martedì 21 giugno 2011
pc 21 giugno - Genova 2001-2011: niente da commemorare
Avanti nella lotta contro lo stato di polizia, cuore del moderno fascismo
Il decennale del G8 di Genova è l'occasione per costruire una mobilitazione del movimento antagonista, rivoluzionario, antifascista nelle piazze e nei luoghi dei crimini degli assassini in divisa agli ordini di un governo che più di tutti ha riorganizzato l'apparato repressivo in funzione della costruzione di un regime.
Prima il centrosinistra a Napoli ha cercato di stroncare con la violenza il protagonismo delle masse popolari, in particolare giovanili, poi la destra di Berlusconi ha proseguito il lavoro sporco organizzando la violenza di stato in maniera sistematica contro l'opposizione sociale.
Al G8 di Genova la verità l'hanno vista tutti: violenze poliziesche dispiegate sull'enorme massa di manifestanti, Carlo Giuliani ucciso in piazza Alimonda, "macelleria messicana", abusi e torture, "una violazione di diritti umani di proporzioni mai viste in Europa nella storia recente" (amnesty international), tanto da far dire persino a giornalisti borghesi che si è trattato di "eclisse della democrazia" (come ha titolato il suo libro il giornalista del Carlino, Guadagnucci).
Commemorare senza comprendere la natura di questo salto di qualità dello stato di polizia iniziato a Genova serve solo al ceto politicante che dopo Genova ha costruito le sue fortune politiche, ma è totalmente inutile per chi in questi anni ha denunciato e lottato contro la repressione sistematica di stato contro studenti, lavoratori, immigrati, le masse popolari del nostro paese.
Per questo come antifascisti aderiamo all'appello lanciato al movimento da Red Block "E' troppo tardi per restare calmi. Verso una 3 giorni alternativa e di lotta per Genova 2011" perchè su posizioni alternative alla linea conciliatrice dei social forum e organizziamo la partecipazione a partire da un'assemblea a Ravenna.
Ora e sempre Resistenza
Ravenna Antifascista
cell. 338-8493093
e mail: ravred@inwind.it
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