giovedì 31 maggio 2012
pc 31 maggio - INCONTRO MONDIALE FAMIGLIE - "OCCASIONE IDEOLOGICA DI SESSISMO" SECONDO MFPR (Da Prisma News)
Non leggerete pertanto né di maggiordomi né di denari ma solo di una riflessione inerente “La Famiglia, il lavoro e la festa”, incontro mondiale delle Famiglie in calendario a Milano dal 30 maggio al 1 giugno e che sarà concluso da Papa Benedetto XVI.
Una vetrina dedicata alle buone pratiche, alle idee nuove, al bene in opera a favore delle famiglie, come idea di fondo della Fiera internazionale della Famiglia, manifestazione in programma nella città meneghina dal 29 maggio fino al 2 giugno 2012.
Sull’evento lombardo ha qualcosa da dire il Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario che, da Milano, definisce la manifestazione “Un grande evento che porterà sicuramente qualche introito per i commercianti, ma un grosso esborso di denaro pubblico per sostenere questo incontro (è stato inserito tra i grandi eventi gestiti dalla Protezione Civile e il Comune di Milano ha già deliberato per 3,1 milioni, come anche i Comuni dell'hinterland mobilitati alla "riuscita" dell'evento nonché alla "sponsorizzazione"), e non importa se in un momento così drammatico per donne, giovani, lavoratori, in cui si stenta ad arrivare a fine mese per chi un lavoro ce l'ha e per chi non ce l'ha le prospettive sono nulle”.
Il punto però è un altro: e cioè l’ideologia che - a detta del Movimento - agita occasioni del genere. Per cui, “Non bisogna preoccuparsi perchè incontri come questi preparano la ricetta per la felicità, in cui vengono promossi gli attacchi ideologici e pratici e le concezioni più integraliste per le donne e i giovani”.
”Oltre all'aspetto economico, come donne, come femministe, non possiamo non denunciare il fatto che i patrocini e il sostegno che le Istituzioni a vari livelli offrono a questo evento si traducono, di fatto, in una campagna ideologica in favore della centralità della famiglia e il ruolo in essa delle donne. Non è un caso che proprio in un momento come questo in cui la crisi del sistema capitalistico ne sta evidenziando in maniera chiara le violenze, le brutture, si cerca di spingere verso interessi particolari per meglio asservire; in cui non si vede traccia alcuna di una prospettiva solo lontanamente progressista, moderna, in primis per le donne, con un qualche respiro verso il sociale.
La Chiesa cattolica corre in soccorso al capitale per accompagnare milioni di persone verso un percorso di ‘analisi e di amore’ affinché tutto torni al suo posto, mentre a noi rimane sempre e solo ‘l’amore’”.
Più in generale, ad alimentare la discussione ci ha pensato pochi giorni fa la Cei con il suo documento che fa riferimento ai comportamenti da tenere - da parte dei vescovi - nei casi di abusi sessuali perpetrati da religiosi su minori. Dal documento emerge l’assenza di obbligo di denuncia per i vescovi dei casi di pedofilia per i quali ne siano informati. Testualmente: “Nei casi in cui per gli illeciti siano in atto indagini o sia aperto un procedimento penale… risulterà importante la cooperazione del vescovo con le autorità civili nell’ambito delle rispettive competenze”. Va aggiunto che per il segretario della Cei monsignor Mariano Crociata "I vescovi hanno sviluppato una cooperazione davvero ordinaria con i magistrati italiani”.
Tornando alle militanti dell’Mpfr, insomma, la crisi la si vuole scaricare - in primis - sulle donne ed ecco che alla grande riprende il sostegno all'ideologia familista.
”Infatti, nel mese di gennaio si è tenuto un convegno organizzato dall'AISES alla Camera dei Deputati dal titolo emblematico: ‘Famiglia antidoto della crisi economica’ in cui si è voluto porre l'accento sul tema più dibattuto in questo anno: la famiglia, vista dalle diverse prospettive sociali, politiche e, sopratutto, economiche. Introducendo i lavori, Maurizio Lupi vicepresidente Pdl della Camera, ha definito la famiglia come il "primo ammortizzatore sociale della crisi economica".
E, ancora, "La famiglia deve diventare non un elemento, ma l'elemento dello sviluppo economico e su questo ci siamo trovati d'accordo sia maggioranza che opposizione".
Ricordando, tra l'altro, l'impegno della politica che, con l'approvazione dell'ultima manovra finanziaria, "per la prima volta porta ad aumentare le esenzioni in relazione al nucleo familiare e al numero dei figli". Donne e femministe, esse ne hanno anche per lo IOR: “Non è mancata la denuncia della diminuzione delle nascite che "... riduce i mercati".
La conseguenza logica diventa l'attacco della 194. Inoltre, visto l'aumento degli anziani, "… bisogna che ci sia in famiglia chi se ne occupi". Sempre in nome dell'amore, vero?”.
Inoltre, ciò che per loro va criticato è pure il Santo Padre, "Che da cardinale scrisse la ‘Lettera ai vescovi sulla collaborazione dell'uomo e della donna’, dove si diceva che <... La collaborazione attiva della donna si concretizza nell'unione sponsale, fondamentale dimensione di tale relazione, in cui la donna ha e deve avere un ruolo ben preciso, quello di moglie e di madre...>".
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