martedì 16 aprile 2013
pc 16 aprile: Sabato 4 maggio 2013: porte aperte al Dal Molin. Andiamoci tutte e tutti!
http://www.nodalmolin.it/
Dopo cinque anni, la nuova base statunitense imposta nell’area Dal Molin, a Vicenza diventa operativa. Se prima ci opponevamo a un cantiere, ora ci opponiamo ad una base di guerra e alle sue conseguenze distruttive, siano esse nel territorio che abitiamo o in luoghi lontani dalle nostre case.
Con un’operazione di propaganda, l’esercito statunitense ha deciso di aprire alla cittadinanza vicentina, il prossimo 4 maggio, le porte della nuova base al Dal Molin. Ci saremo anche noi, donne e uomini che, in questi anni, ci siamo mobilitati contro questa nuova, devastante installazione.
Oggi ne abbiamo le prove: il Centro Idrico di Novoledo ha certificato i primi danni prodotti dall’infrastruttura all’equilibrio idrogeologico dell’area. Ma se un cantiere ha potuto produrre questi danni, cosa farà una struttura militare operativa? Una base – quella realizzata al Dal Molin – di guerra, e pronta a essere in prima linea in tutti gli scenari di conflitto che gli statunitensi decideranno di affrontare provocando morti, lutti, tragedie e distruzioni. Con i soldati pronti a partire verso ogni angolo del mondo per esportare quella strana forma di democrazia che anche nella nostra città, incurante dell’opposizione della comunità locale, è stata imposta col passo di marcia degli scarponi militari e il nuovo comando Africom insediato e pronto a lanciare la caccia alle risorse del continente a sud del Mediterraneo.
L’esercito statunitense dice di esportare democrazia e dichiara di non aver prodotto alcun danno alla falda acquifera vicentina e al suo territorio; dopo la base, pretende d’imporre anche la sua verità, incurante della voglia di giustizia che decine di migliaia di persone hanno espresso in questi anni.
Il 4 maggio 2013 entreremo al Dal Molin. Non per omaggiare truppe e generali, né per essere parte di quella claque ammaestrata fatta di piccoli e grandi politicanti locali pronti ad acconsentire a ogni desiderio statunitense.
Il 4 maggio 2013 entreremo al Dal Molin per far capire all’esercito statunitense e ai governanti italiani che non è possibile zittire una città con la prepotenza racchiusa tra le mura di una base militare.
Per questo, invitiamo tutti coloro che si battono contro la guerra e la militarizzazione dei territori a essere con noi quel sabato, a Vicenza: difendiamo la terra per un futuro senza basi di guerra.
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