri, guardia di finanza... presenti all'interno
della base. I militari al servizio del governo italiano presenti in questa base
non hanno nessuna legittimità, dato che si tratta della
salvaguardia di uno strumento di morte, morte per guerra e morte per malattie oltre
che per distruzione ambientale della zona...
Nonostante
la conferma del sequestro del Muos da parte del tribunale del Riesame di
Catania, motivo che ha in parte influito sulla minore partecipazione al corteo soprattutto in
termini più popolari, il corteo, ignorato dai media borghesi, ha ribadito l'opposizione agli strumenti di morte come il Muos al servizio della guerra
imperialista… Non ci si può fidare solo della giustizia borghese così come ha
insegnato l'esperienza - vedi per esempio le dichiarazioni iniziali di Crocetta...
Volantino diffuso al presidio
NO MUOS - CONTRO I GOVERNI USA-ITALIA-UE DELLE GUERRE IMPERIALISTE E DELLE STRAGI DI MIGRANTI
Ritornano
i missili a Comiso? Da Sigonella a Trapani a Niscemi…
L'imperialismo
Usa, la Nato, l'imperialismo italiano fanno della Sicilia una piattaforma di
guerra... facciamone la piattaforma della lotta proletaria e popolare contro la
guerra imperialista - trasformiamo tutte le basi della guerra Usa-Nato-Italia
in centri di accoglienza dei migranti che fuggono dalla guerra!
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Che
cosa c’è al mondo peggio dell’imperialismo?
L’imperialismo,
in nome della lotta al terrorismo, scatena guerra e terrore interno.
Ma
è l’imperialismo il vero terrorismo, il mostro che bisogna combattere e
abbattere.
L’imperialismo
soprattutto Usa intensifica la politica di guerra, invasione e aggressione in
Irak e Afghanistan e fomenta guerre in Siria, Libia, Yemen e in tutto il Medio
Oriente e Asia Occidentale. Risponde alle rivolte nei paesi arabi installando
al potere forze che continuano la politica dei vecchi despoti e regimi, come in
Egitto, in combutta e alleanza con il gendarme sionista, Israele, e altri
regimi reazionari dell’area, dalla Turchia all’Iran, all’Arabia Saudita. In
queste guerre e interventi armano forze reazionarie e feudali che poi si
rivolgono contro di essi, portando la guerra all’interno degli stessi paesi
imperialisti con feroci attentati che minano la sicurezza e la forza di questi
Stati, al cui interno vi sono masse e settori di immigrati ribelli che odiano
l’imperialismo.
Là
dove questi interventi diretti e indiretti hanno luogo, l’imperialismo continua
ad applicare la sua politica di guerra a bassa intensità, con le sue creature e
manovre per mettere masse contro masse, per deviare il bersaglio delle lotte
dei popoli oppressi dal loro nemico principale, allo scopo di dividere il fronte
unito antimperialista, come ora in Siria, affrontando le masse arabe e curde.
(dalla Dichiarazione congiunta per il 1° maggio
2015 rosso e internazionalista di partiti e organizzazioni, diffusa in
tutte le manifestazioni del mondo - http://proletaricomunisti.blogspot.it/2015/04/pc-1-maggio-uno-straordinario-primo.html)
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Solo
le masse popolari e i proletari in lotta, solo una “guerra di popolo” può
fermare la guerra imperialista
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