sabato 5 maggio 2012
pc 4-5 maggio - ripresa delle lotte operaie dopo il primo maggio - 2 ore di sciopero alla fiat sata
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VENERDI' 4 MAGGIO 2 ORE DI SCIOPERO NELLA SATA E NELL'INDOTTO indetto dalla fiom
CON MANIFESTAZIONE DALLE 12.00 NELL'AREA INDUSTRIALE DI SAN NICOLA DI MELFI
In questi mesi il Governo Monti è impegnato a condurre un attacco alle lavoratrici, ai lavoratori e ai
pensionati che ha pochi precedenti nella storia del nostro paese. Si è iniziato con le PENSIONI
spacciando spudoratamente per riforma dei puri e semplici TAGLI INDISCRIMINATI. Nonostante le
LACRIME DI COCCODRILLO della Ministra Fornero, questi tagli penalizzano tutti: vecchi e giovani. I vecchi perché andranno in pensione ancora più tardi ( oltre i 67 anni ), e i giovani perché, di conseguenza, entreranno più tardi nel mondo del lavoro, mettendo da parte contributi molto bassi che non garantiranno una pensione dignitosa.
Il governo ha detto che voleva estendere gli AMMORTIZZATORI SOCIALI anche a quelle fasce di popolazione che ancora non ne avevano diritto. Era una bugia. La verità è che hanno cercato di cancellare la Cassa Integrazione Straordinaria, e hanno introdotto l' Aspi (Assicurazione Sociale per l'Impiego) che non prevede una reale universalità nel sostegno al reddito e scarica tutti i costi dalla fiscalità generale ai lavoratori stessi, penalizzando ancora di più il Sud e
la Regione Basilicata, riducendole indennità di mobilità, gli ammortizzatori in deroga, lasciando privi di strumenti di integrazione alreddito tutti i lavoratori di imprese sotto i 15 dipendenti Per non parlare delle tante forme di lavoro precario, che ormai rappresentano un vero e proprio dramma per milioni di persone, e che non vengono significativamente
disincentivate.C'è poi la questione dell' ARTICOLO 18. Modificare l'articolo 18 significa semplicemente cancellarlo,
permettendo alle aziende di licenziare su due piedi tutti coloro che non sono graditi: chi soffre dimalattie professionali, gli anziani, chi non tiene più certi ritmi, chi non asseconda sempre i voleri del capo o del padrone di turno, ecc. Parlare di MOTIVI ECONOMICI è una presa in giro,infatti ogni lavoratore per le aziende è di per sé UN COSTO ECONOMICO e
questo basta adammettere il licenziamento in tronco. Inoltre, il disegno di legge svuota di valore l'articolo 18, in
quanto il risarcimento economico diventa la regola di fronte ai licenziamenti senza giustificato
motivo, rendendo il reintegro un miraggio, e non un diritto certo in capo al lavoratore, comeconfermato anche dal premier Monti." per la FIOM l'ARTICOLO 18 non deve essere toccato per nessuna ragione, ma anzi va esteso a tutti, per impedire che OGNI LAVORATORE SARA' PRECARIO A VITA.Inoltre, la nostra lotta ha anche l' obiettivo della riconquista del
Contratto Nazionale; un CCNL che tuteli davvero le Lavoratrici ed i Lavoratori, che tuteli le retribuzioni, che ponga freno alla precarietà,che non sia derogabile e garantisca pari dignità e pari retribuzione a parità di lavoro svolto, impedendo
la concorrenza al ribasso, e che riaffermi la Democrazia all' interno dei luoghi di lavoro attraverso il voto.
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