martedì 29 aprile 2014
pc 29 aprile - CI VOGLIONO TOGLIERE ANCHE IL 1° MAGGIO - GIU' LE MANI!
PER TANTE DITTE, AZIENDE COMMERCIALI, NEANCHE IL 1° MAGGIO E' PIU' DEI LAVORATORI!
CON I GOVERNI E I SINDACATI LORO SERVI, I PADRONI SI SENTONO SEMPRE PIU' LEGITTIMATI A DIRE APERTAMENTE CHE GLI OPERAI, LE LAVORATRICI DEVONO ESSERE SOLO AL SERVIZIO DEI LORO INTERESSI, COME SCHIAVI.
CI VOGLIONO STRAPPARE ANCHE LA NOSTRA IDENTITA' DI LAVORATORI.
Vogliono che lavoriamo anche nella nostra giornata/festa, che per il movimento dei lavoratori, da più di cento anni, in tutto il mondo, in tutti i posti di lavoro è sacra!
E' stata conquistata con anni e anni di battaglia, anche di sangue degli operai, perchè non si trattava e non si tratta di una semplice giornata. Il 1° maggio esprime la forte volontà dei lavoratori a non essere schiavi, la loro "promessa" che prima o poi spezzeranno le catene di una vita fatta di sacrifici, di un lavoro, un salario, sempre più precario, per cui sembra che i padroni ti facciano un piacere a darteli quando invece senza il lavoro degli operai non ci sarebbe nessuna ricchezza sociale; il 1°Maggio esprime la sicura speranza dei proletari per una società in cui non vi sarà più un pugno di persone che si arricchisce anche nella crisi col nostro lavoro e milioni di persone che non ce la fanno neanche a campare.
E' questo sentimento, è questa prospettiva che i padroni vogliono cancellare!
Vogliono farci lavorare in questo 1°Maggio, "comprandoci" con un "piatto di lenticchie" di un salario maggiore per questa giornata. Usano, soprattutto verso le lavoratrici, il ricatto della precarietà, da loro voluta, per imporre una vita a testa in giù.
I sindacati confederali che accettano questo, dimostrano ancora una volta come stanno svendendo non solo le condizioni dei lavoratori, i diritti, ma anche l'anima, la carne, l'intelligenza, l'unità dei lavoratori in tutto il mondo!
NON FACCIAMOLI CALPESTARE LA NOSTRA DIGNITA'!
NON PERMETTIAMO CHE CI RIDUCANO A SCHIAVI!
ALZIAMO LE NOSTRE TESTE E I NOSTRI PUGNI!
DICIAMO NO A LAVORARE IL 1° MAGGIO.
IL 1° MAGGIO E' NOSTRO E NON SI TOCCA!
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