mercoledì 23 febbraio 2011
Libia: i padroni italiani hanno le mani sporche di sangue del popolo
Libia/ Marcegaglia: Governo prenda posizione e tuteli imprese
Intervista del presidente di Confindustria a Ballarò
Roma, 22 feb. (TMNews) - "Ribadisco adesso che importante è che il Governo italiano prenda una posizione, tuteli gli interessi delle imprese italiane là e però che si adoperi affinché questo genocidio smetta". Così il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia nel corso dell'intervista a Ballarò sulla guerra civile in corso in Libia.
Quanto ai timori e alle conseguenze per l'Italia di quanto sta accadendo, Marcegaglia ha osservato: "noi esportiamo in Libia circa 2,5 miliardi di euro e importiamo circa 10 miliardi di euro soprattutto di petrolio. Il 24% del nostro petrolio, 12% del gas. Abbiamo molte imprese che lavorano lì. Ovviamente alcune preoccupazioni ci sono se aumenta di dieci dollari il prezzo del petrolio abbiamo un costo aggiuntivo di tre mld. di euro, però per il momento dalle informazioni che abbiamo le forniture di petrolio e di gas non comportano particolari problemi quindi speriamo che rimanga così. Certamente - aggiunge - le scene che vediamo centinaia di morti, ci preoccupano molto, quindi speriamo e chiediamo anche al governo italiano di prendere una posizione di aiutare la cessazione di questo genocidio che certamente è drammatico".
"Quando Gheddafi è venuto in Italia un anno fa - ha aggiunto Marcegaglia - è venuto in Confindustria, ha parlato di possibilità per le imprese italiane di avere aree dedicate per fare impresa là, era molto interessato che noi portassimo là l'esempio della piccola e media impresa italiana, quindi lì l'ho visto per poche decine di minuti e ha fatto un discorso sostanzialmente economico. Mi è sembrata una persona molto sicura di sé, molto piena di sé. Questa è la percezione che ho avuto".
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