lunedì 21 maggio 2012
pc 21 maggio - Palermo, le lavoratrici lo dicono forte e chiaro "SE TOCCANO UNA TOCCANO TUTTE!"
LA REPRESSIONE NON SPEGNE MA ALIMENTA LA NOSTRA DOPPIA RIBELLIONE
l'abbiamo già gridato forte in questi mesi ma continueremo a farlo e a lottare al fianco di Mimma e delle lavoratrici in lotta al
Policlinico di Palermo.Dopo una prima sanzione disciplinare a Mimma, lavoratrice che guida il Cobas, idirigenti del Policlinico hanno emesso a suo danno un'altra grave sanzione di due mesi di sospensione dal lavoro senza stipendio.
Una vera e propria persecuzione repressiva da parte dei dirigenti del Policlinico che, supportati in modo schifoso e servile dai sindacati confederali, non accettano che ci possano essere lavoratrici combattive edeterminate nel portare avanti la lotta contro una condizione lavorativa chepeggiora di giorno in giorno fatta di tagli alle risorse e di conseguenza ai
posti di lavoro, di ritmi lavorativi sempre più pesanti, di strutture sempre più allo sbando dove in alcuni casi si lavora al limite della condizioni di sicurezza e di igiene previste dalla legge (che diventa vera e propria cartastraccia in diversi raparti!), di negazione di compensi che alle lavoratricispettano da anni... a tutto ciò si aggiunge un'odiosa arroganza maschilistadella dirigenza, incarnata soprattutto dal Direttore Generale La Rocca, neltentare di mettere a tacere Mimma, non solo delegata ma anche e soprattutto DONNA! e le altre lavoratrici che lottano insieme a lei.
Siamo di fronte ad un altro chiaro caso di come le donne in questo e per questo sistema devono essere vittime di discriminazione, ingiustizia, doppia oppressione…
NOI NON CI STIAMO!!! La doppia lottadi Mimma e delle lavoratrici del Policlinico è anche la nostra lotta che sta invece dimostrando che ribellarsi è giusto e possibile.
Per questo scenderemo in protesta domani, Lunedì 21 maggio dalle ore 10,00, davanti al direzione del Policlinico per continuare nella denuncia e nella lotta
LAVORATRICI SCUOLA, PRECARIE COOP SOCIALI, DISOCCUPATE SLAI COBAS PER IL Sindacato di .Classe. PALERMO
di seguito il volantino del Cobas Policlinico Palermo
Il direttore generale, con un’ennesima sanzione disciplinare, tentaancora una volta di intimidire la dirigente del COBAS e componente RSU, masenza alcuna speranza, non ha ancora capito che la repressione alimenta la ribellione!
Nonostante la dirigente del Cobas avesse già preso servizio presso l’Ufficio Accettazione, il direttore generale, facendo
riferimento sempre alla disposizione di trasferimento del 21 aprile 2011, le ha irrogato un’altra sanzione disciplinare, che prevede la sospensione dal servizio per ben due mesi (maggio-giugno), senza retribuzione.
Il tutto nella speranza di poter fermare la battaglia che la “RIBELLE” unitamente alle lavoratrici e ai lavoratori dello
SLAI COBAS sta portando avanti da tempo, in difesa dei sacrosanti diritti dei dipendenti.
Ma a questo punto ci sorge un dubbio: il manager ci è o ci fa?
Innanzitutto deve sapere che, per legge, non può essere irrogata due volte una sanzione perla stessa ragione, nell’arco di due anni (si veda anche sentenza di cassazionen. 1062 del 25.01.2012); in secondo luogo, avrebbe dovuto capire che “non c’è trippa per i gatti...”, perché la lotta per i diritti non si può arrestare!
A maggior ragione se è scatenata dalle donne. E non saranno di certo delle sanzioni disciplinari, per quanto pesanti possano essere, che potranno far paura a chi della difesa fino in fondo degli interessie della dignità della classe lavoratrice, ne ha fatto una scelta divita!
Tanto che, mentre l’ing. La Rocca se la rideva…convinto di avere colpito duro, è stato denunciato alla procura (art. 590
codice penale), per mobbing, demansionamento, violazione della legge sullasalute e sicurezza, lesioni della salute, denuncia per la quale vi è in corso un’inchiesta.
Sono stati fatti anche altri esposti da parte dello SLAI COBAS, per il sindacato di classe, tra cui quello contro il mobbing e la devastazione dellasalute di alcune lavoratrici;quello ai NAS per la grave carenzaigienico-sanitaria e assistenziale; quello alla corte dei conti per verificarese tutti gli incarichi esterni, che noi paghiamo, siano legali.
Non sono le lavoratrici e i lavoratori e chi ne tutela davvero, con il cuore, i diritti,che devono temere, bensì i loro aguzzini che,prima o poi, smetterannodi ridere…
La storia insegna che a furia di tirare, la corda prima o poi si spezza… e le lavoratrici e i lavoratori sono davvero stanchi di
vedersi calpestare e derubare costantemente ed impunemente, daimanager/dittatori di turno, ci basta già il governo antipopolare e modernofascista di Monti!!!
Le lavoratrici e i lavoratori dello SLAI Cobasringraziano sentitamente tutti coloro che , in questi giorni,hanno
rinnovato la propria solidarietà alla lavoratrice perseguitata, e comunicano loro che, nei prossimi giorni,ci saranno anche delle iniziative di lotta a sostegno della stessa e contro lo strapotere e l’arroganza dei vertici aziendali.
Lavoratrici/Lavoratori SLAI COBAS per il sindacato di
classe-Policlinico Pa, 18.05.2012
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