martedì 30 giugno 2015

pc 30 giugno - Expo: lo sfruttamento selvaggio del modello Jobs Act indiano , trova casa a Milano e in linea col modello Renzi



"A Expo turni di 12 ore e contratti in nero", i lavoratori fantasma del padiglione del riso
La denuncia degli impiegati indiani, minacciati dai proprietari dei ristoranti. Le assunzioni solo per le prime due settimane registrate a Hong Kong
di MATTEO PUCCIARELLI


30 giugno 2015 



Lo spazio Basmati a Expo 
 Lavoratori indiani con contratti capestro registrati a Hong Kong, che coprivano appena due settimane di lavoro, quelle iniziali. Di fatto lavoratori extracomunitari in nero che quindi, adesso, si ritrovano in una terra di mezzo: "Se li fermano per un controllo fuori dall'area espositiva di Expo li mandano subito al centro rifugiati di via Corelli", dice scherzando (ma neanche troppo) un sindacalista. L'ultimo caso del capitolo finora accidentato "lavoro & Expo" coinvolge il padiglione del riso Basmati. Con sette lavoratori sui 14 totali di un ristorante indiano che hanno presentato una denuncia ben dettagliata ai carabinieri. Lamentando turni di dodici ore di lavoro consecutivo, mancanza di sicurezza in cucina e relative scottature, stipendi mai pagati o pagati solo in parte. I rapporti di lavoro sarebbero in carico a una società ancora in fase di iscrizione al registro della Camera di commercio, essendo appunto di Hong Kong. Insomma, un ginepraio.Con aggiunta di particolari che  -  come racconta Antonio Lareno della Camera del lavoro  -  confermano i dubbi: "La settimana scorsa c'è stata una visita ispettiva della struttura antinfortunistica di Expo: alla richiesta di mostrare i singoli pass un addetto è letteralmente scappato". E infatti il sospetto, che è quasi una certezza, è che alcuni di quei lavoratori entrassero dentro i cancelli di Rho-Pero con i pass da visitatore temporaneo. "Il padiglione Basmati  -  c'è scritto nella descrizione della struttura indiana sul sito di Expo Spa  -  presenterà il millennio passato, come un millennio sostenibile, che ha salvaguardato la biodiversità mentre protegge la conoscenza, le tradizioni e la culture. Quindi, "Nutrire il Pianeta" e garantire l'alimentazione sono state senza dubbio azioni necessarie, ma possono anche essere tra le più felici e positive per l'umanità; nutrire il nostro corpo, però, significa anche nutrire la mente con idee, soluzioni proposte e progetti futuri". Molti buoni sentimenti, ma di sfondo c'è uno scontro tra gli ormai ex soci del ristorante che si stanno facendo la guerra a colpi di esposti. Perché il responsabile del trattamento nei confronti dei lavoratori sarebbe uno dei due, che oltretutto  -  dicono sempre in Cgil  -  avrebbe fatto pressioni per far ritirare la denuncia dei propri dipendenti, cosa che effettivamente quattro di loro hanno fatto. "Una volta tornati in India vi rovino la vita", la minaccia che avrebbe fatto breccia. Gli altri tre che hanno confermato tutto, e sono rimasti a spasso, sono stati ospitati in una delle abitazioni dell'altro socio. Adesso la buona notizia è che la trattativa tra le parti è finalmente aperta, con la società Expo Spa che è stata investita del caso. Che però potrebbe non essere isolato.

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