sabato 10 dicembre 2011
pc 10 dicembre - Palermo .. chiediamo lavoro ci danno polizia
Martedì 6 dicembre le precarie e i precari Coop Sociali, assistenti ai disabili nelle scuole, hanno presidiato il palazzo della provincia di via Roma dove, dopo il pomeriggio di fuoco del 24 novembre con occupazione di Palazzo Comitini e blocco di Via Maqueda, era stato programmato l'incontro con la nostra O.S. e il Presidente della Provincia in merito agli sviluppi della vertenza: rinnovo del contratto da gennaio o nuovi tagli e riduzioni?
Al loro arrivo i precari hanno trovato il palazzo "ben difeso" da agenti della polizia in antisommossa e da un blindato "per questioni di ordine pubblico" come ha tenuto a precisare il dirigente della Digos, sono scattate subito le proteste delle precarie e precari " questo è uno Stato di polizia", "per un semplice incontro sembra di essere in guerra", "chiediamo lavoro, ci danno polizia è questa la loro democrazia!", " difendono i palazzi del loro potere, difendono il governo della "nuova" manovra lacrime e sangue, prima o poi governo Monti con noi farai i conti!".
E' seguita quindi tra gli animi alquanto agitati una rapida assemblea che è partita dalla manifestazione fatta contro il governo Monti il 2 dicembre affermando l'urgente necessità di lottare a tutto campo e di portare anche nelle lotte specifiche forti contenuti e pratiche contro l'azione scellerata del governo al servizio di padroni e banchieri.
Quando la Digos invita i precari a preparare la delegazione per l'incontro ci accorgiamo che sono presenti anche altre sigle sindacali, Cgil, Cisl, Cisal che erano state invitate a nostra insaputa.
Le delegazioni, dicono i poliziotti, devono essere di tre membri ciascuna, noi diciamo innanzi tutto che quei sindacalisti non hanno nessun diritto ad essere
presenti, né hanno diritto di parola perché rappresentano un danno per i lavoratori, non hanno alzato un dito fino ad ora e l'unica cosa che sanno fare
è approfittare dei varchi aperti con la lotta dai precari Slai per poi presentarsi come dei veri e propri parassiti… dove erano quando a settembre si prospettava il rischio dei licenziamenti e i lavoratori loro "assistiti" li cercavano smarriti??? dove erano in tutte quei momenti di lotta seria che ha portato a difendere il posto di lavoro???
Inizia una discussione animata con i poliziotti anche perché la nostra delegazione era di quattro e o saliva così o sarebbe successo un casino. I precari e le precarie senza esitazione hanno iniziato a spingere contro i poliziotti a difesa dell'ingresso del palazzo, lanciando una serie di invettive contro i sindacalisti Cgil e Cisl, una vera e propria bolgia di insulti, spintoni "Venduti! Parassiti! Servi dei padroni!", la tensione sale di molto quando questi delegati cominciano ad entrare nel portone e la polizia fa cordone per proteggerli… un precario Slai si scaglia contro il cordone e colpisce involontariamente un poliziotto; a questo punto il dirigente "della piazza" minaccia di arrestarlo; tutte le precarie e i precari fanno scudo gridando che è meglio che stiano al loro posto, in particolare quando una precaria delegata inveisce contro il dirigente della polizia che le aveva messo
le mani addosso, la rabbia generale aumenta contro gli agenti che cercano invano di riportare alla calma.
Giunge nel frattempo un altro funzionario della Digos che sceso dal palazzo dice che solo per lo Slai Cobas, a differenza degli altri sindacati, va bene che la delegazione sia composta da 4 e non da 3.
All'interno dell'atrio, mentre i precari rimasti fuori a pressare contro la polizia continuano a lanciare slogan contro i sindacalisti confederali, un sindacalista della Cisl, sentendosi "in salvo" mentre saliva le scale, risponde in malo modo alle invettive dei precari , scoppia un parapiglia con i dirigenti dello Slai con parole forti e "pressioni fisiche" che dura per tutto il tempo della salita delle scale con i sindacalisti sempre protetti vergognosamente dalla Digos.
Una volta nella sala delle riunioni invitiamo subito la dirigente della Provincia presente ad organizzare un incontro separato dalle altre O.S. altrimenti salta tutto, comincia allora un nuovo battibecco a distanza ravvicinata con il
rappresentante della Cgil che con fare moscio diceva che ci stavamo sbagliando sul loro conto, che in fondo abbiamo gli stessi interessi, ribadiamo con veemenza che gli interessi che loro fanno per i lavoratori sono forse quelli come l'accordo del 28Giugno, anticamera dei licenziamenti più facili??? il sindacalista non regge più di tanto ed esce dalla stanza.
All'arrivo dell'Assessore alle politiche sociali, delegato dal Presidente della Provincia, "fuggito" a Roma per la questione taglio delle province annunciato dal governo Monti, spieghiamo con forza e determinazione la necessità dei tavoli separati, l'assessore in primo momento prova ad arrabbiarsi perché non può perdere tempo, poi capisce l'antifona, esce dalla sala parla con i sindacalisti e rientra dicendo che va bene "facciamolo separato!", sedendosi al tavolo con lo Slai Cobas per il s.c. e alcuni lavoratori Cisal con il loro rappresentante che decidiamo di far rimanere visto che questi lavoratori sono stati in diverse occasioni accanto ai lavoratori dello Slai Cobas nei momenti di lotta condividendone appieno la linea.
Il servizio dovrebbe riprendere da gennaio per 6 mesi, ci informa l'Assessore Rizzuto, con una gara di appalto "interna", visti i tempi molto brevi, e si dovrebbero mantenere tutti i 177 operatori a 27 ore, il monte ore ottenuto con la lotta a settembre.
Ribadiamo che seguiremo passo passo tutti ì passaggi, chiediamo un altro incontro a breve per entrare nel merito del capitolato di appalto, sul quale vogliamo essere messi a conoscenza e sul quale scriveremo un documento con proposte migliorative, pressiamo l'Assessore perché i pagamenti dell'Ente siano puntuali alle Coop, i precari sono alquanto arrabbiati e pronti a lottare fino in fondo come stanno dimostrando ogni giorno, la Cisal appoggia tutto ciò che diciamo.
Usciamo quindi dalla sala, mentre gli altri sindacalisti si tengono alla larga, scendiamo giù nell'atrio e scoppia un applauso da parte di tutti i precari e le precarie " siamo uniti e compatti, è questa la nostra forza, stiamo con piedi per terra sempre ma la lotta è l'unica via, contro istituzioni, padroncini e sindacalisti venduti la nostra lotta continua… "
Precarie e Precari Coop Sociali
organizzati nello Slai Cobas per il sindacato di classe - Palermo
cobas_slai_palermo@libero.it 340/8429376
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