proletari comunisti e lo slai cobas per il sindacato di classe, non sono stati direttamente presenti all'udienza del 24 maggio per il processo Fiat sata, c'eravamo stati la settimana prima, in occasione della deposizione in tribunale dei tre compagni operai licenziati
riportiamo la nota di cronaca del quotidiano della basilicata
MELFI - Il giudice del tribunale di Melfi (Potenza) Amerigo Palma – che esamina il ricorso della Fiat contro il reintegro di tre operai licenziati nella fabbrica melfitana nel luglio 2010 –al termine dell’udienza che si è svolta ieri si è riservato di decidere sull’acquisizione di alcune fotografie presentate dalla Fiom che ritraggono il luogo dello stabilimento dove avvenne il blocco della
produzione che poi portò al provvedimento contro i tre dipendenti.
L’attenzione si concentra sulla presenza di strisce gialle sul pavimento e sul loro superamento durante un corteo interno. Ciò portò al blocco di un carrello che
riforniva di materiale operai che non aderivano allo sciopero: i licenziati hanno sempre sostenuto che il carrelloera già fermo all’arrivo del corteo.
Foto presentate dalla Fiat dimostrano che le strisce c'erano, la Fiom ha annunciato che ve ne sono altre che dimostrano il contrario. ( le strisce sono state fatte dopo il fatto )
Il giudice dovrebbe decidere in pochi giorni, anche sull'ispezionenella fabbrica, dove passò il corteo: oggi, intanto,sono stati ascoltati quattro testimoni presenti
quella notte in fabbrica. Palma dovrà anche fissare la data della prossima udienza.
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