martedì 2 novembre 2010
pc quotidiano 2 novembre - 1 - ritornando sulle due manifestazioni di napoli del 30 ottobre
Le mamme vulcaniche
Sono ben determinate ad andare avanti nella lotta le “mamme vulcaniche” che abbiamo incontrato alla manifestazione NOdiscariche del 30 ottobre che ha visto 4 grandi cortei dispiegarsi da Terzigno, da Boscoreale, da Torre Annunziata, da Boscotrecase, paesino quest’ultimo da dove anche noi abbiamo partecipato alla manifestazione.
Donne giovani e meno giovani con le loro magliettine nere con su scritto in bianco “giù le mani dal parco nazionale vesuviano” insie me ai loro figli armati di cartelli, donne che non si vogliono fermare, “Bertolaso non ci freghi” è una degli slogan detto insieme a tutti gli altri abitanti dei comitati.
Raffaella, Elena, e le altre presenti ci dicono al concentramento “Siamo un bel gruppo, dislocato tra i vari paesini, in lotta… state certe noi non ci accontentiamo della chiusura di Cava Vitiello, è sicuramente un risultato importante che abbiamo ottenuto, ma solo e solo con la lotta, ma non basta! Vogliamo la certezza anche della chiusura immediata della discarica Sari e la sua bonifica, perché le nostre famiglie, i nostri bambini sono illegalmente avvelena ti da anni… Bertolaso, Berlusconi parlano di nuove analisi, ma non fanno altro che prendere tempo perché le "analisi" già sono state fatte e i loro risultati non lasciano dubbi in fatto di inquinamento, se vedete come crescono ad esempio i limoni che raccogliamo in queste terre vengono i brividi, sono tutti raggrinziti, è questo che dobbiamo dare ai nostri figli???”
Donne normali, come si definiscono, mamme normali che però non hanno potuto fare a meno di scendere in lotta “per difendere la nostra vita, quella dei nostri figli! Contro chi, lo Stato, vorrebbe lasciare che le donne d i questi paesi, come è già successo in diversi casi, abortiscano naturalmente al quinto mese di gravidanza o siano costrette a ricorrervi per gravi anomali riscontrate ai feti, per non mettere al mondo figli malati… e il governo che fa? Reprime la gente in lotta! Abbiamo visto poliziotti picchiare senza pietà donne che non stavano facendo nulla se non manifestare giustamente per un diritto sacrosanto, la salvaguardia della propria salute e di quella delle nostre terre… nessuna pietà! La polizia ha picchiato selvaggiamente pure le donne anziane che alzavano le mani tenendo il rosario! Guardate i video che circolano e vi renderete conto di quanto è successo qui…”
“Siamo state contente di essere ricevute al governo e di avere ottenuto lo stop su Vitiello… certo anche tra di noi ci sono state delle posizioni diverse di pensiero, alcune di noi hanno pensato che potevamo ritenerci soddisfatte, ma in realtà in generale pensiamo che non possiamo né dobbiamo fermarci nella lotta…Perché non ci danno la possibilità di andare a vedere direttamente con i nostri occhi nella cava Sari? Perché non smilitarizzano il territorio e ci fanno entrare??? No! non ci ingannano né Bertolaso né il governo!...”
Le mamme vulcaniche non demordono e così è il clima generale che si respira qui a Boscoreale mentre il corteo sta per partire aperto da un grande striscione con su scritto “Contro l’ecocidio di stato, no discariche, no inceneritori”.
Ci abbracciamo allora con le mamme in una solidarietà reciproca molto spontanea che ci fa sentire vicine nonostante ci siamo appena conosciute, portando loro “i saluti di lotta” delle donne lavoratrici, precarie, disoccupate da Paler mo, Taranto, Perugia, Milano, città dove viviamo e lottiamo tutti i giorni…
do237
ancora dal corteo delle discariche
Arrivati intorno alla 17,30 al paesino Boscotrecase da dove partiva uno dei
>quattro cortei previsti, un corteo con una composizione meno istituzionale
e più aut organizzata di comitati cittadini.
Un migliaio in questo corteo all’inizio che via via si è un po’ ingrossato.
>Abbiamo sfilato con lo striscione dietro lo spezzone Cau e Coordinamento II
>policlinico, uno spezzone vivace e determinato, facendo insieme diversi
slogan >tra i più combattivi contro la repressione, lo stato di polizia, il
>governo/Bertolaso:
>
>Acerra, Terzigno, Giugliano e Serre, giù le mani dalle nostre terre
>Ci sfruttano, ci sfrattano, ci danno polizia, è questa la loro democrazia
>Ma quale civile, ma quale protezione, Bertolaso sei servo del padrone
>Bertolaso a testa in giù!
>Monnezza, eroina e polizia, dai nostri quartieri vi cacceremo via
>Il proletariato non ha nazione, internazionalismo rivoluzione
>Fuori i compagni dalle galere, dentro la digos e le camice nere
>Sciopero generale!Sciopero generale!
>
>Al concentramento e lungo il corteo diffuso il foglio speciale di proletari comunisti, richiesto >anche da alcuni abitanti che erano incuriositi dal quotidiano Web, e tra >i giovani
>
>Siamo stati intervistati da alcuni mass media locali, con diverse foto allo striscione,
>Giunti alla piazza dove sono confluiti i quattro cortei, più di 5000,
abbiamo
>diffuso altri fogli speciali blog, >
>Purtroppo il palco era lontano e gli interventi non si sentivano bene e era
>quasi impossibile raggiungerlo perchè si rimaneva per così dire intasati,
>abbiamo appeso lo striscione in piazza e lo abbiamo lasciato....
una valutazione
>
>
nonostante l'accordo del giorno prima (Berlusconi/non apertura cava Vitiello),
buona partecipazione degli abitanti alle manifestazioni contro le discariche
che una parte sia determinata a non fermarsi nella lotta nonostante il passo
indietro del governo, ottenuto con la lotte dure di questi giorni, lo abbiamo
potuto constatare direttamente sia nella partecipazione, sia dalle paole degli
stessi abitanti compreso alcune mamme vulcaniche "noi non ci fermiamo",
"Bertolaso non ci freghi!".
il corteo è stato accompagnato anche da una partecipazione popolare di chi
stava sui marciapiedi, affacciato dai balconi con striscioni e lenzuola appese
con scritte
il nostro striscione con la parola "Sciopero generale" è stata
percepita, almeno lì dove siamo stati presenti e con chi abbiamo parlato, come
una positiva novità
il corteo dei precari
Info 30 ottobre
Al concentramento del corteo precari scuola a partire dalle ore 14,00: presente
striscione Slai Cobas per il sindacato di classe ben visibile e fotografato,
unico striscione con la parola d’ordine “sciopero generale” apprezzata, diversi
scambi sia con i precari che con gli studenti sul 16 ottobre, fischi ad Epifani
e necessità in questa fase dello sciopero generale che unisca tutti i settori,
scandita poi al megafono in alcuni slogan dagli studenti.
Buona diffusione dei 100 volantini coordinamento lotta precari/disoccupati “21
maggio” (bene accolta la questione salario minimo di esistenza) e altrettanti
specifico scuola come slai cobas per il sindacato di classe, foglio speciale
blog proletari comunisti con contributo soprattutto tra i giovani, foglio mfpr a precarie scuola e giovani.
Un corteo di circa 5000 manifestanti con alla testa tutti i coordinamenti dei
precari, Napoli e città campane in primis, poi delegazioni da Palermo, Catania,
Foggia, Roma, Frosinone, Pistoia …, precari Eutelia Napoli, precari dello
spettacolo, dietro gli studenti medi e universitari molti da Napoli e dintorni
e Roma, (Uds, Udu, LinK, collettivi scuole e vari sciolti), da Palermo
Anomalia/ex Karcere, il Cau presente con il coordinamento univers. Policlinico
II con un volantinaggio al concentramento, a seguire gli spezzoni Cgil scuola e
un folto spezzone di immigrati sempre Cgil, partiti (rifondazione, pcl,
sinistra critica) ma poca roba! a chiudere una delegazione Fiom di Pomigliano,
praticamente alcuni dirigenti. non presenti i disoccupati di Napoli.
la manifestazione della scuola è stata meno grossa rispetto ad altre, visto il
carattere che veniva dato di manifestazione nazionale
c'erano sì presenti delegazioni di precari da diverse città di Italia ma non
c' è stato il pienone che avevano annunciato gli stessi comitati organizzatori
di Napoli,le parole d'ordine non abbastanza forti e incisive vista la fase di
attacco che viviamo,lo striscione di apertura dei napoletani era "Diritto alla
Scuola, Diritto al lavoro"
una passeggiata pomeridiana di sabato che nei fatti non scalfisce più di tanto
il governo, la discussione avuta con diversi precari ha messo in luce una parte
di loro malumore per questo tipo di manifestazioni "bisogna fare come in
francia", "così non otteniamo granchè, a parte la denuncia", "meno male che il
16 ottobre ci sono stati i fischi a Roma ad epifani", "la cgil oggi è qui in
piazza, ma se siamo a questo punto è anche per la sua azione, e ora con la
Camusso!!!", "bravi a terzigno" quando hanno saputo che saremmo andati lì nel
pomeriggio e leggevano il titolo dell'articolo sul foglio!
la manifestazione è stata preceduta da una spaccatura tra i comitati precari
che gravitano intorno all'area cgil e quelli area cobas. il cobas scuola Napoli
ha boicottato questa manifestazione perchè "la cgil l'ha strumentalizzata",
abbiamo avuto uno scambio con loro alla manifestazione contro discariche, ma
dalle loro parole è emersa chiaro come anche loro alla stessa maniera vogliono
metterci il cappello sulla lotta dei precari e le difficoltà interne che
hanno perchè ad esempio i precari in lotta di palermo/cobas hanno invece
partecipato a napoli, abbiamo criticato la loro visuale ristretta circoscritta
solo agli obiettivi parziali da raggiungere, la via pacifica per
raggiungerli, loro posizione su elezioni in caso di caduta del governo quando
dicevano "se non si va a votare si fa il gioco di Berlusconi"
dai resoconti di nostri compagni presenti
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