di Antonio Mazzeo, 31 Dicembre 2014
Il 27
dicembre quattro caccia multiruolo Eurofighter “Typhoon” dell’Aeronautica
militare italiana sono giunti nella base lituana di Siauliai per partecipare
alla Baltic Air Patrol (BAP), l’operazione Nato di “pattugliamento” e
“vigilanza” dei cieli del Baltico e di “difesa” aerea di Estonia, Lettonia e
Lituania, partner orientali dell’Alleanza atlantica. I caccia, gli equipaggi e
il personale impegnati nella missione che durerà sino all’aprile 2015 provengono
dal 4° Stormo dell’Aeronautica di Grosseto, dal 36° Stormo di Gioia del Colle
(Bari) e dal 37° Stormo di Trapani-Birgi.
L’Italia assumerà il comando della BAP con i “Typhoon” a partire dal 1°
gennaio 2015. Alla missione Nato parteciperanno anche quattro caccia
Mig-29 delle forme armate polacche schierati anch’essi a Siauliai, quattro
“Typhoon” spagnoli di base nell’aeroporto militare di Amari (Estonia),
quattro cacciabombardieri belgi F-16 a Malbork (Polonia) e altri quattro
velivoli d’attacco britannici attesi nel Baltico a gennaio. I caccia
sostituiranno i 16 velivoli che erano stati assegnati sino ad oggi dal Comando
Nato alla Baltic Air Patrol (caccia “Eurofighter” tedeschi, F-18 canadesi, F-16
olandesi e portoghesi).
L’Eurofigter “Typhoon” in
dotazione all’Aeronautica italiana è un caccia di ultima generazione con ruolo
primario di “superiorità aerea” e intercettore. Con una lunghezza di 16 metri e
un’apertura alare di 11, il guerriero europeo può raggiungere la velocità
massima di 2 mach (2.456 Km/h) e un’autonomia di volo di 3.700 km. Il velivolo è
armato di micidiali strumenti bellici: cannoni Mauser da 27 mm; bombe a caduta
libera Paveway e Mk 82, 83 e 84 da 500 a 2.000 libbre e a guida GPS JDAM;
missili aria-aria, aria-superficie e antinave a guida radar e infrarossa. Con
tutta probabilità, il ciclo operativo nei cieli del Baltico consentirà ai caccia
italiani di testare sul campo pure il nuovo missile da crociera MBDA “Storm
Shadow”, con oltre 500 chilometri di raggio d’azione, la cui integrazione come
sistema d’arma del “Typhoon” è stata avviata nei mesi scorsi da Alenia-Aermacchi
(Finmeccanica) nel poligono di Salto di Quirra, in Sardegna. Gli “Storm Shadow”
erano stati impiegati finora solo dai cacciabombardieri “Tornado” nelle
operazioni di guerra in Iraq e in Libia 2011.
La Nato
garantisce le attività di “sicurezza” dei cieli delle Repubbliche baltiche
dall’aprile 2004, sulla base di un accordo collettivo firmato con i governi
di Estonia, Lettonia e Lituania. Nel 2010 Bruxelles ha deciso di prorogare le
missioni di pattugliamento aereo sino alla fine del 2014, ma le
Repubbliche baltiche hanno ottenuto un’ulteriore estensione della BAP sino al
dicembre 2018, con la speranza tuttavia che essa ottenga alla fine lo status di
“missione permanente della Nato”.
Ad oggi, solo 14
paesi dell’Alleanza Atlantica hanno partecipato alla Baltic Air Patrol. Con
l’arrivo dei caccia di Spagna e Italia per il 37° ciclo operativo 2015, il
numero degli alleati Nato raggiunge quota 16, a cui si aggiungerà presto pure
l’Ungheria con i cacciabombardieri Saab “Gripen”. La grave crisi in Ucraina e
l’allarme causato dalla presunta escalation delle attività dei caccia russi sul
Mar Baltico, ha convinto Bruxelles a potenziare progressivamente il numero dei
velivoli coinvolti nel pattugliamento del fronte orientale dell’Alleanza: dal
maggio 2014 i caccia assegnati a BAP sono aumentati da quattro a sedici, mentre
sempre a Siauliai sono stati trasferiti anche sei caccia F-15 ed un aerocisterna
KC-135 dell’US Air Force.
La partecipazione
dell’Aeronautica militare italiana alla Baltic Air Patrol era stata preparata da
una missione ispettiva a Kaunas (Lituania) - luglio 2013 - di una delegazione
guidata dal Capo del 3° Reparto dello Stato maggiore, gen. Gianni Candotti. I
militari italiani si recarono successivamente nelle basi aeree di Siauliai ed
Amari, per concordare con le aeronautiche di Lituania ed Estonia
l’organizzazione nel 2014 di un mini deployment addestrativo con velivoli
Eurofigther “per testare la risposta del sistema d’arma ai climi freddi”. Il
tour italiano nel Baltico servì pure a rafforzare la partnership nel
settore industriale-militare. Alla Lithuanian Air Force, tra il 2006 al 2008,
Alenia Aeronautica (Finmeccanica) aveva consegnato tre velivoli da trasporto
tattico C27J “Spartan”. “Il Comandante dell’Aeronautica lituana, gen. Edvardas
Mazeikis, ha espresso il proprio apprezzamento per le capacità conseguite con
questi velivoli di produzione italiana”, riportò una nota del Ministero della
difesa, a conclusione della missione ispettiva nel Baltico. “Proprio tale
capacità offre un’importante possibilità di concreta cooperazione,
nell’immediato, nel settore dell’addestramento dei piloti lituani presso il
National Training Center di Pisa ed, in prospettiva, per la condivisione di
esperienze operative e manutentive”. Nell’autunno del 2012, un’altra azienda del
gruppo Finmeccanica, Selex Sistemi Integrati, aveva fornito il sistema di
gestione del combattimento (CMS) “Athena” e le centrali di tiro “Medusa” MK4/B
per i nuovi pattugliatori della classe “Flyvefisken” della Marina militare
lituana.
Con la partecipazione alla Baltic Air Patrol, l’Aeronautica
militare vede crescere ulteriormente il proprio ruolo a livello internazionale.
Attualmente i caccia italiani sono impegnati pure nel pattugliamento dei cieli
dell’Islanda (a rotazione con altri partner Nato), della Slovenia e
dell’Albania. Si tratta di un impegno finanziario assai oneroso che nessun
partner europeo della Nato ha finora voluto assumersi. L’Aeronautica è impegnata
pure nelle operazioni di guerra contro l’Isis, grazie a un velivolo per il
rifornimento in volo KC-767, due aerei senza pilota “Predator A” e quattro
cacciabombardieri “Tornado”, schierati in Kuwait e Iraq. Da Gibuti, in Corno
d’Africa, decollano quotidianamente due droni “Predator” del 32° Stormo di
Amendola (Foggia), contribuendo alle operazioni Ue e Nato contro la pirateria e
di quelle delle forze armate somale contro le milizie islamico radicali Al
Shabab.
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