Più posti di lavoro? È
falso! Anche diversi quotidiani oggi riportano la notizia dei “nuovi” posti di
lavoro ma con le dovute cautele viste le polemiche nate qualche tempo fa sull’utilizzo
“politico” dei dati e sulle “statistiche” Inps, Istat ecc. Anche i padroni,
attraverso il Sole 24 Ore esprimono un certo “imbarazzo” quando il loro
beniamino Renzi le spara troppo grosse.
Che dicono dunque i
dati pubblicati ieri dall’Inps? Innanzi tutto lasciamo stare le percentuali
perché fanno il gioco di chi non vuol fare capire, “fanno impressione” ma non
dicono la verità, per cui parliamo di valori assoluti.
Nei primi sei mesi di quest’anno ci sono
state
2.815.242
nuovi contratti e
2.177.002,
“cessazioni” (licenziamenti), per cui la differenza fa
638.240.
L’anno scorso invece la
differenza tra queste due cifre è stata di 393.658.
Per cui la differenza rispetto all’anno precedente di cui si gloria Renzi fa
252.177.
Quindi, secondo lui e i suoi portaborse, queste cifre dicono che le sue “riforme”
funzionano e dovremmo essere tutti contenti. Così, tanto per ricordare e
raffrontare, secondo un titolo del quotidiano La Stampa del 6 giugno scorso, le cifre della disoccupazione pubblicate
dagli stessi istituti parlano di circa 7
milioni!!!
E in più la maggior
parte di queste “nuovi posti di lavoro” non sono affatto nuove ma un licenziamento con riassunzione immediata fatte perché i padroni così
possono beneficiare del bonus di 8.000
euro previsto dal Jobs Act. E tutto questo era già noto. Tra l’altro il
vicepresidente della Federmeccanica, non uno qualunque, aveva già detto ad
aprile in un’intervista al quotidiano La Repubblica: “Non è tanto il Jobs act ma lo sgravio fiscale a spingermi ad assumere”.
Ma nonostante il
polverone imbarazzante di Renzi i padroni di Confindustria sono anche
preoccupati e glielo fanno sapere con un articolo di fondo di oggi sul loro giornale.
Nella sostanza dicono che questo sconto è buono ma solo per un anno non basta,
bisogna che il governo trovi i soldi anche per i prossimi anni e cioè: “…bisogna
trasformare la decontribuzione in una
riduzione strutturale del costo del lavoro prima che finiscano gli effetti
della cura straordinaria”, così parlano gli scribacchini dei padroni. E visto
che questa “decontribuzione” è tanto
apprezzata che sta spazzando via anche le altre agevolazioni egli altri incentivi,
il giornalista ricorda a Renzi anche che “…non venga messo in secondo piano il
valore strategico dell’apprendistato
e dell’alternanza scuola-lavoro”, insomma gli operai purtroppo per i padroni in qualche modo
bisogna pagarli ma se sono gratis è
meglio!
L’ultima presa in giro
per Renzi è nella frase finale: “Quanto all’occupazione
aggiuntiva” e cioè i veri “nuovi
posti di lavoro”, “… arriverà quando gli investimenti
avranno dispiegato i loro effetti”! e ci si riferisce naturalmente agli investimenti
che dovrebbe fare il governo non certo i padroni!
Sono false quindi le affermazioni
di Renzi. E qui ci vorrebbe una rubrica con questo titolo dedicata tutta all’attuale
capo del governo italiano. È falso dire che ci sono stati aumenti di posti di
lavoro, come dire che l’economia riparte e tanto altro ancora. Ma Renzi, il
moderno fascista che avanza, pensa, come i peggiori fascisti, che bisogna dire
falsità su falsità per farsi propaganda ingannando le masse popolari.
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