giovedì 12 aprile 2012
pc 12 aprile - CORTEO NO TAV A PALERMO, SCONTRI CON POLIZIA E CARABINIERI ALLA STAZIONE CENTRALE
Ieri, mercoledì 11 Aprile, anche a Palermo il movimento No Tav ha organizzato un'iniziativa gemellata con la mobilitazione che fin dalla mattina ha avuto luogo in Val di Susa per opporsi agli espropri dei terreni dove dovrebbero iniziare i lavori nell'attuale "non-cantiere" e fortino militare.
Diverse centinaia di persone sono partite alle 17 da Pza Massimo attraversando il centro città verso la stazione centrale, scandendo slogan per tutto il percorso quali "la Val Di Susa non si tocca, la difenderemo con la lotta", "Contro la Tav che bisogna fare? Sabotare!", "l'alta velocità la può fermare solo e soltanto la lotta popolare" e "ma quale centro-destra, ma che centro-sinistra, chi vuole la tav è sempre un fascista".
In particolare quest'ultimo slogan racchiudeva il significato particolare dell'iniziativa palermitana dove in piena campagna elettorale, in una città in cui la disoccupazione è alle stelle, migliaia di dipendenti di municipalizzate quali Amat e Amia, dipendenti Gesip e operai della Fincantieri sono in cassa integrazione e rischiano di perdere il lavoro, gli stessi partiti che a livello nazionale appoggiano il governo Monti e sono favorevoli alla Tav chiedono il voto ai cittadini nonostante abbiano dimostrato di non saper e/o voler risolvere questi e altri problemi del popolo a partire dallo smaltimento dei rifiuti.
In generale tutti i partiti di questa tornata elettorale sono legati a doppio filo a coalizioni "impresentabili".
Per questo motivo il corteo giunto davanti il palazzo comunale e poco più avanti al palazzo della provincia ha duramente contestato entrambe le istituzioni fonte solo di sprechi e malaffare.
Inoltre nello spezzone del Circolo di proletari comunisti erano presenti anche diversi lavoratori aderenti allo Slai Cobas per il Sindacato di Classe che hanno denunciato il fatto che a fronte di condizioni precarie di lavoro subite da milioni di lavoratori, vengano sperperate cifre stratosferiche di denaro pubblico per opere inutili e dannose come la Tav.
Arrivati davanti la stazione centrale il corteo ha provato ad entrarvi ma le forze dell'ordine hanno caricato a freddo i manifestanti che, dopo essere stati momentaneamente respinti, hanno colto di sorpresa i servi in divisa riuscendo quasi ad entrare da un'ingresso secondario ma venendo respinti nuovamente in extremis da una carica ancora più violenta che comunque non ha impedito ai manifestanti di ricompattarsi e dirigersi verso la stazione dei pullman bloccandone l'ingresso (coincidente con un ulteriore ingresso della stazione) e provocando la chiusura di tutti gli ingressi della stazione per paura di ulteriori incursioni.
Un corteo combattivo che è riuscito nell'intento di bloccare la stazione centrale per decine di minuti raccogliendo la solidarietà di giovani proletari del quartiere.
Questo è il movimento NoTav da nord a sud, espressione delle rivendicazioni popolari per mezzo di forme di lotta radicali e originali allo stesso tempo che nulla hanno a che fare con i politicanti istituzionali compresi quelli travestiti da comunisti o da "sinistra" che, dopo la latitanza dalle piazze causa impegno nella campagna elettorale, oggi si sono presentati salvo poi sparire magicamente, insieme ad altre realtà "folkloristiche", a parole "ultrarivoluzionari" e nella pratica pacifisti e fifoni, al primo accenno di provocazione poliziesca.
Ma d'altronde il movimento NoTav ce lo ha insegnato: si parte e si torna insieme!
Tutto il resto non ha nulla a che spartire con la lotta seria e coerente contro il governo Monti e questo sistema che va combattuto e rovesciato.
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