In attesa del famoso annuncio del piano quinquennale (lo chiamano proprio così) del 21 aprile che Marchionne farà a Detroit la Barclays Capital, non un pinco pallino qualsiasi, suggerisce una soluzione che considera risolutiva. E si esercita anche a modo suo, citando perfino Gramsci, nell’analisi dell’imperialismo.
I sindacati confederali staranno sicuramente riflettendo sulla proposta che somiglia ad uno scambio di prigionieri, e per i padroni, che come si vede non hanno scrupoli, gli operai sono proprio incatenati alle loro fabbriche e al loro sistema… e gli operai? Quando abbandoneranno i loro scrupoli?
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PARTERRE / Idea Barclays per Fiat: tagli e azioni ai sindacati
16 APRILE 2010
La soluzione per lo scorporo di Fiat auto? Dare il 25% ai sindacati in cambio del sì a 11mila licenziamenti. La proposta quanto meno insolita arriva da un report di Barclays Capital che cita più volte Antonio Gramsci (anche questo non capita tutti i giorni) per sostenere la seguente tesi: «gli operai italiani di Fiat non sono sfruttati, ma sfruttano i lavoratori e i consumatori di Brasile e Polonia» perché senza i profitti in questi Paesi, Fiat Auto non sarebbe in grado di mantenere i posti di lavoro in Italia. La soluzione, secondo gli analisti della banca, potrebbe essere quella adottata l'anno scorso sia da General Motors sia da Chrysler (ma che nessuno in Europa ha finora mai osato proporre): cedere ai sindacati il 25% di Fiat Auto – valutato dalla banca 2,5 miliardi di euro – in cambio del sì a 11mila tagli in Italia; ciò farebbe tornare istantaneamente in attivo le attività italiane di Fiat Auto, mentre i sindacati potrebbero, con quei fondi, garantire 60mila euro l'anno per 5 anni ai lavoratori licenziati. (A.Mal.)
Il Sole 24 Ore
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