Sabato
6 giugno al Monte di Procida si è disputata la finale di coppa di III°
categoria, che vedeva protagoniste la squadra di calcio popolare Stella
Rossa e il Libertas Cicciano. Per l’occasione i supporters della Stella
Rossa hanno dato vita ad una vera e propria festa popolare sugli spalti
fatta di collette, striscioni, torce, coreografie mettendo insieme
sacrificio e passione, senza che alle spalle ci siano sponsor o grossi
finanziatori.
Arrivati allo stadio,
durante la preparazione della coreografie, mentre venivano sistemati gli
striscioni, per ben due volte i supporter della Stella Rossa sono stati
fatti oggetto di provocazioni da parte dei carabinieri della locale
stazione, prima provando ad identificare alcuni dei tifosi presenti
sugli spalti e successivamente aggredendo verbalmente i presenti
minacciandoli di arresti e Daspo.
La
compattezza della curva e la solidarietà delle persone presenti, ha
permesso che questi squallidi personaggi fossero allontanati senza che
accadesse nulla.
Per tutta la partita
i carabinieri hanno continuato a minacciare i tifosi della Stella Rossa
oltre che a
fotografarli ne riprenderli sino a quando a pochi minuti dal fischio finale un reparto di celere si è presentato nei pressi dello stadio. Uno dei tifosi, Gigino, che forse al momento dell’arrivo della celere si trovava al bar fuori dalla struttura è stato preso con la forza ed arrestato; Diffusasi la notizia tra i tifosi della Stella Rossa è stato organizzato un servizio d’ordine in grado di proteggere l’uscita dei tifosi dallo stadio scortando macchine e motorini al fine di evitare fermi arbitrari.
fotografarli ne riprenderli sino a quando a pochi minuti dal fischio finale un reparto di celere si è presentato nei pressi dello stadio. Uno dei tifosi, Gigino, che forse al momento dell’arrivo della celere si trovava al bar fuori dalla struttura è stato preso con la forza ed arrestato; Diffusasi la notizia tra i tifosi della Stella Rossa è stato organizzato un servizio d’ordine in grado di proteggere l’uscita dei tifosi dallo stadio scortando macchine e motorini al fine di evitare fermi arbitrari.
Successivamente
i tifosi si sono mossi scoprendo che Gigino era stato portato, nel
frattempo presso la caserma dei carabinieri di Monte e da li
direttamente al carcere di Poggio Reale con le accuse di resistenza a
pubblico ufficiale e lesioni.
Lunedì 8 luglio si è svolta l’udienza di convalida che ha rimesso in libertà Gigino.
Dal comunicato della Stella Rossa
Per
dare solidarietà a Gigino e per ribadire che noi non accettiamo più
abusi da chi finge di proteggerci, ma che, invece, tutela gli interessi
di chi da anni si arricchisce e specula sulle nostre passioni.
Oggi,
come ieri, siamo consapevoli della nostra anomalia all’interno di un
calcio sempre più retto da scandali, corruzione e diritti tv che dettano
legge.
Sappiamo bene che i valori
che da anni trasmette la Stella Rossa 2006 sui campi di calcio della
Campania non sono ben visti da molti: l’antirazzismo, l’antifascismo, la
partecipazione diretta e dal basso, l’autofinanziamento e l’azionariato
popolare sono valori e strumenti che si allontanano molto dalle
“porcherie” che leggiamo ogni giorno sui giornali.
Per
questo motivo chiediamo ad attivisti, tifosi e semplici appassionati
del pallone sia appartenenti al fenomeno del calcio popolare e sia no, a
partecipare al presidio in favore di Gigino, per far capire che un
attacco contro uno di noi è un attacco contro tutti noi.
Avanti calcio popolare!!
Sempre forza Stella Rossa!
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