domenica 6 novembre 2011
pc 6 novembre - Napoli ...De Magistris e lotta dei disoccupati organizzati bros -solidarietà da taranto
per capire la forte e giusta contestazione dei disoccupati organizzati Bros nei confronti del sindaco con assedio alla macchina
De magistris aveva detto
di Re. Po. da il Corriere del Mezzogiorno) Lo ha ripetuto spesso in campagna elettorale e poi nei primi giorni da sindaco: «Se ci sarà bisogno per la raccolta differenziata porta a porta, impiegheremo anche tutte quelle persone che hanno fatto corsi di formazione in materia ambientale, compresi i Bros. Vedremo poi quanti saranno, ora come faccio a dirlo». Era il 4 giugno scorso quando il sindaco Luigi de Magistris ripeté una promessa già lanciata durante la campagna elettorale: non escludere nessuno dal ciclo della raccolta differenziata e proporre un’occasione di lavoro regolare e di riscatto sociale per gli appartenenti alle fasce sociali più deboli ma anche più turbolente. E anche di fronte alla precisazione del consigliere comunale di «Napoli e tua» Vittorio Vasquez, che aveva parlato di personale sufficiente per il porta a porta, il sindaco aveva insistito: «Il sindaco sono io, chi deciderà sarò io insieme con l’assessore all’ambiente». Era l’estate calda
i fatti
Era de Magistris niente di nuovo sotto il sole: sbatti i mostri in prima pagina
Un gruppo di disoccupati organizzati Bros Banchi Nuovi, Zona Orientale, Autonimia x il lavoro, e di Acerra provano ad avvicinare il sindaco di Napoli, ne contestano l’assoluta ed evidente indisponibilità ed … apriti cielo: la contestazione diventa aggressione violenta, intimidazione, i giornali e persino il TG3 fanno i soliti titoloni, si sprecano le dichiarazioni di solidarietà da Caldoro a Mastella fino a Vendola.
Peccato che a smentire questa versione e le accuse rivolte ai disoccupati ci sia proprio il video pubblicato da tutti i giornali, da cui è evidente, anche per quelli nella peggiore mala fede, che non c’è stata alcuna aggressione. Quello che è successo è che un gruppo di disoccupati ha approfittato di una manifestazione dell’Asia, tenutasi in viale dei Pini ai Colli Aminei, con la presentazione del primo compost verde realizzato in città (dove visto che non ci sono ancora siti di compostaggio?), per poter incontrare il Sindaco de Magistris. L’obiettivo era quello di ottenere la conferma di una avvenuta convocazione per il 10 novembre del tavolo interistituzionale, chiesto da mesi e mesi da tutti i precari Bros. Una conferma quanto mai necessaria alla luce di voci provenienti da ambiti politici e portate irresponsabilmente, senza alcuna verifica e conferma ufficiale, all’interno del movimento dei precari Bros. La richiesta di colloquio è stata formulata con tale serenità che, come si evince dallo scambio di battute tra una disoccupata anziana (sì, ci hanno fatto diventare anziani) ed il sindaco, all’inizio del filmato, gli stessi disoccupati, visto il coinvolgimento di bambini nell’evento, hanno atteso la conclusione della presentazione di ASIA per poter parlare con il sindaco.
Chi, a questo punto, si è sottratto ad una semplice chiacchierata di due minuti (come ripetutamente si sente chiedere nel video) è stato ancora una volta de Magistris, accampando appuntamenti improrogabili. Di quale violenza parliamo, allora? Chi la fa la violenza? Di fronte all’atteggiamento sprezzante e disinteressato del “sindaco della democrazia partecipata” si sono levate solo urla di quella disperazione, evidentemente ignota al primo cittadino, di chi non ha di come campare e rivendica di andare a lavorare. Dove sta l’intimidazione di cui scrive de Magistris sul suo blog (possibile che abbia tutto sto tempo di scrivere sul blog e nemmeno due minuti per rispondere alle nostre domande)? Sarebbe qualche colpo sui vetri o sul cofano della macchina che l’autista, invitato dallo stesso sindaco, spingeva contro i disoccupati che erano davanti?
E’ chiaro che per il sindaco de Magistris cambiamento e “rivoluzione” cominciano e finiscono con i talk show televisivi. E la realtà è che, come qualche disoccupato gli ha gridato, lui è esattamente come gli altri; come quelli cioè che in questi anni hanno seminato illusione tra i disoccupati, facendo le loro fortune elettorali, per poi chiudere le porte ad ogni possibile soluzione alla decennale vertenza dei Bros.
De Magistris non solo non ha mantenuto l’impegno preso in campagna elettorale di dare avvio alla raccolta differenziata porta a porta in cui inserire anche i precari Bros, ma alle innumerevoli richieste da parte del nostro movimento di farsi promotore, presso le altre istituzioni campane e nazionali, della convocazione del tavolo interistituzionale con cui riaprire la discussione sulla soluzione della loro vertenza, continua a menare il can per l’aia attribuendo le responsabilità alle altre istituzioni. Un comportamento niente affatto diverso da quello tenuto dalla Regione che attribuisce proprio al Comune la mancanza di volontà a trovare uno sbocco per i Bros.
Siamo stanchi di questo scaricabarile. Dopo anni di formazione e di promesse vogliamo andare a lavorare. Non sappiamo che farcene, caro Sindaco, del suo “rispetto del malessere”; vogliamo soluzioni e le vogliamo non solo per noi ma per tutti i senza lavoro. Questo continuo riferirsi alla legalità ed al rifiuto di corsie privilegiate per qualcuno, una cantilena che abbiamo sentito fino alla nausea anche dall’Assessore Nappi, è un arma per contrapporci ad altri disoccupati e per criminalizzarci. Ma è un’arma spuntata che serve solo a coprire le responsabilità delle vostre amministrazioni. La nostra lotta per l’occupazione ci vede uniti nelle mobilitazioni e solidali con i tanti operai e precari delle aziende in crisi della Campania e forse è proprio questo che vi preoccupa. Il nostro movimento, a differenza di altri pezzi dei senza lavoro, guarda alle istituzioni come controparti e, invece di elemosinare o alimentare tra i disoccupati le false illusioni di un nuovo Corrado Gabriele, continua a scegliere la lotta senza compromessi e l’unità con altri settori per raggiungere l’obiettivo del lavoro.
Come Bros siamo stati riconosciuti, nelle intese e nei protocolli ai tavoli con il governo (li ha letti il Sindaco?), per il nostro percorso formativo sono stati spesi milioni, e a quegli stessi tavoli sono stati presi impegni precisi per la stabilizzazione di questa platea. Alla luce del fallimento del Piano per il Lavoro dell’Ass. Nappi spacciato come la soluzione ai problemi occupazionali della Campania, noi pretendiamo che si dia corso a quegli impegni rivendicando che si tratti la nostra vertenza come un’emergenza occupazionale al pari delle altre. Lo sappia Caldoro, visto che si appresta a chiedere fondi per l’occupazione e lo sviluppo in Campania, e lo rammenti de Magistris ed il “compagno” Sodano che a chiacchiere fanno i paladini del cambiamento, e si ergono a promotori di mobilitazioni per il lavoro, ma nei fatti gridano alla violenza e chiamano le forze dell’ordine per lo sgombero delle sale comunali quando chi è senza lavoro pretende di essere ascoltato.
A tutti questi signori piacciono solo le chiacchiere (che tali rimangono) delle sedute partecipate con gli educati cittadini, e molto meno le facce dei disperati di questa regione: gli ambulanti, gli immigrati, i disoccupati, i parcheggiatori abusivi, contro cui, mai come prima, si è scatenata la violenza brutale di questa amministrazione.
Evidentemente, quando in campagna elettorale si prometteva l’aria pulita nei palazzi, si intendeva fare piazza pulita dei disperati e non di chi è responsabile di questa situazione e che da quelle poltrone ha continuato a tutelare i propri interessi e quelli dei propri amici.
Ebbene, siamo noi a non farci intimidire. Dall’episodio di ieri una cosa ci è stata chiara: nessun tavolo è previsto né il 10 né, al momento, in altra data. Facciamo, quindi, appello a tutti i precari Bros a non dare credito a false notizie il cui scopo è, come nel recente passato, la smobilitazione e la divisione del nostro movimento. Mai come adesso abbiamo bisogno di tornare in piazza compatti. I nostri alleati non stanno nelle istituzioni ma in quanti, come noi, stanno lottando per difendere il loro posto di lavoro e il diritto a campare.
MOVIMENTO PRECARI BROS X IL LAVORO STABILE ED IL SALARIO
Napoli, 05.11.11
CON I PRECARI BROS E CON TUTTI QUELLI CHE LOTTANO!
Il sindaco di Napoli riceve la solidarietà dalle istituzioni e da parte di tutti i partiti borghesi a cominciare dal governatore della Regione Campania Caldoro, il governatore che sta massacrando lavoratori, precari e disoccupati, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, contestato ieri da parte di un gruppo di precari Bros a seguito del rifiuto di interloquire come dimostrano le immagini non c’è stata alcuna violenza da parte dei precari, erano la maggioranza donne e per lo più alcune anziane. La contestazione legittima al sindaco ha scaturito al momento 10 BROS denunciati “una azione squadrista e fascista” afferma il primo cittadino.
La legalità che afferma il sindaco è quella dei Sementa che picchia con manganelli gli immigrati, i disoccupati e gli ambulanti? Noi affermiamo che senza lavoro e diritti non ci può essere nessuna legalità
Invece di scuotere lo stendardo del legalitarismo da sindaco sceriffo contro chi lotta per una vita dignitosa, che De Magistris inizi ad intervenire realmente sugli effetti della crisi sociale che esiste e si aggrava, per i lavoratori precari, disoccupati e immigrati. Compito di un sindaco che mira realmente alla rinascita della città è quello di occuparsi delle resistenze scoperte delle emergenze sociali che continuano ad abbassare le condizioni di vita della masse popolari e dei lavoratori. Invece di denunciare chi lotta, dunque, il sindaco deve utilizzare tutti gli strumenti necessari, la sua autorevolezza istituzionale, i mezzi propri all’amministrazione che dirige per sostenere le mobilitazioni contro la crisi e adottare tutte le misure necessarie per porre argine ai problemi irrisolti, schivati o in affrontati della città, a partire dal lavoro.
Si impone al primo posto dell’agenda politica dell’Amministrazione la costituzione di un tavolo permanente, di una task force che comprenda sindacati, movimenti di disoccupati e di precari, collettivi di immigrati, ma anche associazioni di commercianti, industriali, la Chiesa che si occupi di elaborare progetti per la creazione di posti di lavoro utili e dignitosi, per dare respiro veramente nuovo ad una città ferita della criminalità organizzata, dalla speculazione selvaggia, dall’abbrutimento sociale. La nostra città ha bisogno di lavoro e servizi sociali le organizzazione operaie e le organizzazioni popolari devono spingere De Magistris in questa direzione. Se De Magistris non si deciderà a rompere con i poteri forti le organizzazioni operaie e popolari renderanno ingovernabile la città e la riscossa popolare che De Magistris ha alimentato gli si rivolterà contro, travolgendolo.
Solidarietà ai precari Bros denunciati!
Ogni legge che non fa gli interessi delle masse popolari va rovesciata!
Lavoro utile e dignitoso per tutti!
Avanti per il governo di emergenza popolare!
Sindacato lavoratori in lotta – per il sindacato di classe
disoccupati denunciati
LE INDAGINI-LAMPO: 10 DENUNCE - Dieci persone sono state denunciate dalla polizia a seguito dell'assalto all'auto all'interno della quale si trovava il sindaco Luigi de Magistris. La polizia a tempo di record ha identificato i disoccupati organizzati aderenti all'ex progetto Bross e ai 'Banchi nuovi' e ai disoccupati di Acerra che hanno colpito con calci e pugni l'auto del sindaco. I dieci sono stati denunciati in stato di libertà per manifestazione non autorizzata, violenza privata aggravata, danneggiamento aggravato e oltraggio a pubblico ufficiale. Le indagini della polizia proseguono per cercare di identificare altri partecipanti alla protesta.
De Magistris oggi
dopo l’aggressione
“Squadristi, non mi fermeranno”
“Quella di ieri è stata un’operazione squadrista e fascista che ha cercato di impedire una bella giornata, ma non mi ha fatto cedere di un millimetro: più cercano di mettermi ostacoli più vado avanti”. Queste le parole del sindaco Luigi de Magistris, al termine della cerimonia di premiazione del Premio Napoli, sull’aggressione subita da parte di un gruppo di precari Bros.
un commento
Caro Sindaco sul suo blog aveva ufficialmente rilasciato un intervista che faceva intedere che lei era stato ” aggredito ” !!! Dal video si vede tranquillamente che lei risponde in modo frettoloso i disoccupati , lei si e’ sempre definito il Sindaco di tutti , il Sindaco che ascolta coloro che si trovano in dificolta’….
Guardi che sono passati si e no 3 -4 mesi ?!?! Gia’ si rimangia le parole ?! I suoi sostenitori dove sono finiti ?! Lei era favorevole alla raccolta ” porta a porta ” , ed era disposto a prendere un impegno serio e’ concreto con la platea B.R.O.S .
Ieri pubblicamente durante l’accesa contestazione ha detto ” E’ un problema che non mi riguarda …. e’ della Regione …”"”" , il giorno dopo vediamo che ” repubblica ” dice una cosa e ” il corriere del mezzogiorno “altra … poi sul suo blog infine scrive ” aggressione ” !!! pure fascista !?!?!?!? Ma stiamo dando i numeri De Magistris !?!?!? Te quelle persone le conosci bene , qualche mese fa erano salite in delagazione prima che si rispaccasse il movimento B.r.os. ….
Signori siamo arrivati alla frutta questo personaggio non vuole niente ha che fare con i disoccupati , e’ stiamo ancora aspettando !?!?!?
la solidarietà dei disoccupati organizzati di taranto
i disoccupati organizzati- slai cobas per il sindacato di classe taranto esprimono
la massima solidarietà ai disoccupati organizzati bros di napoli e alle loro organizzazzioni di lotta davanti all'indecente e reazionario comportamento del sindaco De magistris e alla campagna di insulti ìe denigrazione scatenata dallo stesso sindacao e dai mass media volta a isolarli e a trovare pretesti per non incontrarli e per non mantenere le promesse elettorali
conosciamo bene questi atteggiamenti anche a taranto ad opera del sindaco populista stefano e quindi non ce ne stupiamo
ribadiamo solidarietà unità di lotta per il lavoro e il salario garantito
disoccupati organizzati taranto
slai cobas per il sindacato di classe
cobasta@libero.it
6 novembre 2011
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