giovedì 25 aprile 2013
pc 25 Aprile: Domenica Ferrulli accusa i poliziotti: «Mio papà non stava facendo nulla, rideva e scherzava con gli amici e poi è stato massacrato di botte con i manganelli»
Sotto gli occhi dei quattro agenti di polizia accusati di aver ucciso suo padre Michele, Domenica Ferrulli ha deposto ieri davanti al pm milanese Gaetano Ruta.
«Mio papà non stava facendo nulla, rideva e scherzava con gli amici e poi è stato massacrato di botte con i manganelli» ha detto senza riprendere fiato ricordando quanto avvenne quel 30 giugno del 2011. Raccontando, poi, che un testimone dei fatti sarebbe stato «minacciato e spaventato» e che «nei giorni successivi è stato fermato vicino al lavoro da un uomo che l'aveva seguito e che gli ha intimato di aprire la macchina, dicendogli anche che "se non hai precedenti penali, te li creo io"».
CASO FERRULLI: RINVIATIA GIUDIZIO I 4 POLIZIOTTI CON L’ACCUSA DI OMICIDIO PRETERINTENZIONALE
Il gup di Milano Alfonsa Ferraro ha rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio preterintenzionale i 4 poliziotti che hanno percosso “ripetutamente” Michele Ferrulli nel corso di un arresto a Milano il 30 giugno 2011, quando era già immobilizzato a terra. Secondo l’accusa, gli agenti avrebbero “ecceduto i limiti del legittimo intervento”, concorrendo “a determinare il decesso” dell’uomo, morto per arresto cardiaco. Il giudice ha riqualificato quindi l’ipotesi di reato da cooperazione in omicidio colposo ad omicidio preterintenzionale, rinviando direttamente gli agenti davanti alla corte d’assise. Il processo per loro inizierà il prossimo 4 dicembre.
A sostenere legalmente la famiglia Ferrulli c’era l’associazione ‘Federico Aldrovandi’ che esprime grande soddisfazione per il rinvio a giudizio dei responsabili perché è stata accolta la richiesta del nostro avvocato per l’omicidio preterintenzionale”.
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