lunedì 4 aprile 2011
pc 4 aprile - FIAT-TATA legami di sangue
India, il paese dove “gli operai bruciano i padroni”
Noi operai, lavoratori, precari, disoccupati salutiamo la lotta delle masse popolari indiane contro il regime reazionario indiano e l’imperialismo che lo sostiene.
In India le masse lottano contro i padroni che licenziano e sfruttano, contro il carovita, la corruzione e il terrorismo di Stato, con grandi scioperi e manifestazioni, occupazioni di fabbriche, attacchi ai padroni.
In India il governo è deciso a vendere le risorse naturali e umane alle multinazionali imperialiste occidentali, ai nuovi monopoli dei padroni delle grandi fabbriche automobolistiche e siderurgiche, come Tata, Essar, Jindal, Mittal, ecc., che traggono dallo sfruttamento selvaggio di operai, spesso donne e bambini, i profitti che permettono loro di divenire acquirenti e partecipanti dei grandi monopoli internazionali del settore, in alleanza anche con i padroni italiani.
Contro tutto questo le masse popolari indiane si ribellano e sviluppano una guerra di popolo guidata dal partito della classe operaia indiana, il Partito Comunista dell’India maoista.
Il governo indiano e l’imperialismo scatenano contro le masse ribelli una repressione che, sotto il nome di “operazione Green Hunt”, è fatta di massacri, esecuzioni sommarie, repressione verso interi villaggi e settori della popolazione, per cercare di cancellare quello che i padroni del mondo definiscono “la più grave minaccia interna e un pericolo per il sistema internazionale”, la guerra di popolo che ha invece per obiettivo quello di stabilire un governo popolare basato sull’unità di operai e contadini, rovesciando gli imperialisti, la borghesia e le classi feudali.
La lotta per i diritti dei lavoratori e dei popoli, la lotta per il lavoro, i salari, le condizioni di vita; la lotta per la libertà, per la democrazia; la lotta per rovesciare il potere dei padroni e per il potere nelle mani dei lavoratori e delle masse popolari, è una lotta internazionale che ci unisce in ogni angolo del mondo.
Per questo esprimiamo la massima solidarietà alle masse popolari indiane, al Partito che le guida, perchè respingano gli attacchi del nemico e avanzino fino alla vittoria.
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