mercoledì 15 gennaio 2014
pc 16 gennaio - Cina, 16 operai morti nell'incendio di una fabbrica di scarpe nella città di Wenlig
La sicurezza sta migliorando assicura il governo cinese, la sicurezza sta migliorando assicura in Italia
Cina. 16 operai morti nell'incendio di una fabbrica
• Mercoledì, 15 Gennaio 2014 15:36
• Patrizia Cortellessa
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Un incendio domato solo dopo tre ore da vigili del fuoco e residenti e sulle cui cause, ancora ignote, è stata aperta un inchiesta. Di certo c’è invece il numero delle vittime: intrappolati tra quelle fiamme, sviluppatosi in una fabbrica di scarpe nella città di Wenling, (nella provincia dello Zhejiang), Cina orientale, sono morte almeno 16 persone, tra operai e operaie, mentre 5 sono rimaste ferite. Dieci donne e 6 uomini, riferiscono le autorità cinesi, che nel frattempo hanno arrestato i proprietari della fabbrica.
Non a tutte le vittime è stato ancora data un’identità (si sta cercando di identificarle attraverso il Dna) ma la maggior parte dei nomi in quel macabro elenco apparterrebbero a lavoratori migranti della provincia di Ghuizhou o di Anbhui e Jiangxi, secondo quanto riferisce l’agenzia cinese Xinhua.
Wenling è uno dei maggiori centri di esportazione di scarpe della Cina, con oltre 4.000 calzaturifici. Nel 2012 il valore di esportazione delle scarpe aveva superato 1,5 miliardi di dollari. Lo scorso giugno prima tre esplosioni e poi l’incendio nella Jilin Baoyuanfeng Pollame Plant, un’azienda di allevamento e macellazione di polli nella città di Dehui, nella provincia nord-orientale di Jilin, aveva ucciso 120 persone. Erano stati fatti anche evacuare i residenti nelle vicinanze per paura di ulteriori esplosioni e una cinquantina di persone era stata portata in ospedale soprattutto per difficoltà respiratorie da inalazione di gas tossici, hanno riferito i media locali. Quando sul posto sono arrivati gli investigatori hanno trovato il cancello di ingresso chiuso a chiave.
Lo scorso dicembre, sempre per non dimenticare, un incendio si era sviluppato in un mercato di frutta a Shenzhen, nel sud della Cina. Macabra la coincidenza del numero dei morti: 16, almeno tre i feriti. “La sicurezza sta migliorando”, assicura intanto il governo. Meno male, che noi da basso sempre a pensar male…
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