martedì 12 febbraio 2013
pc 12 febbraio - si dimette il Papa del 'ritorno dell'infamia originaria' - un commento del movimento femminista proletario rivoluzionario
La notizia delle dimissioni di Ratzinger ha preso il primo posto in tutti i notiziari e ha meritato i commenti di tutti i principali esponenti dei partiti in lizza per le elezioni che, in generale, si strappano le vesti e spendono parole di encomio verso il "gran gesto" di questo papa. Non possiamo, ancora una volta, non rilevare il reale significato ideologico, politico che, dietro alle parole di alta stima verso un papa profondamente contro le donne, si cela.
Non possiamo dimenticare, come donne, il ruolo di questo papa, come scrivevamo nell'opuscolo Ratzinger: il ritorno dell'infamia originaria:"
Leggendo tutto il suo documento (La lettera ai vescovi sulla collaborazione dell'uomo e della donna di Ratzinger) risulta evidente come dietro il paravento di un'analisi critica di tali tendenze e la preoccupazione di dovervi porvi rimedio fatta con un discorso che apparentemente non vuole negare un ruolo complessivo delle donne nella società, ci sia invece la chiara intenzione da parte della Chiesa di un attacco generalizzato, adeguato alla realtà odierna, alle donne, alle loro condizioni di vita, ai loro diritti, al loro difficile cammino di vera emancipazione"..
Non possiamo dimenticare il continuo richiamo alla necessità di un cattolicesimo oltranzista, integralista alla base dell'occidente. Non possiamo dimenticare il leit motiv della 3 giorni di papa Ratzinger in occasione del VII incontro mondiale delle famiglie a Milano: Difendere i valori della vita e della famiglia basata sul matrimonio tra uomo e donna e, naturalmente, dietro all'ergersi a guida etica della società, una guida molto terrena sui temi dell'autodeterminazione delle donne, del loro ruolo in questa società con il loro ruolo centrale nella famiglia, con l'esplicito invito ai rappresentanti politici, in particolare i cattolici "trasversalmente" a rendere operative le indicazioni della Chiesa.
Le dichiarazioni di oggi dei politici, apparentemente riferentesi ad una supposta "neutralità" in virtù del suo ruolo di guida spirituale dei cattolici ci fa ben comprendere come siano profondamente intrisi di quei "valori" che con tanto accanimento Ratzinger ha propagandato. D'altra parte non è che una ulteriore conferma. Abbiamo visto come dal cosidetto centrosinistra al centrodestra per finire con il governo "tecnico" non siano mancati gli atti pratici di adesione a tali valori: dalle politiche familiste ai bonus bebè, sino a inaugurare-governo di centrosinistra- un ministero per la famiglia, contribuendo a riportare indietro, con un ampio contributo politico, ideologico, indietro le concezioni sulle donne in questo paese, ma anche le condizioni di vita materiale, in termini di diritti, lavoro, pensioni.
movimento femminista proletario rivoluzionario - milano
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