Il foglio di via dalla città di Piacenza per 3 anni, emesso dal Questore contro il coordinatore nazionale del SI Cobas, Aldo Milani e a due altri compagni per aver partecipato alle lotte prima della TNT e GLS e poi dei lavoratori Ikea, è un gravissimo atto antioperaio. Va respinto con la mobilitazione dei lavoratori e di chi si schiera per la loro libertà di organizzarsi e lottare a difesa delle proprie condizioni!
Un foglio di via sarebbe stato dovuto: ai capi e padroni di quelle imprese e cooperative che sistematicamente violano i contratti di lavoro, le leggi sul lavoro, che sistematicamente evadono contributi e tasse, che sfruttano i lavoratori con il ricatto e che in molti casi, soprattutto della logistica, hanno al loro interno settori importanti dell' economia controllati da mafia, camorra e 'ndrangheta. Niente di tutto questo.
Il foglio di via è stato dato a chi ha aiutato i lavoratori ad organizzarsi per lottare contro lo sfruttamento della forza lavoro e i soprusi , violazioni contrattuali perpretate in questo settore! Questa è la democrazia borghese!
Il governo e i suoi apparati sono allarmati per le lotte in corso nel settore della logistica ad opera di lavoratori (in gran parte immigrati) organizzati nel SI Cobas e ADL Cobas, per il rinnovo in meglio del contratto, contro le pretese padronali che li farebbero tornare indietro di decenni. Il problema non è solo che la conquista di migliori condizioni da parte di questi lavoratori mina i profitti e una competitività basati sui bassi salari e il supersfruttamento.
Vogliono impedire il "contagio" di lotte vincenti verso altri settori, impedire che i lavoratori italiani imparino a lottare per davvero a difesa delle loro condizioni, a rialzare la testa e prendere in mano la propria sorte anziché limitarsi a sperare che l'imbonitore di turno risolva o esorcizzi i loro problemi andando in parlamento.
Vogliono impedire che un numero crescente di giovani, che la crisi esclude in massa da un lavoro, decente o indecente che sia, impari da queste lotte a non subire passivamente la propria sorte, a collegarsi ai lavoratori per una lotta comune.
Sabato 6 aprile, ore 15
MANIFESTIAMO A PIACENZA
concentramento sotto il gazebo dei Giardini Margherita
Network antagonista piacentino |
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