Condannato il "faraone" delle Cinque Terre
Franco Bonanini, ex presidente nonchè inventore del Parco riconosciuto colpevole dal Tribunale di La Spezia di associazione a delinquere, truffa, corruzione
Seppur in primo grado, la pesantissima condanna inflitta oggi a Spezia dal tribunale a Franco Bonanini (7 anni e 10 mesi) per associazione a delinquere e truffa, abusi, corruzione, concussione, falsi, non chiude solo il sipario sul sistema di potere creato dall'ex presidente del Parco delle Cinque Terre. E' una condanna che dovrebbe spingere molti nello spezzino e non solo a porsi delle domande e trarne le conseguenze. In primis il Pd locale che nonostante i numerosi segnali non ha mai voluto, o potuto, intervenire su un sistema degenerato. E poi anche Legambiente (a livello nazionale soprattutto) dovrebbe finalmente dedicare qualche ora a rivedere gli eroici anni del Bonanini con la doppia divisa, quella di dirigente Legambiente e potente rappresentante del Pd sostenuto in Liguria soprattutto dall'ex presidente della Regione Claudio Burlando. Nessuno, tanto meno il centrodestra che di Bonanini era il miglior alleato (le amicizie con il senatore Luigi Grillo e Renato Brunetta sono lì a testimoniarlo) si accorse di quello che accadeva alla Cinque Terre e le critiche venivano bollate come attacchi personali. Come al solito ci si ès vegliati dal sonno quando sono arrivate le indagini dei pm Lottini e Monteverde, ma ormai era troppo tardi.
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