Ancora una volta ci troviamo a
dover raccontare di un’aggressione fascista, la terza nel giro di un
mese. Sembra incredibile, ma nel 2015 c’è ancora qualcuno che si
richiama a Mussolini e sfoga la sua nullità politica e la sua
frustrazione esistenziale aggredendo per strada ragazzi, identificati
come nemici solo perché vestiti in modo diverso.
Questi i fatti. Intorno alle
20:30 di ieri sera uno dei tanti giovani che frequenta l’Ex OPG “Je so’
pazzo” di Materdei sta tornando a casa dopo una giornata passata fra
pulizie e iniziative sociali nel posto recentemente riaperto al
quartiere. All’altezza della sede “ufficiosa” di Casa Pound in
via Foria il ragazzo viene individuato, forse a causa dei capelli
lunghi o dell’abbigliamento “alternativo”, da tre individui con la
testa rasata, e aggredito prima verbalmente, poi inseguito e assalito
alle spalle con cinghiate, calci e pugni. L’aggressione
avviene sotto gli occhi di tutti, si protrae per quasi un minuto, e
termina sia per la resistenza opposta dal ragazzo che per l’accorrere
di alcune persone. I tre fascisti se la danno a gambe, mentre il
ragazzo, che ha una vistosa ferita alla testa e al labbro, viene
soccorso e portato in ambulanza al Loreto Mare, dove riceverà sette
punti di sutura.
Ma l’assurda storia non finisce qui.
Avvisati dal ragazzo, alcuni suoi amici arrivano sul luogo
dell’aggressione. Senza nemmeno potersi accertare delle condizioni del
ragazzo, gli amici vengono bloccati da due volanti della polizia che –
invece di dedicarsi a raccogliere testimonianze o a individuare
aggressori che hanno agito in una strada trafficata – decidono di
identificarli e di trattenerli per circa un’ora e un quarto,
impedendogli di raggiungere l’amico all’ospedale! Un altro amico
dell’aggredito che, avuta la notizia, riesce invece ad arrivare al
Loreto Mare, viene subito fermato dalla DIGOS che lo identifica e lo
interroga. Come se il problema di questa città fossero i ragazzi
impegnati in attività politiche e sociali alla luce del sole, e non
gente che ama la violenza ed esce ogni notte per aggredire e intimidire!
Parliamo degli stessi soggetti arrestati nel 2013 perché progettavano
lo stupro di una ragazza ebrea, l’omicidio di alcuni avversari politici,
rendendosi nel frattempo responsabili di numerosi assalti di tipo
squadristico…
Cacciati via da Materdei nel 2009,
grazie a una grande mobilitazione popolare, cacciati dalle scuole e
dalle università dove nessuno vuole sentire i loro contenuti razzisti,
omofobi e prepotenti, i fascisti napoletani si sfogano
aggredendo chiunque incontrino sulla “loro” strada, soprattutto se
sembra appartenere a quei collettivi, a quelle associazioni, che lottano
ogni giorno per migliorare la nostra città. E si rivelano così essere i
migliori cani da guardia di chi vuole che tutto resti com’è.
Noi però non intendiamo tollerare
queste continue aggressioni. Non ci fermiamo, nulla ci spaventa.
Continueremo tutte le nostre attività, continueremo a camminare dove ci
pare, continueremo a combattere per le nostre idee di giustizia,
uguaglianza e libertà. Quelle idee che proprio il fascismo ha sempre
cercato di negare, e che purtroppo ancora oggi non sono affatto
realizzate.
Antifasciste e antifascisti napoletani
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