Perché ci azzardiamo, a Varese, a
voler indire una
MANIFESTAZIONE NAZIONALE per sabato
13 ottobre,
contro tutte le armi ed in
particolare contro la vendita degli aerei AleniaAermacchi M346 ad
Israele?
Perché noi varesini, che il
problema ce lo abbiamo in casa
-buona parte delle produzioni
aeronautiche belliche italiane sono insediate nella nostra provincia-
,
ci sentiamo in dovere di far
emergere e denunciare questa realtà.
Già negli anni scorsi avevamo
denunciato la cronica dipendenza del nostro territorio dalle produzioni belliche
indicendo manifestazioni attorno ad
AgustaWestland (elicotteri) ed AleniaAermacchi (aerei) e,
più recentemente, anche iniziative
e convegni contro l’F35, il nuovo supercacciabombardiere
americano
(prodotto e revisionato a Cameri,
provincia di Novara, Piemonte, ma sempre da Alenia Aermacchi -Finmeccanica-,
che ha sede centrale a Venegono, Varese).
In particolare avevamo già
stigmatizzato nel marzo 2010 la “trovata” del deputato varesino del PD Daniele
Marantelli,
che suggeriva di vendere ad Israele
i velivoli da guerra prodotti dai suoi elettori, e, prima ancora,
le dichiarazioni dell’ex-premier
Berlusconi che si spendeva personalmente per questo “affare”,
proclamandosi “commesso viaggiatore”
per l’ ultimo modello di aereo militare varesino/italiano, l’ M346.
Queste scelte non sono sostenute
esclusivamente delle forze politiche ma anche dai sindacati confederali
metalmeccanici locali.
Ora il tema è diventato caldo grazie
anche alla recentissima visita in Italia del vice-primo ministro israeliano
Avigdor Lieberman,
che ha fatto una tappa del suo
tour semisegreto proprio qui all’ AleniaAermacchi di Venegono
(Varese).
Non possiamo non menzionare poi i
recenti problemi giudiziari di Finmeccanica,
ai vertici della quale siedono
diversi esponenti di spicco della Lega Nord varesina
(Giuseppe Orsi , Presidente e
Amministratore Delegato di Finmeccanica,
e Dario Galli , tra gli undici del
Consiglio di Amministrazione nonchè presidente della Provincia di
Varese).
Dopo averne discusso ampiamente a
livello locale,
abbiamo deciso di indire questa
manifestazione, cui invitiamo tutti coloro che condividono la lotta contro la
produzione e la vendita di armi.
Il testo qui accluso è solo
un nostro documento di invito, corredato da alcune
motivazioni;
siamo coscienti che si poteva fare
di meglio e che esso può apparire “ troppo” o “troppo poco” sviluppato,
per cui vi preghiamo di prenderlo
proprio solo come un invito.
Ora lo mandiamo a tutti, singoli e
gruppi, e ciascuno decida se vorrà aderire e partecipare alla
manifestazione
-che è il vero obiettivo- più che
al documento, che è solo uno strumento
di lavoro.
Se ci sarà un appoggio ampio, avremo
poi un paio di mesi per costruire la manifestazione nei suoi dettagli,
col supporto di molte forze, speriamo.
Nel caso non fosse possibile una
vostra adesione diretta o foste impossibilitati a partecipare alla
manifestazione,
vi preghiamo di aiutarci comunque
diffondendo l’informazione sull’iniziativa ai vostri contatti
ed eventualmente dando vita ad
attività che vadano nella stessa direzione: presidi, banchetti informativi,
assemblee o convegni sul tema.
Vi ringraziamo della pazienza e
della disponibilità.
Il Comitato promotore
varesino
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