mercoledì 20 marzo 2013
pc 20 marzo - Via Obama, il "fiero alleato di Israele", dalla Palestina!
Mentre il capo dell'imperialismo USA, Obama, da ieri in Israele, visiterà la batteria antimissile Iron Dome dello stato terrorista israeliano, la stessa che ha seminato morte tra i palestinesi di Gaza nell'agosto 2011 e nel novembre 2012, dice di essere un "fiero alleato di Israele", e che "l'alleanza è per sempre", il popolo palestinese gli sta preparando l'accoglienza manifestando a Ramallah e a Gaza, bruciando il suo ritratto e bandiere USA, scontrandosi con la polizia dell'ANP che ha pure cercato d'impedire di raggiungere i principali uffici del presidente Mahmoud Abbas a Ramallah. Manifestanti a Betlemme hanno guidato l’auto su un manifesto di Obama lunedì, dipingendo una svastica sulla sua fronte.
Il cantante palestinese Alaa Shaham e altri artisti hanno registrato un video-clip satirico in cui viene mostrato un attore che interpreta Obama fermato a un posto di blocco israeliano alla guida una BMW in un campo profughi palestinese affollato.“Obama è in ritardo, povero ragazzo. Deve avere una buona scusa”, canta Shaham.
Nessun negoziato di pace può portare all'autodeterminazione nazionale e sociale del popolo palestinese e la visita in Israele del capo dei criminali imperialisti è l'ennesimo sostegno all'occupazione israeliana della terra dei palestinesi.
Esercito d'occupazione nazisionista, genocidi, espansione continua di colonie, migliaia di palestinesi nelle carceri, negazione al ritorno dei profughi, sono la realtà di quella che imperialisti, sionisti e i loro servi corrotti chiamano "pace".
Solo con l'esplosione di una nuova rivolta il popolo palestinese potrà formare una nuova direzione e con la trasformazione di una nuova Intifada in guerra popolare le masse arabe e palestinesi potranno riprendere il proprio cammino per la propria liberazione.
Con la Palestina nel cuore.
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