mercoledì 16 maggio 2012
pc 16 maggio - NO TAV: Cancellieri: “Tav madre di tutte le preoccupazioni”. Ministro è anche la nostra, ma ORA BASTA!
14 maggio 2012
E’ sempre colpa dei notav! Lo sappiamo da tempo ma man mano che si avvicendano ministri e giornalisti ad indicare il movimento come maggior responsabile di tutto quello che accade in Italia, finirà che qualcuno ci crederà.
Abbiamo sempre fatto ironia sulle varie esternazioni che ci additavano tra i resposanbili di ogni fatto di cronaca, ma ora la misura è veramente colma e in uno stato che promuove i suoi uomini migliori, come quel De Gennaro che della Diaz sa molto di più di quello che dicono i tribunali, due cose in più del solito le diciamo.
Dal giorno dell’agguato al manager dell’ Ansaldo Adinofli, in molti hanno provato a tirarci per i capelli e addirittura Il ministro Cancellieri disse sui notav: “Al momento no, non si riscontrano collegamenti. Certo sono tutti settori sensibili ed essendo sensibili i collegamenti possono esserci o crearsi facilmente. Al momento non abbiamo nessun motivo per ritenere ci siano”.
Oggi ecco la nuova dichiarazione (“Tav madre di tutte le preoccupazioni” ) in un contesto dove il ministro spiega che il governo userà l’esercito per il “rischio terrorismo”, ma in maniera sobria e razionalizzata…
Sono affermazioni gravi che si sommano al lavoro che con metodo il procuratore Caselli porta avanti e che trovano la giusta cassa di risonanza in un’informazione embedded che si permise di pubblicare su un noto quotidiano, a commento della notizia di un altro ferimento, quello del candidato sindaco Musy, una foto di lui contestato con i notav.
Gioco alla criminalizzazione? Diremmo proprio di si, gioco pericoloso visto il paese in cui viviamo, che nei grandi misteri e nei grandi intrallazzi fonda le sue radici.
Ci dispiace però caro ministro Cancellieri, se per lei la “Tav è la madre di tutte le preoccupazioni”, sappia che lo è anche per noi, infatti non passiamo giorno per impedirvi di farla. Ma si metta, lei e i suoi colleghi di ogni sorta, il cuore in pace: questa lotta è una lotta di popolo massificata e radicata e purtroppo per lei/voi, non è possibile ridurla all’iniziativa di qualche esagitato o di qualche gruppuscolo armato.
Poi ministro noi l’esercito è da mesi che lo vediamo e ci sembra che stia li a Chiomonte a difendere i vostri interessi che come per tante altre cose, non sono quelli dei cittadini e delle cittadine di questo Paese. Infine potrebbe dare altre risposte in merito a questa vicenda, un pò più credibili di polizia ed esercito, in fondo sarebbe il compito di un governo, anche tecnico.
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