sabato 7 aprile 2012
pc 7 aprile - legaNord e No Tav
Lega Nord: Predoni a casa vostra!
Ora è tutto più chiaro, più preciso per lo meno. Ci eravamo abituati a leggere e sentire slogan roboanti sui “popoli del nord”, sui “padroni a casa nostra”, sull’autodeterminazione dei popoli e finalmente possiamo finire questa farsa durata da troppo tempo.
L’ultimo partito, nel senso vero del termine, cioè una struttura con l’articolazione sul territorio, le sedi, i volantini e tutto il resto ha dimostrato quello che è. Certo lo avevamo capito quando dalla secessione si è passati al federalismo mai visto neanche con il binocolo nonostante ministri e ministeri; o quando da Roma Ladrona si è passati al trasferimento in massa a Roma; o quando a suon di promesse e euro il senatur ha sempre “retto il moccolo” al cavaliere anche quando era indifendibile; oppure quando abbiamo visto le truppe di Maroni scagliarsi contro i famosi popoli delle Alpi, come quello valsusino, per l’interesse di lobby e cricche di cui i padani fanno parte a pieno titolo; ci è sempre più chiaro di cosa parliamo vedendo Cota a capo della Regione Piemonte farsi tifoso del Tav (con quello che ormai oggi comporta) e tagliare ospedali e servizi sociali nel nome di una mai meglio dimostrata efficienza.
Ah ci ricordiamo il carroccio anche in quel momento, due mesi dopo l’elezioni, che al governo in Regione aveva già avuto due arresti tra assessori e sottosegretari (pdl) per corruzione nell’ambito della sanità pubblica.
Insomma, il partito del nord ha finito di presentarsi come soluzione al problema e svelarsi per quello che è: cioè causa del problema del nord, del sud e del centro.
Non c’interessa il folclore che c’è intorno alla Lega, e nemmeno il razzismo becero che l’ha sempre circondata (che abbiamo sempre avversato) perché abbiamo capito che era tutto polverone per coprire gli affari dei verde vestiti.
Nonostante, secondo la logica leghista, siamo residenti in Padania, in Val di Susa la Lega non ha da anni più potuto venire a fare propaganda perché qui, il territorio decide sul serio e il popolo ha gli anticorpi per non cascare nei traboccati degli slogan leghisti. La Lega, lo abbiamo dimostrato sulla vicenda del Tav, è parte della rete clientelare che si vorrebbe arricchire con la Torino Lione, essere padani qui significa usare il territorio per fare affari e quattrini, magari poi da investire in Tanzania…
Il senatur, l’uomo solo al comando, venerato da tutti, cade come tutti i suoi colleghi, immischiato nella gestione dei partiti e nell’accumulo di capitali che questi signori fanno con metodo, con la legge o al di fuori della legge, è sempre bene dirlo.
Anche senza la magistratura per noi era tutto chiaro, stiamo vedendo all’opera Cota, e ci ricordiamo del buon Maroni a capo delle “truppe romane” per distruggere quel famoso territorio che i padani hanno tanto a cuore.
Non ci mancherà e ne faremo a meno come abbiamo sempre fatto, la Val Susa si è sempre rappresentata nella lotta e specchiata nella sua dignità, difendendo territorio e popolo senza soddisfare le voglie personali di nessuno, nemmeno di una “trota”, ma sempre e solo il futuro di tutto… e tutti.
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