pc 3 ottobre - il mare di Lampedusa restituisce centinaia di corpi - contro le lacrime di coccodrillo dei governi imperialisti responsabili di queste morti - mobilitazione nazionale di proletari comunisti PCm Italia
(lapresse)Corpi
affiancati sul molo. Avvolti in teli di plastica colorati. Una serie
interminabile, straziante, di vite perdute. L'immagine delle salme dei migranti annegati nelle acque di Lampedusa in fila una accanto all'altra sulla banchina del porto è raccapricciante. E fa il giro dei media di tutto il mondo.
155 i superstiti tratti in salvo. Secondo il loro racconto
sull'imbarcazione c'erano circa 500 persone, tutte provenienti dai
Paesi dell'Africa subsahariana, soprattutto Eritrea e Somalia. Almeno
altri 150 profughi, dunque, mancano all'appello.
Il mare è
pieno di morti" è stato il primo agghiacciante commento del sindaco di
Lampedusa, Giusi Nicolini. "E' un orrore infinito. Ora basta, cosa
dobbiamo ancora aspettare dopo questo?" ha poi aggiunto sconvolta e
in lacrime, mentre sul molo assisteva all'arrivo dei pescherecci dei
soccorritori carichi di cadaveri.
Straziante il racconto di alcuni superstiti: "Siamo
partiti due giorni fa dal porto libico di Misurata - hanno detto - Su
quel barcone non riuscivamo nemmeno a muoverci. Durante la traversata
tre pescherecci ci hanno visto ma non ci hanno soccorso. Quando siamo
arrivati in prossimità dell’isola abbiamo deciso di accendere un fuoco,
incendiando una coperta, per farci notare. Ma il ponte era sporco di
benzina: in pochi attimi il barcone è stato avvolto dalle fiamme; molti
di noi sono si sono lanciati in acqua tra le urla mentre la barca si
capovolgeva".
L'ennesimo naufragio nelle acque siciliane
allunga il lungo elenco di vittime senza nome ingoiate dal Mediterraneo:
migliaia di uomini, donne e bambini morti nella ricerca di un futuro
migliore. Secondo Fortress Europe, dal 1994 nel solo canale di Sicilia
sono morte oltre 6.200 persone, più della metà (4.790) disperse. Il 2011
è stato l'anno peggiore: tra morti e dispersi, sono scomparse almeno
1.800 persone, 150 al mese, 5 al giorno.
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