giovedì 11 aprile 2013
pc 11 aprile. La repressione non ferma la lotta popolare contro le miniere d'oro in Grecia: distrutto posto di polizia!
Le forze speciali della polizia hanno fatto irruzione, poco dopo le 03:15 del mattino nelle case di due abitanti di Ierissos, accusati dell'attacco incendiario al cantiere della "Hellenic Gold", mentre stavano in casa insieme alle loro famiglie. Come viene descritto "i due cittadini di Ierissòs sono stati arrestati come se si trattasse di mafiosi dalla polizia che ha fatto irruzione, rotto le porte dei loro appartamenti nel pieno buio e li ha portati via di fronte ai loro figli. Secondo i familiari, non hanno nemmeno bussato alla porta, ma le hanno rotte come delinquenti comuni".
La polizia ha rotto le porte facendo leva con delle spranghe di ferro. Come denunciano i cittadini, nel primo caso, gli agenti di polizia hanno cercato di invadere la casa rompendo la porta della casa con una spranga, ma il padrone della casa si è alzato e ha aperto la porta. Così è stato arrestato di fronte alla sua famiglia. Nel secondo caso, secondo quanto riportano i cittadini, hanno rotto la porta con un calcio.
Gli abitanti del paese si sono subito iniziati a organizzare. Le campane delle chiese hanno cominciato a suonare, la gente si è radunata in piazza, dirigendosi verso la caserma di polizia della zona, che probabilmente era stata abbandonata poco prima, provocando dei danni. In questo momento la situazione è molto più calma, mentre i cittadini - anche dai villaggi vicini - continuano a radunarsi per dirigersi verso Polygyros, dove sono stati trasferiti gli arrestati.
In seguito all'arresto di due persone accusate di aver attaccato le postazioni dell'azienda Eldorado Gold, gli abitanti di Ierissos (nord della Grecia, vicino Salonicco) hanno distrutto una stazione di polizia del loro paese. La protesta era indirizzata contro le accuse di tentato omicidio, organizzazione a delinquere ed uso di esplosivi fatte nei confronti di due singole persone tra le centinaia che si oppongono al maxiprogetto dell'azienda canadese.
Il ministero dell'Ordine Pubblico ha affermato che nella notte delle persone hanno fatto irruzione e distrutto il commissariato, bruciando molti documenti e materiali vari in un momento nel quale l'edificio era vuoto. Lo stesso ministero ha risposto che il governo greco ritiene di dover fare fronte a quelle mobilitazioni locali che renderebbero la Grecia piena zeppa di piccoli villaggi gallesi che si fanno giustizia da soli..
Molti abitanti del paese resistono da anni contro il progetto di Eldorado Gold di gestire e sfruttare la miniera d'oro di Skouries, prossima a a Ierissos (vedi video sotto). Gli arresti contro cui si è scatenata l'azione al commissariato derivano proprio da un'indagine relativa al alcune azioni compiute nello scorso febbraio. Arresti compiuti nel cuore della notte per evitare di trovarsi come nel marzo scorso di fronte alla reazione del villaggio al momento dell'attuazione dei procedimenti cautelari.
I movimenti contestano da anni la decisione governativa di consentire lo sfruttamento di Skouries, che secondo loro provocherebbe grossi danni all'ambiente e allo sviluppo della loro zona, già massacrata dall'attività frenetica degli estrattori d'oro stranieri. Ma contestano da anni anche la brutalità poliziesca che contrasta la loro battaglia.
Compiendo cori contro le forze dell'ordine, centinaia di persone si sono poi ammassate di fronte al tribunale di Polygros, dove i due arrestati sarebbero dovuti comparire in giudizio; forzando così i giudici a dover trasferire il processo a Salonicco per ragioni di ordine pubblico.
Nessun commento:
Posta un commento