Don Marco Gerardo
LE ACCUSE - Il sacerdote è accusato di false dichiarazioni al
pubblico ministero in relazione ad una presunta tangente di 10mila euro
che l'ex responsabile dei rapporti istituzionali dell'Ilva Girolamo
Archinà, arrestato ieri, avrebbe consegnato al consulente del Tribunale
nonché ex preside del Politecnico di Taranto Lorenzo Liberti per
addomesticare una perizia sulle fonti di inquinamento. Archinà aveva
riferito agli inquirenti che quella somma, prelevata da cassa aziendale,
non era destinata a Liberti ma si trattava di una elargizione alla
curia tarantina. Il sindaco di Taranto è indagato per omissioni in atti
d'ufficio in relazione alle prescrizioni a tutela dell'ambiente
cittadino. La sua iscrizione nel registro degli indagati sarebbe un atto
dovuto derivante da una denuncia di un consigliere comunale, Filippo
Condemi.
LE RESPONSABILITA' -
Nell'ordinanza firmata ieri dal gip Patrizia Todisco si fa riferimento a
un centinaio di conversazioni telefoniche tra il poliziotto e l'ex
dirigente dell'Ilva Girolamo Archinà nelle quali quest'ultimo sarebbe
stato informato dall'ispettore di manifestazioni sindacali e di
ambientalisti critiche nei confronti dell'Ilva. In particolare si cita
un episodio del 7 giugno 2010 quando il poliziotto avrebbe riferito ad
Archinà di un incontro che il procuratore di Taranto, Franco Sebastio,
aveva avuto in questura con il direttore dell'Arpa Puglia, Giorgio
Assennato, per chiedergli una relazione sulle emissioni di benzoapirene
da parte dell'Ilva.
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