sabato 23 febbraio 2013
pc 23 febbraio - Sui grillini in Sicilia abbiamo messo una Crocetta sopra...
Tanti di quelli che si aspettavano il terremoto dopo le elezioni regionali in Sicilia con l'ingresso di 15 deputati (su 90) del partito di Grillo accanto a Crocetta presidente sono rimasti piuttosto delusi, che lo dicano apertamente oppure no.
Il perché è semplice: i grillini si sono comportati esattamente come i vecchi partiti, cominciando subito a contrattare sulle poltrone.
Ma meglio di chiunque altro come sono i grillini lo dice proprio Crocetta. Ricordiamo, come riprende il Venerdì di Repubblica di questa settimana che “... Crocetta, partito con una maggioranza-minoranza (39 consiglieri su 90), ora sta a 46, con tanti transfughi del centrodestra.” Cioè accanto al peggio del vecchiume politico-mafioso allenato al cambiocasacca... Accanto ai quali seggono tranquillamente i grillini. “Non gliel'ho chiesto io” dice Crocetta mentendo.
In una intervista al Fatto Quotidiano dice “Io [i grillini] li ho sempre considerati politici – spiega il governatore – nel mio modo di vedere le cose li considero persino alleati...” e infatti “Durante l’insediamento all’Ars, il Movimento Cinque Stelle è riuscito a conquistare una vicepresidenza del parlamento siciliano e la presidenza della commissione Ambiente, grazie anche ai voti dei deputati vicini a Crocetta.” Un governo, ricordiamolo, sostenuto dal Pd che aveva governato insieme all'indagato per mafia, Lombardo, e dall'Udc di Casini l'ex partito del presidente in galera, per mafia, Cuffaro!
“Anche quelli di Grillo hanno votato alcune cose con me – continua a vantarsi Crocetta- come il bilancio di previsione.(!)” Come si sa il bilancio di previsione è proprio il cuore, il quadro generale entro cui verrà attuata la politica nella Regione.
E Crocetta continua: “Devo lasciare anche questi agli altri?” Vuol dire Crocetta che è in grado di prendere e lasciare (o meglio comprare e vendere?) tutti quelli che vuole?
Ma vediamo com'è questo bilancio. Sentiamo l'economista borghese Carlo Alberto Tregua direttore del Quotidiano di Sicilia che ha letto “il corposo documento di 64 pagine”. Dopo aver osservato “i minori trasferimenti da parte dello Stato per circa 900 milioni” e criticato la “revisione della spesa sanitaria” (da sempre paradiso della spesa clientelare) che non apporta nessuna novità il giornalista dice: “La questione, che rende perplessa la valutazione del Documento, riguarda la base della proiezione e cioè l'anno 2011 anziché l'anno 2012 … Non si è mai visto che un bilancio dell'anno successivo tenga conto dei dati di due anni prima, piuttosto che di quelli dell'anno precedente.”
E ancora: “Il riferimento al Dl 78/2010 [soldi che spettano ai Comuni...] è del tutto superato da ben due leggi non citate nello stesso Dpef.”
E infine: “La questione del debito della Regione, che ammonterebbe a 5,3 miliardi, è lacunosa perché finge di non conoscere l'ammontare complessivo della Sicilia nei confronti di terzi per tante altre voci... vanno aggiunti quelli di Comuni (6,5), Province (1), Iacp, Consorzi Asi, Consorzi bonifica (circa 1 mld) e Asp (2,5) per complessivi 18 miliardi circa:”
E questo è solo un assaggio dei primi mesi! Quanto sono innovativi i grillini!
Nascondendo queste cifre Crocetta e i suoi grillini (i bastoni della sua vecchiaia?) provano a nascondere ai siciliani che per ripagare questi debiti saranno necessari altri tagli e soprattutto altre tasse!
Non a caso il titolo di questo articolo del Fatto è: “Sicilia, Crocetta promuove i ‘grillini’: “Il mio è un governo a sette stelle”!!!
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