mercoledì 29 giugno 2011
pc 29 giugno - atene in fiamme
Nuovi violenti scontri ad Atene
Migliaia di manifestanti davanti al Parlamento in attesa del voto sulle nuove misure di austerity che il governo greco deve approvare per evitare la bancarotta. La polizia ha disperso con i gas lacrimogeni 400 dimostranti che tentavano di entrare in piazza Syntagma.
Davanti al Parlamento di Atene questa mattina si sono affollati in migliaia. Gli agenti antisommossa hanno respinto con i lacrimogeni circa 400 dimostranti che tentavano di sfondare per entrare in piazza Syntagma, dove ha sede il governo. La tensione è altissima, a poche ore dal voto sul nuovo pacchetto di misure di austerity che il governo greco deve approvare per evitare la bancarotta.
Il voto arriva dopo i violenti scontri di ieri 3, primo giorno di uno nuovo sciopero di 48 ore indetto dai sindacati che si oppongono ai nuovi tagli per 28,4 miliardi di euro e privatizzazioni per portare 50 miliardi nelle casse dello stato entro il 2015. Gruppi di manifestanti violenti si erano infatti staccati dalla manifestazione pacifica dei sindacati, e almeno 270 persone, tra le quali 37 poliziotti, erano rimaste ferite. Ventidue i fermati, 15 gli arrestati. Per bloccare la guerriglia urbana nel centro della capitale le forze di sicurezza hanno schierato 5.000 agenti e sparato gas lacrimogeni. E oggi la situazione non è molto diversa.
Questa mattina i dimostranti si sono dati appuntamento di fronte al Parlamento con l'obiettivo di impedire ai deputati di entrare e così iniziare a votare il pacchetto di tagli che, solo se approvato, permetterà alla Grecia di ricevere la prossima tranche, 12 miliardi di euro, del pacchetto di aiuti da 110 miliardi di euro. Il voto di oggi deciderà il pacchetto di tagli e aumenti di tasse, incluso un piano di privatizzazioni da 50 miliardi di dollari, per i prossimi tre anni.
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