domenica 20 marzo 2011
pc quotidiano 20 marzo- Perù: massacri del regime impuniti - Sostegno alla guerra popolare
Il 2 aprile elezioni farsa del regime in Perù
Campagna di boicottaggio della guerra popolare
(testo già pubblicato nel blog)
testo che segue in spagnolo facilmente comprensibile
Un'orgnaizzazione di difesa dei diritti umani venerdì ha criticato le sentenze di pena sospesa a due generali della polizia e a uno dell'esercito che nel 2009 avevano diretto le operazioni di repressione di una protesta indigena nella selva conclusesi 33 morti.
I generali di polizia, Luis Muguruza e Luis Uribe e il generale dell'esercito, Raúl Silva sono stati condannati della magistratura militare a pene tra i 12 e 36 mesi di carcere, con sospensione della pena, cosa che prodotto profonda indignazione tra i familiari degli indigeni.
"Una preoccupante, che potrà essere usata per evitare che i tutti i responsabili dei ferimenti e uccisioni commessi il 5 giugno 2009 siano puniti" ha dichiarato in conferenza stampa l'avvocato Juan Quispe, difensore di parte civile.
Rocío Silva Santisteban, segretaria esecutiva della Coordinadora Nacional de Derechos Humanos (CNDDHH), ha dichiarato che la stessa non celebrazione del processo in un tribunale comune dimostra "una spudorata ricerca di impunità".
Jhon Estela, che ha perso una gamba per le conseguenze delle ferite provocate dai proiettili sparati dalla polizia, ha dichiarato che molte persone come lui, ferite durante gli scontri "hanno paura di una possibile repressione politica"
I fatti sono avvenuti nella città di Bagua, quando la polizia tentò sgomberare una strada bloccata da migliaia di nativi amazzonici che protestavano contro i decreti che facilitavano la vendita dei loro territori ancestrali per favorire imprese minerarie e petrolifere.
L'azione della polizia scatenò la reazione degli indigene, provocando scontri violentissimi che provocarono la morte di 23 poliziotti, più un disperso, e 10 vittime tra i civili.
I fatti di Bagua sono l'episodio di violenza tra polizia e civili con i maggiori costi sociali della storia recente del Perú.
Nessun commento:
Posta un commento