lunedì 7 maggio 2012
pc 7 maggio - manifestazione dell'ala maoista rivoluzionaria in Nepal il 1 maggio e stralci di una intervista a uno dei dirigenti di questa ala
Intervista del compagno Basanta ( Basanta è membro dell’Ufficio politico del CC del PCUN(M))
1 – Come è la situazione attuale della lotta de le due linea nel vostro partito? Si è risolta qualcuna delle contraddizioni più importanti? (Puoi qui descrivere l'intera situazione rispetto alle posizioni di ciascuna parte , di cui abbiamo già un’idea generale, ma che anche indicare i punti su cui c’è accordo)
Per un partito comunista, la lotta tra le due linee è la fonte di vita. In quanto oggetto esso non esiste senza contraddizione interne, anche un partito comunista non esiste quando non c’è lotta tra le due linee. Tuttavia, la L2L non ha sempre lo stesso livello ma varia secondo il contenuto delle questioni coinvolte. La L2L nel nostro partito si è acuita principalmente dopo la prima riunione della Costituente, che ha istituito la Repubblica federale democratica del Nepal. La monarchia è stata abolita in Nepal, ma non le relazioni feudale. Il Nepal è ancora un paese semi-feudale e semi-coloniale. L’ingerenza esterna è in aumento. L’essenza della L2Lin corso ha al centro la comprensione di questa realtà e la questione se continuare con lo status quo, cioè di condizione semi-feudale e semi-coloniale abbellita dalla cosmetica della repubblica democratica o continuare la lotta per instaurare al suo posto una Repubblica Popolare Federale.
Pochi mesi prima, in apertura della riunione del CC, il presidente Prachanda diede una lunga intervista in cui emergevano tante cose sulle questioni di linea. In quell’intervista affermo categoricamente non occorre fare ora in Nepal una rivoluzione di nuova democrazia, perché la forbice tra la Rivoluzione di Nuova Democrazia e rivoluzione socialista si è ridotta. La maggior parte di essa è già stata realizzata e il resto sarà realizzato quando la rivoluzione socialista sarà all’ordine del giorno. Aggiunse che il compito principale del Partito era quello di sviluppare le forze produttive per creare un'atmosfera favorevole per i paesi donatori. In questo m odo non si schierava neppure a favore dell'economia nazionale e della borghesia nazionale. Di fatto si integrava nel sistema imperialista. Lo scioglimento del potere popolare, la consegna dell’EPL nelle mani dell’Esercito Nepalese attraverso una specie di colpo di stato il 10 aprile 2012, la restituzione dei terreni ai latifondisti, la firma di trattati anti-nazionali come il BIPPA e gli altri vergognosi trattati con l'India sulle risorse idriche, e così via, hanno infine posto la cricca Prachanda/Battarai al servizio dell’espansionismo indiano, il cane da guardia nelle regione dell'imperialismo USA, e dei loro fantocci in Nepal. Attraverso questo processo questa cricca ha tradito allo stesso la classe e la nazione.
Quando i dirigenti si arrendono apertamente all'imperialismo e ai loro agenti interni, allora la L2L non è più un problema solo del partito. Diventa piuttosto un problema della nazione e di tutto il popolo oppresso. Essa deve essere portata alle masse modo da svelare i loro crimini antipopolari e anti-nazionali. Dunque, la L2L che ora si sta portando alle masse è una campagna ideologica e politica per far schierare tutti gli oppressi, per classe, nazionalità, sesso e regione, al fianco dei rivoluzionari e denunciare i revisionisti di destra che hanno tradito la nazione e il popolo in nome del marxismo.
L'ultima riunione del Comitato Centrale ha adottato un metodo per trattare i problemi organizzativi. In primo luogo, nessun comitato a qualsiasi livello prenderà decisioni prenderà sulla base di maggioranza e minoranza; secondo, se non c'è unanimità, ciascun raggruppamento ideologico avrà il diritto di organizzare riunioni di comitato separate, prendere decisioni e attuarle in proprio. In altre parole, ogni raggruppamento ideologico del nostro partito ideologico è libero di prendere decisioni e metterle in pratica. Centralismo democratico non è più vigente nel nostro partito ora. La L2L del partito è ora portata apertamente alle masse. Pensiamo che la sintesi di tutto questo processo ci equipaggiare ci doterà di una più profonda comprensione ideologica per guidare in avanti la rivoluzione.
2 – Com'è la situazione dell'esercito popolare di liberazione? L'esercito è ora dissolto?
Quando fu annunciata la formazione diell’Esercito Popolare di Liberazione del Nepal, nella sua prima conferenza del 2000, il presidente Prachanda disse che l’EPL sarebbe stata quella forza militante del proletariato mondiale che avrebbe impedito la contro-rivoluzione nel ventunesimo secolo. Sorprendentemente, 12 anni dopo, il 10 aprile 2012, il "comandante supremo" dell’EPL, presidente Prachanda, ha ordinato all'Esercito Nepalese di mettere a segno un colpo di stato contro lo stesso EPL da lui fondato, circondando gli accampamenti e costringendolo a consegnarsi. Ha sostenuto che è stata una decisione coraggiosa presa da parte sua ma in realtà è stata una vile capitolazione di fronte all’imperialismo, all'espansionismo e alle varie forme della reazione.
3 – Qual è il contenuto o il riflesso della lotta tra le due linee riguardo le relazioni internazionali del partito? Cosa pensi delle critiche, ad esempio del Partito Comunista dell'India (Maoista), o delle organizzazioni che hanno posizioni simili?
Già prima che la lotta tra le due linee venisse in superficie il movimento comunista internazionale era critico verso la linea del nostro partito. Alcune partiti criticavano apertamente il nostro partito, ad esempio il Partito Comunista dell'India (Maoista), il Partito Comunista di Iran (marxista-leninista-maoista), Partito Rivoluzionario Comunista degli Stati Uniti, ecc mentre altri ponevano internamente le loro critiche.
Comunque sia, fatta eccezione per pochi partiti revisionisti critici, la maggior parte dei rivoluzionari erano critici verso la linea che avevamo adcottato allora. Ma quando la lotta tra le due linee nel nostro partito è emersa, i rivoluzionari di tutto il mondo hanno espresso sostegno ideologico alla linea rivoluzionaria e alla fazione rivoluzionaria guidata dal compagno Kiran.
Le critiche provenienti da diversi partiti rivoluzionari erano fondamentalmente corrette. E alcune di esse erano basate su una comprensione soggettiva della situazione. Comunque, quelle critiche sono state utili alla nostra lotta contro il revisionismo e alla difesa della rivoluzione e della linea rivoluzionaria.
4 – Come considera l'opposizione il Congresso di Rolpa del 2005? Esso ha avuto un ruolo nella situazione attuale?
Nel 2005 il nostro partito ha tenuto una riunione del Comitato centrale, non il Congresso, a Chunwang, in Rukum, non Rolpa. In quella riunione adottammo una nuova tattica, quella della repubblica democratica. Dicemmo che era un passaggio tattico. È stato sicuramente il punto di svolta dal quale abbiamo intrapreso la via dell’Assemblea Costituente, che e ci ha fatto arrivare a questo punto. Sicuramente la linea di Chunwang ha a che fare con lo sviluppo della situazione attuale. Ma anche Chunwang non è venuta dal nulla. Occorre perciò avere un accurato bilancio del passato, che finora non abbiamo fatto. Per avere un bilancio ricco, penso che dobbiamo concentrarci sulla riunione Chunwang, sulla Seconda Conferenza Nazionale, e anche sul prima. E ci occorre anche un bilancio della nostra posizione su “Lo sviluppo della democrazia del 21° secolo”.
5 - Che cosa pensa l'opposizione di tenere un Congresso del partito? Il fatto di non aver tenuto per molti anni un Congresso è uno dei fattori che hanno favorito la burocratizzazione all’'interno del partito?
Certamente, non aver tenuto un congresso di partito per un periodo piuttosto lungo, 20 anni, è una delle ragioni che favoriscono la burocratizzazione all'interno del partito. Ma questa non è l'unica né la principale. Il motivo principale che sta dietro il verificarsi della situazione attuale è la degenerazione ideologica e politica da parte della direzione principale. Un Congresso di Partito può essere utile per risolvere il problema ed esso dovrebbe essere regolarizzato. Ma un congresso di partito non è possibile allo stato attuale, non perché non vogliamo che tenerlo ma perché manca l’ambiente favorevole necessario per organizzare una discussione approfondita sulle questioni coinvolte nella lotta tra le due linee.
6 - Pensi che il conflitto possa essere risolto senza una qualche scissione del partito? Fino a che punto l'opposizione è disposta a rischiarla?
Sono i rivoluzionari che vogliono un partito forte per fare la rivoluzione. La forza rivoluzionaria si misura principalmente dalla correttezza linea ideologica e politica e, in secondo luogo, dalla dimensione dell’organizzazione e dalla sua forza materiale. Dunque, i rivoluzionari devono spingere principalmente per la costruzione di una linea ideologica e politica corretta e poi una corretta linea organizzativa che contribuisca a unire di più il partito per rafforzare la sua base materiale.
Il presidente Mao ha spiegato molto esplicitamente che è il vero scissionista. Hanno detto che sono scissionisti quelli che deviano dal marxismo. I revisionisti destra deviano dalla visione strategica del socialismo e perciò sono loro la scissione. In questo senso, la cricca Prachanda/Battarai è la scissione. Ora noi stiamo conducendo un’acuta lotta tra le due linee per difendere e sviluppare una linea corretta. Di conseguenza, si sta realizzando una trasformazione dei compagni e rafforzando il polo rivoluzionario. Con lo sviluppo della situazione, i rivoluzionari si riorganizzeranno e consolideranno un centro rivoluzionario per dirigere in avanti la rivoluzione e i revisionisti verranno dietro a loro modo, al servizio dell'imperialismo. Marxismo e revisionismo non possono camminare fianco a fianco per lungo tempo in un partito comunista.....
...8 - Quando il PCN(Maoista) sottoscrisse l’accordo in 12 punti, da allora abbiamo sostenuto quasi tutti i passi del PCN (Maoista), per quanto riguarda all’utilissima manovra delle elezioni e ai punti dell'accordo rispetto a come tenere le armi ecc. Pensavamo che fosse rischioso, ma che borghesia/imperialismo avrebbero sempre presentato occasioni per riprendere le armi, e lo hanno fatto. Molte volte in realtà. Ma il PCN (M) ha insistito nel rispettare gli accordi, che la controparte (la borghesia) aveva già rotto, e che non servivano più alla rivoluzione. Qual è stato il motivo di ciò? Guardandoci indietro a partire da oggi, noi stiamo riconsiderando la nostra posizione su questo. Tu che ne dici?
L’adozione della tattica della repubblica democratica a partire dalla riunione di Chunwang del 2005 e il seguente accordo in 12 punti sottoscritto a Delhi con i partiti parlamentari nepalesi ha svolto un ruolo importante in tutto il processo. Nella riunione c’era accordo unanime sul fatto che questa tattica avrebbe contribuito a creare una solida base di rivoluzionario nelle città, condizione necessaria per l'insurrezione popolare per prendere il potere centrale. Venimmo nelle città per consolidare la nostra forza. Ma, tutto ciò che avevamo conquistato durante i tumultuosi dieci anni di guerra popolare l’abbiamo oggi perso dalle mani.
Recentemente il presidente Prachanda ha rivelato ciò che aveva concordato a Delhi con le classi dominanti espansioniste indiane prima di raggiungere l’accordo in 12 punti. In un'intervista a un giornale indiano, The Hindu, del 16 aprile 2012 dichiara “Il cammino iniziato a Delhi con l'accordo di 12 punti è ormai giunto a conclusione”. Ha reso questa intervista a The Hindu subito dopo aver ordinato all'Esercito Nepalese il golpe contro l’EPL confinato negli acquartieramenti. Esso rivela il fatto che la cricca Prachanda/Battarai si era arresa ai loro padroni espansionisti per ottenere l'accordo in 12 punti firmato con i partiti parlamentari.
La cricca Prachanda/Battarai cricca diceva che era una tattica per fare la rivoluzione. Ma è oggi dimostrato che si trattava di una grande strategia tripartita che le classi dominanti indiane, i partiti parlamentari nepalesi e la Prachanda/Battarai aveva escogitato per mettere fine alla rivoluzione nepalese. Ciò dimostra che Prachanda e Battarai non hanno solo mentito delle masse lavoratrici nepalesi e al proletariato mondo, ma anche cospirato contro di loro.
.....10 - Non credi che l'opposizione ha capito troppo tardi che partito stava scivolando verso la direzione sbagliata?
Non è che non avessimo subodorato qualcosa di sbagliato nella leadership del partito. Ma gli abbiamo creduto più del necessario. È stata la nostra debolezza. Siamo anche in ritardo ma non è troppo tardi. Comunque pensiamo che questo sia un aspetto secondario. L'aspetto principale è che la rivoluzione è stata salvata da un grande rischio di liquidazione a destra. Quando siamo stati certi che la rivoluzione era in pericolo, abbiamo puntato il dito sia contro la linea che contro la leadership. Nel lungo percorso dell’acuta lotta tra le due linee abbiamo formato un gruppo di dirigenti e quadri provati e la nostra linea rivoluzionaria si sta sviluppando. In ultima istanza, il marxismo prevarrà sul revisionismo e in Nepal vincerà la Rivoluzione di Nuova Democrazia.
Basanta, Membro del Politburo del Comitato Centrale del Partito Comunista Unificato del Nepal (maoista).
ntervista resa al MLCP, Turchia
Diffusa da Nickglais, Democracy and Class Struggle
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